-dille-
Ominide
3 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Il "Canto notturno di un pastore errante dell’Asia" è stato composto da Leopardi nel 1830 e pubblicato nel 1831, ispirato dalla recensione di un libro del barone russo Meyendorff.
  • Leopardi sceglie un pastore come protagonista per rappresentare una figura primitiva e vicina alla natura, con l'intento di riavvicinare la poesia alle radici ancestrali.
  • Il testo è suddiviso in cinque strofe, ognuna esplorando temi come la monotonia della vita, il viaggio esistenziale, il tormento della nascita, l'immortalità della luna e la noia come fonte del male.
  • La canzone si distingue per l'uso frequente della rima in -ale e per la ripetizione metrica, lessicale e concettuale, creando un effetto simile a un canto di funzione religiosa o popolare.
  • La ripetizione ha l'obiettivo di far sembrare il discorso proveniente da un pastore con saggezza innata e di dare un senso alla vita umana, afflitta dalla noia.

Indice

  1. Origini e ispirazione della canzone
  2. Struttura e temi delle strofe
  3. Metrica e finalità della canzone

Origini e ispirazione della canzone

Composto nel 1830, venne pubblicato per la prima volta nell'edizione dei canti dell'anno successivo. L'ispirazione per stendere questa canzone libera venne dalla lettura della recensione a un libro del barone russo Meyendorff, la scelta di elevare un pastore al ruolo di protagonista fu giustificata dalla visione che Leopardi aveva dei pastori: incarnavano una figura di condizione primitiva, di vicinanza alla natura, che sembra riavvicinare la poesia a quella degli antenati. A livello strutturale-contenutistico il testo appare suddiviso in cinque strofe:

    1.

    Struttura e temi delle strofe

    Prima strofa, il pastore protagonista si rivolge alla luna, quasi nella speranza che lei possa rispondergli a tutte quelle domande esistenziali che lui si pone, in particolare riguardo la monotonia ed eternità apparente della propria vita;

    2. Seconda strofa, la vita degli uomini viene paragonata al viaggio faticoso di un signore anziano che ormai sfinito cade in precipizio e muore miseramente;

    3. Terza strofa, proprio per tutti i contesti prima elencati, la nascita non appare come un giorno festoso ma come solo l'inizio di un tormento che durerà per sempre, rimane quindi compito dei genitori consolare il figlio rispetto alla vita che loro stessi gli hanno regalato;

    4. Quarta strofa, si ritorna qui alla prima strofa, in quanto viene sottolineata l'immortalità della luna e la sua conseguente incapacità di comprendere le questioni che tormentano i mortali proprio per la sua lontananza, sia fisica che psicologica;

    5. Quinta strofa, viene chiarita l'origine del male nella noia, ovvero quella condizione in cui "l'uomo non ha sentimento di alcun bene o male particolare, sente in generale l'infelicità", come spiegato nello Zibaldone;

Metrica e finalità della canzone

Dal punto di vista della metrica, questa canzone si differenzia da altri testi dello stesso genere per la ripetizione frequente della rima in -ale e in generale per il frequente ricorso alla rima. La finalità di questa scelta è quello di imprimere alla canzone l'andamento tipico di un canto di funzione religiosa o popolare. La strategia della ripetizione, che si verifica su più piani (metrico, lessicale, sintattico e concettuale), presenta inoltre un duplice obiettivo: per imbandire un discorso che possa sembrare proveniente dal pastore stesso, quindi di una persona scolasticamente ignorante ma dotato di una saggezza innata, e anche per cercare di fornire al lettore un senso vero alla vita umana, tormentata dal sentimento assillante della noia.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'ispirazione dietro la canzone?
  2. La canzone è stata ispirata dalla recensione di un libro del barone russo Meyendorff e dalla visione di Leopardi dei pastori come figure vicine alla natura e alla condizione primitiva.

  3. Quali sono i temi principali delle strofe?
  4. Le strofe trattano temi come le domande esistenziali del pastore alla luna, la vita umana paragonata a un viaggio faticoso, la nascita come inizio di un tormento, l'immortalità della luna e l'origine del male nella noia.

  5. Come si differenzia la metrica di questa canzone?
  6. La canzone si distingue per la frequente ripetizione della rima in -ale e l'uso della rima in generale, conferendo un andamento tipico di un canto religioso o popolare.

  7. Qual è la finalità della strategia di ripetizione nella canzone?
  8. La ripetizione mira a creare un discorso che sembri provenire dal pastore stesso, dotato di saggezza innata, e a fornire al lettore un senso vero alla vita umana, tormentata dalla noia.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community