Marcello G.
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Iscritto il 9 Maggio 2016
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Come nel 2023, circa uno studente su due dovrà rinunciare alla gita scolastica con pernotto. Per due ragioni fondamentali: la carenza di insegnanti disponibili a fare da accompagnatori e i costi che non mettono tutti nelle condizioni di partecipare. Da non sottovalutare però anche le questioni disciplinari: il 17% di chi rimane a casa è costretto per punizione. L’aspetto economico influenza pure chi parte, visto che spesso si ripiega su soluzioni low-cost
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Solo il 29,2% dei giovani italiani è in possesso di un titolo d'istruzione terziaria, contro la media UE del 42%. E spesso il percorso universitario termina vicino alla soglia psicologica dei 30 anni
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Le prove orali che attendono i promossi al primo round del concorso docenti 2024 non si preannunciano uno scoglio facile. Perché la concorrenza potrebbe essere feroce, visto l’alto numero di candidati che hanno guadagnato il passaggio al secondo step. In alcune regioni quota record di prof che hanno superato gli scritti
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Un’indagine di Skuola.net e Associazione Di.Te. rivela che la maggior parte dei ragazzi si confronta con influencer e star dei social per valutare il proprio aspetto, arrivando a cambiamenti nelle abitudini alimentari e a sperimentazioni di regimi dietetici. Questo ciclo negativo alimenta l'insicurezza fino a portare il 40% dei ragazzi a evitare situazioni sociali per paura del giudizio altrui
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Circa il 64% dei laureati di secondo livello lavora durante l'università, principalmente in modo intermittente o part-time. Le facoltà di Scienze motorie e sportive o di Educazione e Formazione registrano l'occupazione studentesca più alta, con oltre l'80% degli iscritti che lavora durante gli studi. Per loro, la ricerca dell’occupazione definitiva si prospetta più semplice
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Intervistato da Skuola.net il Ministro dell’Istruzione e del Merito illustra le iniziative, già messe in campo o ancora da realizzare, per rispondere alle maggiori richieste della popolazione studentesca. Non mancano i “cavalli di battaglia” del Dicastero: dall’istituzione delle figure dei docenti tutor e orientatore, fino al disegno di legge sulla condotta
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Circa la metà dei maturandi si avvia verso l’esame senza passare per due momenti iconici del quinto anno: la gita di quinto e i festeggiamenti per i 100 giorni. Tra chi celebra l’inizio del countdown della Maturità, molti approfittano del momento per riunirsi con la classe, mentre l’appeal per le “classiche” destinazioni - Pisa, il santuario di San Gabriele a Teramo - va calando. Chi sta a casa, spesso, lo fa perché vuole studiare, forse già preoccupato per le prove di giugno
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In alcune aree, specie del Nord, gli spostamenti intercomunali riguardano quasi la metà dei pendolari. Firenze e Genova le città più raggiungibili con il trasporto pubblico. Napoli e Reggio Calabria le peggiori. Oltre 1 scuola su 10 costringe quasi a muoversi con mezzi privati
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Da una rilevazione di Skuola.net su 2mila alunni delle scuole superiori emerge che da settembre ad oggi ben il 18% degli studenti ha assistito a un qualche tipo di violenza contro gli insegnanti in classe. Gli scontri per lo più si fermano sul piano verbale, ma non mancano i casi in cui si passa all’affondo fisico. Un terzo degli intervistati riporta che gli episodi vengono puntualmente filmati al fine di pubblicarli o condividerli sui social
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Negli ultimi cinque anni sono cresciuti gli studenti che, dopo il diploma, hanno iniziato a frequentare un percorso universitario. Tuttavia oltre 1 su 5 conserva un “piano b” di riserva conciliando studio universitario e lavoro. Mentre quasi 4 su 10, potendo tornare indietro, cambierebbero del tutto o in parte la scelta della scuola. Lo dice l’ultimo Rapporto AlmaDiploma
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