I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni e lo studio autonomo di eventuali testi di riferimento in preparazioneall’esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell’università attribuibile al docente del corso o al relatore
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Appunti di Scienze della formazione - Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli

Salve sono una vincitrice di concorso TFA sostegno 2021/2022 . Pubblico una prima parte di argomento relativa alla prova preselettiva. Per chi volesse l'intero materiale resto a disposizione. Non ho studiato da manuali ma ho creato dei materiali ad hoc per superare con successo le tre prove.
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Esame Storia della pedagogia

Facoltà Scienze della formazione

Appunti esame
4,5 / 5
Appunti completi esame Riforma Gentile. Integrati con libro. Sono appunti molto dettagliati e ho seguito tutte le lezioni. Gli appunti arrivano al cap 8, come richiesto dal professore. Include anche la vita.
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Riassunto per l'esame di criminologia, basato sul corso e sullo studio autonomo del libro consigliato da Prof. Lugnano Silvio: Le teorie criminologiche, Marotta. Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli - Unisob, facoltà di Scienze della formazione. Scarica il file in PDF!
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Nel XX secolo, c'erano molte definizioni per definire la disabilità, così come i modelli teorici e concettuali utilizzati per analizzare la condizione. L’analisi delle condizioni in cui riversa un soggetto è da condurre, in modo univoco, al decorrere della malattia, ma il conflitto tra questi due fattori è ambiguo e poco chiaro: infatti, storicamente, la medicina ha svolto un ruolo di primo piano nella spiegazione della disabilità; d'altra parte, nei primi modelli medici della comunità scientifica internazionale, le deficienze fisiche e/o mentali erano all'origine della malattia.1 Un fenomeno complesso, dunque, nella società passata, ma anche e soprattutto in quella odierna, che si ritrova a dover fronteggiare disturbi e patologie sempre nuovi e diversi, dei quali ancora restano ignoti molteplici fattori: uno di questi è il Disturbo dello Spettro Autistico. I Disturbi dello Spettro Autistico (dall’inglese Autism Spectrum Disorders, ASD) rientrano in un insieme di disturbi del neuro-sviluppo che compaiono, generalmente, entro i primi tre anni di vita del bambino e che durano tutta la vita. Nonostante gli innumerevoli studi condotti per comprendere minuziosamente caratteristiche e sintomi comuni, le cause scatenanti del disturbo appaiono essere molteplici. Dunque, i Disturbi dello Spettro Autistico comprendono numerose problematiche con caratteristiche differenti e, tra queste, rientra l’autismo. Lo spettro autistico fa parte di uno schema di disturbi che fuoriescono fin dai primi anni di vita e intaccano, notevolmente, i processi mentali durante la fase di crescita. I vari Disturbi dello Spettro Autistico sono numerosi e, tra questi, distinguiamo - ad esempio - la Sindrome di Asperger, il disturbo pervasivo dello sviluppo e l’autismo. Il termine ‘autistico’ deriva dal greco αὐτός (autos), tradotto con ‘sé’ e fu utilizzato, per la prima volta, in psichiatria nei primi anni del Novecento da Eugen Bleuler2 per descrivere alcuni sintomi caratteristici della schizofrenia3 (in modo particolare, la tendenza dei pazienti all’isolamento e alla compromissione o eliminazione totale di relazioni sociali. Tuttavia, il contributo più importante arriverà più tardi: Hans Asperger e Leo Kanner, nella prima metà degli anni Quaranta, furono i primi studiosi ad osservare e descrivere peculiarità e tratti dei bambini autistici: in particolare, Asperger - osservando alcuni bambini - notò difficoltà nelle relazioni e continui comportamenti schematizzati, ma nessun tipo di ritardo mentale. La Sindrome di Asperger rientra, oggi, tra i Disturbi dello Spettro Autistico con dei connotati caratteristici. Malgrado gli studi condotti che si sono susseguiti nel tempo e la pubblicazione nel 1952 del DSM – al cui interno c’era uno spazio dedicato all’autismo – il disturbo non trovava una precisa collocazione ed era considerato come un sintomo rappresentativo della schizofrenia, privo di una propria indipendenza. Solo dagli anni Settanta in poi, l’autismo ha acquisito autonomia dal punto di vista clinico e - con la pubblicazione dei DSM-V del 2013 - i disturbi osservati relativi all’autismo rientrano tutti nella categoria diagnostica dei Disturbi dello Spettro Autistico, una categoria assolutamente indipendente dalla schizofrenia. In seguito alla sua classificazione, la Sindrome autistica ha sviluppato delle metodologie proprie con programmi definiti e personalizzati, per garantire ai bambini affetti da tale disturbo un miglioramento generale e la riduzione delle abitudini comportamentali problematiche. Il metodo ABA (Applied Behavior Analysis) è, oggigiorno, l’unico intervento educativo considerato davvero efficace. Le metodologie utilizzate dalle istituzioni - compresa la scuola - in simbiosi con il costante supporto e aiuto della famiglia, mirano al potenziamento delle facoltà eccezionali che spesso i soggetti autistici presentano e al miglioramento delle difficoltà sociali e comportamentali, oltre a porsi come obiettivo principale il raggiungimento di un’autonomia che possa garantire loro una vita completa. I programmi di insegnamento non devono limitarsi al raggiungimento dell’apprendimento scolastico, ma è importante che includano attività volte al potenziamento di attività verbali e non verbali, raggiungibili con operazioni sociali e comunicative con gli insegnanti, genitori e gruppo dei pari. Questi interventi rappresentano un tassello fondamentale nelle strategie di insegnamento per questi alunni.
