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Sintesi
tesina di maturità che tratta della Seconda guerra mondiale


Sintesi Tesina sulla Seconda guerra mondiale

La seguente tesina di maturità descrive alcuni personaggi fondamentali della Seconda guerra mondiale. Nel corso della Seconda guerra mondiale vi sono stati grandi personaggi che hanno dato la loro vita per salvare un grande numero di persone, tra questi ricordano Angelo Roncalli, Giorgio Perlasca, Salvo D’Acquisto. Angelo Roncalli, il futuro papa Giovanni XXIII, si impegnò notevolmente per il salvataggio degli ebrei, che tutt'ora gli riconoscono importanti meriti. Un altro personaggio che salvò molte vite umane fu Giorgio Perlasca che, fingendosi console spagnolo in Ungheria, salvò la vita di tantissimi ebrei ungheresi. Salvo D'Acquisto, appartenente all'Arma dei Carabinieri, sacrificò la propria vita per salvare tantissime vite umane. In sintesi la tesina mostra come nel corso della Seconda guerra mondiale vi furono personaggi che, a costo della loro vita, hanno contribuito a ridimensionare gli orrori della guerra.

Collegamenti
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Tesina sulla Seconda guerra mondiale

Monografia di Storia: Angelo Roncalli, Giorgio Perlasca e Salvo D'Acquisto.


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Estratto del documento

Molte vite da salvare,

un solo cuore da perdere:

Mons. Angelo Roncalli, Giorgio

Perlasca, Salvo D’Acquisto

Molto spesso la storia ci viene raccontata e insegnata tenendo conto dei

grandi personaggi, dei condottieri che l’hanno caratterizzata e degli eventi

più importanti che hanno descritto quel dato periodo; ma, chi ha donato la

propria vita gratuitamente, chi si è impegnato per la salvezza di molti altri,

purtroppo viene raramente ricordato. Questo è accaduto anche durante la

2° Guerra Mondiale, un periodo da dimenticare per la brutalità, efferatezza

e disumanità di molte persone più o meno note, che sterminarono e

uccisero milioni di uomini e donne, vecchi e bambini, tra ebrei, omosessuali,

emarginati, zingari, oppositori politici, oltre tutte le altre vittime civili e non

fatte da uno o l’altro schieramento.

In queste pagine buie e tristi per la storia dell’uomo si inseriscono diversi

personaggi che si distinsero dalla massa per il loro impegno e sacrificio per

salvare la vita a migliaia di persone; forse il più noto, perché in seguito

divenne Papa con il nome di Giovanni XXIII, è Angelo Roncalli, all’epoca

Delegato Apostolico in Turchia che salvò la vita a migliaia di ebrei bambini e

adulti, o come Giorgio Perlasca, un comune commerciante di carni fintosi

Ambasciatore Spagnolo che salvò così la vita a oltre 5.000 ebrei, o il

vicebrigadiere dell’Arma dei Carabinieri Salvo D’Acquisto, autoaccusatosi di

un presunto attentato contro le SS naziste, che salvò con il suo gesto 22

innocenti, come lui, che erano stati condannati all’esecuzione.

Delegato Apostolico in Turchia

e Grecia

Mons. Angelo Roncalli

…Gli ebrei hanno sempre riconosciuto l’eroica e l’incessante

attività di Roncalli a loro favore. Il gran rabbino di Palestina

rivelò di aver potuto, durante gli anni della guerra, comunicare

con i rappresentanti delle varie comunità ebraiche nei Paesi

dell’Europa occupata dai nazisti, tramite monsignor Roncalli

che faceva pervenire le missive a vescovi e sacerdoti, i quali a

loro volta le consegnavano alle persone interessate. Molto è

stato scritto intorno a una fantomatica “operazione battesimo”.

E’ stato detto che monsignor Roncalli, per salvare ebrei dalla

deportazione e dalla morte, dava loro dei certificati di

battesimo, documentava cioè che non erano ebrei ma erano

cristiani battezzati. Nel 1963, alla morte di Giovanni XXIII, il

quotidiano “The Jerusalem Post”, a sostegno di questa tesi,

riportò un’importante testimonianza. “A quell’epoca” scrisse il

giornale “il delegato apostolico in Turchia, Roncalli, ricevette il

signor Ira Hirschmann, inviato speciale dell’Ufficio rifugiati di

guerra degli Stati Uniti. Il signor Hirschmann gli parlò del

destino di migliaia di ebrei, inclusi i bambini che figuravano

sull’elenco delle deportazioni per Auschwitz. Immediatamente il

delegato offrì migliaia di certificati di battesimo agli ebrei, senza

porre alcuna condizione, cosicchè migliaia di infelici furono

salvati dai forni crematori nazisti. Questa distribuzione

all’ingrosso di di certificati di battesimo fu in seguito chiamata

“operazione battesimo”.

- Brano tratto dal libro “Il Papa Buono, Giovanni XXIII”, di Renzo Allegri -

Il “finto” Console Spagnolo

Il commerciante di carni bovine:

Giorgio Perlasca

…”I sottoscritti, rappresentanti delle potenze neutrali accreditate a Budapest, si sono già per

due volte cortesemente appellati al Governo Reale Ungherese affinchè questo intervenga in

favore degli ebrei, perseguitati e considerati fuori legge. Ora che il governo reale ha ritenuto

necessario rinchiudere gli ebrei in un ghetto – e in questa nota non possono certo essere

discusse le sue motivazioni - i rappresentanti delle potenze neutrali intendono compiere un

ulteriore passo diplomatico, perché almeno i bambini vengano esclusi da questo

provvedimento. Sarebbe veramente incomprensibile punire degli innocenti, così come parlare di

legittima difesa nei confronti di esseri assolutamente inoffensivi. Anche se tale fatto fosse

attuato allo scopo di prevenire possibili disordini, risulterebbe ugualmente inaccettabile punire,

per tale motivo dei bambini. Si sente dire che gli ebrei sono i nemici dell’Ungheria, ma sia le

norme legali che la coscienza sono sufficienti da sole, anche durante una guerra, a far

condannare ogni azione contro dei bambini innocenti. Perché si devono obbligare questi esseri

a vivere in un luogo che assomiglia a una prigione e dove non potranno che vedere sempre e

soltanto la miseria e la sofferenze di donne e vecchi, perseguitati unicamente per la loro origine

razziale? Ogni popolo civile rispetta i bambini e tutto il mondo sarebbe terribilmente sorpreso se

dovesse apprendere che l’Ungheria, paese di tradizione nobile e cristiano, interviene contro i

minori, i rappresentanti delle potenze neutrali sperano che il governo reale voglia accogliere di

buon grado tale richiesta ed acconsentire a che tutti i bambini ( insieme alle loro madri, se

ancora lattanti), possano essere lasciati al di fuori del ghetto, in luoghi protetti messi a

disposizione delle sedi diplomatiche, oppure presso centri predisposti dalla Croce Rossa

Internazionale. Insieme all’accoglimento di questa richiesta, che ha scopi strettamente

umanitari, si dovrà anche aver cura affinché, per l’assistenza dei bambini vengano scelte

persone politicamente incensurate e capaci di un’educazione patriottica.”

Budapest, 24 dicembre 1944

Angelo Rotta, Nunzio apostolico

Carl Ivan Daniellson, ministro svedese

Harald Feheler, incaricato svizzero

Jorge Perlasca, incaricato spagnolo

Conte Pongràcz, incaricato portoghese

- Tratto dal libro “La banalità del bene, storia di Giorgio Perlasca”, di Enrico Deaglio -

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