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Appunti di Lettere e filosofia - Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Esame Paleografia greca

Facoltà Lettere e filosofia

Dal corso del Prof. S. Lucà

Università Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. La scrittura libraria greca, attestata tra VIII a.C. e XV d.C., presenta due fasi: - scrittura maiuscola (IV a.C.-IX d.C.): presenta il corpo delle lettere inserito in un sistema bilineare; - scrittura minuscola (IX d.C.-XV d.C.): presenta il corpo delle lettere inserito in un sistema quadrilineare. Il modulo è il rapporto tra l'altezza e la larghezza delle lettere. Il ductus è la maggior o minor velocità nel condurre il calamo. Il legamento è un collegamento spontaneo tra due lettere. Il nesso è un legamento voluto tra due lettere. Il tratteggio è il numero dei tratti che compongono una lettera.
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Esame Paleografia greca

Facoltà Lettere e filosofia

Dal corso del Prof. S. Lucà

Università Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Appunto
4,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Paleografia greca tenuto dal professor Santo Lucà. Oggetto di studio della paleografia greca è il libro manoscritto, degli aspetti materiali del libro e degli aspetti grafici. La codicologia, in particolare, studia il supporto (pergamena, inchiostro) e le operazioni manuali prima che il supporto accolga il testo. Il fine dello studio della scrittura è la lettura, datazione, localizzazione di un manoscritto.
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Questo appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. Esempi di pitture e mosaici di età tardo antica: - mosaici da Villa Armerina: scene di caccia; - Mosaico di S. Bibiana: caccia; - tigre che assale un vitello dalla basilica di Giunio Basso; - Giunio Basso e le fazioni del circo dalla basilica di Giunio Basso; - affresco della Roma Barberini del IV sec.
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Questo appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. In età tardo antica diminuisce l'importanza della pittura a vantaggio del mosaico e delle tarsie marmoree. A differenza del mosaico, che usa tessere di pasta vitrea, l'opus sectile usa tessere di marmo. Nel corso del III sec. le tessere si fanno sempre più grandi e policrome (effetti di chiaroscuro ed espressionismo del tardo antico). Esempi di mosaici: - scene di corse di aurighi nel circo e di lotte di gladiatori nell'anfiteatro; - ritratto di atleta dalle terme di Caracalla; - Polifemo e l'ariete dalla villa di Baccano.
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Questo appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. In età tardo antica vi è una rottura con la tradizione classica, emerge l'arte popolare, dominano il terzo stile e la pittura a macchia, impressionistica. La pittura del III sec. d.C. è al servizio di culti diversi, come quello di Mitra (mitreo di Capua). Persiste il quadro mitologico con elementi di frontalità: prevale la resa frontale a scapito della plasticità e della naturalezza che vengono meno. I ritratti prendono sempre più caratterizzazione individuale.
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Questo appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. La tomba dei Nasonii, in un complesso funerario fuori Roma a Grottarossa, presenta vari affreschi, non appartenenti a un ciclo unitario, staccati e ora al British Museum: - Nike volante; - menade e Dioniso; - Europa sul toro; - scene di caccia; - Plutone e Proserpina; - le quattro stagioni; - Pegaso.
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Questo appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. Le terme di Tito prendono il nome dal restauro di Tito, ma appartengono in realtà al complesso della Domus Aurea. Pitture: - sacelli e paesaggi da mettere in relazione con le pitture pompeiane; - figurine che richiamano le pitture della piramide Cestia; - fregio con amazzonomachia; - Atena e Ercole; - scena di misteri.
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Questo appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. Le pitture della Domus Aurea sono andate per lo più perdute a causa dei rimaneggiamenti, dell'incuria e del tempo. Una delle più importanti pitture della Domus Aurea è quella interpretata come Veturia e Coriolano. Altre pitture della Domus Aurea, finite nella collezione di Camillo Massimo, sono state interpretate come scene della vita di Adone.
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Questa appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. I palazzi imperiali sin da Augusto sul Palatino avevano una grandiosità pittorica: - pittura con Apollo su fondo azzurro; - fregi; - pitture con elementi egittizzanti dall'aula isiaca; - figura femminile dalla casa della Farnesina.
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Questa appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. La casa dei grifi sul palatino è esempio del primo stile della pittura romana, con riproduzione pittorica sulle pareti di quelle che nelle case ellenistiche erano lastre marmoree, con colori che imitano le sfumature del marmo. E' di poco precedente alla casa di Livia: il grifo era sacro ad Apollo, deve esserci un collegamento con il culto istituito da Augusto.
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Esame Archeologia e storia dell'arte greca e romana mod. B

