Concetti Chiave
- "Canto notturno di un pastore errante nell’Asia" di Leopardi esplora la condizione umana attraverso un dialogo immaginario tra un pastore e la luna, simbolo di natura e ciclicità.
- La struttura del componimento è composta da sei strofe libere con un'alternanza di endecasillabi e settenari, e una rima periodica in -ale alla fine di ogni strofa.
- Leopardi utilizza il personaggio del pastore nomade per evidenziare l'universalità della sofferenza umana, indipendentemente dal livello culturale.
- Il Canto riflette il pessimismo leopardiano, sottolineando come tutti gli uomini siano destinati all'infelicità e al dolore.
- Il linguaggio semplice del componimento è arricchito da numerose figure retoriche, come allegorie, enjambement, anafore e domande retoriche, che rafforzano il tema della ricerca di senso.

Indice
Canto notturno di un pastore errante nell’Asia
Il componimento Canto notturno di un pastore errante nell’Asia è stato scritto da Giacomo Leopardi a Recanati tra il 1829 e il 1830. Leopardi si immedesima in un pastore, che trovandosi solo la notte interroga la luna riguardo l’esistenza e la condizione umana, ma anche sulla sua condizione personale, il pastore non riceve rispostata dalla luna. Il componimento appartiene al ciclo pisano-recanatese e viene pubblicato nel 1831, nell’edizione fiorentina dei canti. Giacomo Leopardi prende ispirazione dalla lettura di una cronaca di viaggio, in cui vengono descritte le abitudini dei pastori kirghisi.
per un ulteriore approfondimento sulla poetica di Giacomo Leopardi vedi anche qua
Parafrasi Canto Notturno di un pastore errante nell'Asia
Il componimento è composto da 143 versi divisi in sei stanze, qui di seguito viene fornita la parafrasi della prima stanza.
vv. 1-38
Che fai tu luna in ciel? Dimmi, che fai silenziosa luna?
Sorgi di sera e vai contemplando i deserti; e infine tramonti.
Non sei ancora soddisfatta di ripercorrere gli stessi percorsi?
Non sei annoiata, sei ancora desiderosa di guardare queste terre?
La tua vita e quella del pastore si somigliano.
Si sveglia al sorgere dell’alba e porta il gregge oltre il suo
Campo, per vedere altri greggi, altre fontane, altri prati, infine stanco si
Riposa verso sera: non spera mai di vedere altro.
Dimmi o luna, che senso ha la vita del pastore e la vostra vita
Per voi astri? Dimmi: dove porta questo mio vagar breve, e il tuo percorso immortale?
Vecchio coi capelli bianchi, debole, mal vestito, scalzo, con un pesantissimo
Carico sulle spalle, attraverso le montagne e le valli,
attraverso i sassi appuntiti sabbia in cui sprofonda e cespugli,
con il vento, con la tempesta;sia quando la stagione è torrida, sia
quando tutto è gelo, corre via, corre, respira affannosamente, attraversa
torrenti e paludi, cade, si rialza, più si affretta senza mai un attimo di
riposo o di tregua, lacero, sanguinante; fino a quando arriva nel luogo
dove tutte le sue fatiche furono indirizzate: orrido abisso, smisurato,
nel quale, precipitando, dimentica ogni cosa. Vergine luna, questa è
la vita degli uomini.
per un ulteriore approfondimento sul canto notturno del pastore errante dell'asia vedi anche qua
Riassunto del componimento
Il Canto è suddiviso in strofe:
- prima strofa: nella prima strofa del componimento il pastore interroga la luna sul suo ciclo, considerandolo monotono e contrapponendolo alla vita quotidiana che lui svolge. La luna in questa prima strofa e per tutto il componimento divine il simbolo di tutta la natura.
- Seconda strofa: nella seconda strofa la vita degli uomini è paragonata al cammino di un infermo che va incontro alle avversità.
- Terza strofa: nella terza strofa invece vengono presi in esame i tormenti del neonato, che già dal momento della nascita ha il bisogno di essere consolato poiché nasce piangendo. In conclusione a questa strofa Leopardi sostiene che se la vita è colma di sventure allora sarebbe meglio non nascere.
- Quarta strofa: nella quarta strofa il pastore interroga nuovamente la luna, sostenendo che se all’uomo non è dato sapere quale sia il senso della vita allora magari la luna lo sa. L’unica cosa certa che il pastore conosce è che la vita è fatta di dolore.
- Quinta strofa: nella quinta strofa il paragone viene fatto tra l’uomo e il gregge, mentre il gregge riesce a riposarsi poiché gli animali non hanno memoria e non provano dolore, gli uomini si sentono sempre ingombrati da un esistenza che non gli piace.
- Sesta strofa: nell’ultima strofa del Canto Leopardi sostiene che forse l’uomo se sapesse volare come un uccello potrebbe essere felice, ma in conclusione ribadisce che l’uomo è condannato all’infelicità in ogni fase della sua vita.

Commento e Analisi del componimento
Il Canto notturno di un pastore errante dell'Asia è composto da sei strofe libere, in queste strofe si alternano endecasillabi e settenari, le rime invece sono libere, l’unica rima che si ripete periodicamente è quella in –ale dell’ultimo verso di ogni strofa. Il protagonista del Canto è anche il narratore, che si comporta come se fosse l’altr’ego del poeta. Il protagonista, come dice lo stesso titolo dell’opera, è un pastore nomade dell’Asia, il pastore però, al contrario di Leopardi è privo di cultura, vive una condizione primitiva e questo è utile al lettore per comprendere uno dei messaggi che l’autore vuole trasmettere: la condizione umana è uguale per tutti gli uomini colti e non. In questo componimento possiamo notare appieno la concezione pessimistica di Giacomo Leopardi, per cui tutti gli uomini sono destinati all’infelicità, al dolore e alla sofferenza. La sintassi utilizzata dal poeta è semplice, costituita da periodi brevi con frequenti ripetizioni lessicali. Il componimento, essendo composto da 143 versi, è colmo di figure retoriche, troviamo infatti l’allegoria, numerosi enjambement, allitterazioni, anastrofe, anafore, chiasmi, sineddochi, metonimia, metafore, ossimori, iperboli, personificazioni, antitesi e soprattutto domande retoriche in cui il pastore interroga la luna sull’esistenza sapendo però già la risposta, cioè che l’esistenza umana è destinata all’infelicità.
per un ulteriore approfondimento sulle figure retoriche vedi anche qua
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del "Canto notturno di un pastore errante nell'Asia"?
- Come viene rappresentata la luna nel componimento?
- Qual è la struttura del componimento?
- Quali figure retoriche sono presenti nel "Canto notturno di un pastore errante nell'Asia"?
- Qual è la visione di Leopardi sulla vita umana espressa nel componimento?
Il tema principale è la riflessione sulla condizione umana e l'infelicità, espressa attraverso il dialogo immaginario tra il pastore e la luna.
La luna è simbolo della natura e viene interrogata dal pastore riguardo al senso della vita, ma rimane silenziosa, riflettendo la monotonia e l'indifferenza dell'universo.
Il componimento è composto da sei strofe libere, con alternanza di endecasillabi e settenari, e rime libere, tranne la rima in -ale che chiude ogni strofa.
Il componimento include allegorie, enjambement, allitterazioni, anastrofe, anafore, chiasmi, sineddochi, metonimie, metafore, ossimori, iperboli, personificazioni, antitesi e domande retoriche.
Leopardi esprime una visione pessimistica, sostenendo che la vita umana è destinata all'infelicità, al dolore e alla sofferenza, indipendentemente dalla cultura o dalla condizione sociale.