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Riassunto per l'esame di Basi neurali della cognizione, basato sul corso e sullo studio autonomo del libro consigliato da Prof. Chieffi Paolo: Basi molecolari e cellulari della vita, A. Bevilacqua, P. Chieffi, L. Speranza, S.Canterini, M. Pesce, M. Montersi. Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli - Unisob, facoltà di Scienze della formazione. Scarica il file in PDF!
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Esame di complementi di matematica, modulo di geometria analitica del piano. Argomento trattato: le coniche. Equazione canonica dell'ellisse. ellisse riferita al suo centro e agli assi. Ellisse con fuochi su x e su y. Definizioni di base ed applicazioni numeriche.
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Esame di complementi di matematica, modulo di geometria analitica del piano. Argomento trattato: le coniche. Equazione canonica dell'ellisse. ellisse riferita al suo centro e agli assi. Ellisse con fuochi su x e su y. Definizioni di base ed applicazioni numeriche.
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Esame di complementi di matematica, modulo di geometria analitica del piano. Argomento trattato: le coniche. Equazione canonica dell'ellisse. ellisse riferita al suo centro e agli assi. Ellisse con fuochi su x e su y. Definizioni di base ed applicazioni numeriche. Scarica il file con le esercitazioni in formato PDF!
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Esame di complementi di matematica, modulo di geometria analitica del piano. Argomento trattato: le coniche. Equazione canonica dell'ellisse. ellisse riferita al suo centro e agli assi. Ellisse con fuochi su x e su y. Definizioni di base ed applicazioni numeriche. Scarica il file con le esercitazioni in formato PDF!
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Esame di complementi di matematica, modulo di geometria analitica del piano. Argomento trattato: le coniche. Equazione canonica dell'iperbole. Iperbole riferita al suo centro e agli assi. Iperbole con fuochi su x e su y. Definizioni di base ed applicazioni numeriche.
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Esame di complementi di matematica, modulo di geometria analitica del piano. Argomento trattato: le coniche. Equazione canonica dell'iperbole. Iperbole riferita al suo centro e agli assi. Iperbole con fuochi su x e su y. Definizioni di base ed applicazioni numeriche.
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Esame di complementi di matematica, modulo di geometria analitica del piano. Argomento trattato: le coniche. Equazione canonica dell'iperbole. Iperbole riferita al suo centro e agli assi. Iperbole con fuochi su x e su y. Definizioni di base ed applicazioni numeriche.
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Esame di complementi di matematica, modulo di geometria analitica del piano. Argomento trattato: le coniche. Equazione canonica dell'ellisse. ellisse riferita al suo centro e agli assi. Ellisse con fuochi su x e su y. Definizioni di base ed applicazioni numeriche.
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Esame di complementi di matematica, modulo di geometria analitica del piano. Argomento trattato: le coniche. Equazione canonica dell'ellisse. ellisse riferita al suo centro e agli assi. Ellisse con fuochi su x e su y. Definizioni di base ed applicazioni numeriche.
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Esame di complementi di matematica, modulo di geometria analitica del piano. Argomento trattato: le coniche. Equazione canonica dell'ellisse. ellisse riferita al suo centro e agli assi. Ellisse con fuochi su x e su y. Definizioni di base ed applicazioni numeriche.
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Esame di complementi di matematica, modulo di geometria analitica dello spazio. Argomenti: le trasformazioni geometriche. Risolvere un triangolo mediante una trasformazione composta da rotazione e simmetria assiale. Determinare equazione della retta e punto unito in una simmetria assiale.
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Esame di complementi di matematica, modulo di geometria analitica dello spazio. Argomenti: le trasformazioni geometriche. La trasformazione di un triangolo mediante applicazione delle 4 trasformazioni: rotazione, traslazione, omotetia e simmetria assiale. Problema con dimostrazione sul triangolo isoscele.
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Esame di complementi di matematica, modulo di geometria analitica dello spazio. Argomenti: le trasformazioni geometriche. Dimostrare un parallelogramma ottenuto per simmetria assiale. Dimostrare un quadrilatero equivalente a quadruplo di un triangolo ABC.
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Esame di complementi di matematica, modulo di geometria analitica dello spazio. Argomenti: le trasformazioni geometriche. Scrivere l'equazione di una retta simmetrica rispetto all'origine simmetrica ad una retta di pendenza assegnata e passante per un punto fisso.
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Esame di complementi di matematica, modulo di geometria analitica dello spazio. Argomento trattato: proporzionalità e similitudine. Trasformazione di un poligono applicando una simmetria centrale e poi una rotazione. Verificare il parallelogramma ottenuto trasformando due punti mediante simmetria rispetto a i due assi cartesiani.
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