Facoltà Lettere e filosofia

Dal corso del Prof. B. Palma

Università Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Appunto
4 / 5
Questa appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. La casa di Livia sul Palatino, di età augustea, presenta una scena paesaggistica con sfondamento della parete, scene mitologiche (Polifemo e Galatea), fregio naturalistico, fregio giallo con figurine.
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Questo appunto si riferisce al corso di Archeologia e storia dell'arte greca e romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. Pitture da Stabia, Pompei, Ercolano: - Flora; - figurine volanti; - quadri mitologici; - scene paesistiche; - pitture popolari (processione di Cibele; scena di panetteria; giudizio di Salomone, anfiteatro di Pompei); - ritratti.
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Questo appunto è relativo al corso di Archeologia e storia dell'arte greca romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. Esempi di pittura pompeiana: - Arianna abbandonata da Teseo; - Baccante; - fregio della villa dei misteri: flagellazione della danzatrice; - Achille e Chirone; - Teseo liberatore; - ratto di Europa; - Dirce; - decorazione della casa dei Vettii.
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Questo appunto è relativo al corso di Archeologia e storia dell'arte greca romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. Il colombario Pamphili presenta pitture del I sec. a.C.: - lotta tra gru e Pigmei; - mito dei Niobidi; - Prometeo; _ Dirce e il toro; - natura morta; - personaggio chino su un cesto di frutta.
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Questo appunto è relativo al corso di Archeologia e storia dell'arte greca romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. La datazione del mosaico di Palestrina, anche chiamato mosaico Barberini, oscilla tra II sec. a.C. e III d.C. Fu rinvenuto nel '600 e acquisito dal Cardinale Barberini. Era collegato al santuario della Fortuna-Iside, nella cui aula absidata è stato rinvenuto. Il soggetto è nilotico (mosaico nilotico), rappresenta l'inondazione del Nilo in Egitto.
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Questo appunto è relativo al corso di Archeologia e storia dell'arte greca romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. Le Nozze Aldobrandini sono una pittura scoperta sotto il pontificato del papa Aldobrandini nel '600, e asportata dalla parete di un edificio antico sull'Esquilino. Al centro della pittura è la scena più importante: la sposa velata con un'ancella e una figura maschile con una ghirlanda, forse lo sposo.
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Questo appunto è relativo al corso di Archeologia e storia dell'arte greca romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. Esempi di pittura romana: - casa del Fauno: mosaico di Alessandro; - mosaico pavimentale con polipo al centro; - mosaico su due registri: gatto che assale un gallinaccio (superiore); anatre, conchiglie, molluschi (inferiore); - mosaici con ritratti femminili da Pompei; - mosaici con scena teatrale con attori da Pompei; - scene con paesaggi dell'Odissea dall'Esquilino.
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Questo appunto è relativo al corso di Archeologia e storia dell'arte greca romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. Gli scavi iniziarono a Ercolano nel 1738. Le prime tre statue furono trovate dal principe d'Elboeuf nel 1709-1711, sono le Ercolanesi. A Ercolano lo scavo fu condotto per cuniculi sotterranei da ingegneri militai. Altra scoperta fu la villa dei papiri o dei Pisoni. A Pompei cominciarono gli scavi nel 1748. A differenza di Ercolano, Pompei era stata ricoperta di ceneri e lapilli facilmente rimovibili, per cui lo scavo fu condotto a cielo aperto.
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Questo appunto è relativo al corso di Archeologia e storia dell'arte greca romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. Il più antico esempio di pittura a Roma viene dall'Esquilino, ed è un esempio di pittura trionfale. Datato al 305 a.C., proviene dalla tomba di Fabio Pittore nella zona della necropoli. Doveva decorare tutta la parete del sepolcro, ne abbiamo solo un frammento. La pittura è articolata su quattro registri sovrapposti che corrispondono a quattro scene separate. Le scene rappresentate appartengono alle guerre sannitiche. La pittura trionfale sorse a Roma in connessione con i trionfi: le tabulae triumphales erano portate nei triumphi.
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Questo appunto è relativo al corso di Archeologia e storia dell'arte greca romana, mod. B, tenuto dalla professoressa Beatrice Palma. Plinio definisce la pittura su tabula come la più alta manifestazione della pittura antica. L'Athenaion di Siracusa aveva una serie di tabulae dipinte raffiguranti una battaglia equestre del re siracusano Agatocle contro i Cartaginesi.
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