Il Rinascimento: un'epoca di trasformazioni culturali e sociali

Periodizzazione storica del Rinascimento

Nel periodo che segna il passaggio tra quello che gli storiografi definiscono Medioevo e l’Età moderna, avvengono alcuni fatti storici di rilevante importanza, uno fra tutti è sicuramente l’espansione dell’impero ottomano che, in seguito alla caduta di Costantinopoli, arriva a espandersi fino al territorio austrico. In occidente invece il fatto storico più rilevante è indubbiamente la nascita degli stati moderni, come le monarchie francesi, inglesi e spagnole, queste si distinguevano, così come l’impero di Carlo V, per l’accentramento del potere. L’avvenimento più importante però è la scoperta del nuovo continente, questa scoperta ha delle ripercussioni di stampo economico, sociale e culturale su tutta l’Europa. Molti degli stati europei compiono infatti delle operazioni di colonizzazione delle nuove terre scoperte, che portano anche a conflitti interni all’Europa stessa. Il più grande fatto storico di tipo culturale che coinvolge questo periodo storico coinvolge la religione cattolica, con la riforma cattolica, attuata da Martin Lutero, che porta a una separazione all’interno della chiesa tra Cattolici e protestanti. Quello che viene scolasticamente indicato con il nome di Rinascimento porta quindi con sé alcuni dei più importanti cambiamenti storici a livello globale, ma definire storicamente con delle date precise questo periodo risulta difficile, questo soprattutto poiché all’interno della denominazione rinascimento sono presenti la maggior parte delle discipline moderne come il diritto, la politica, le scienze, la medicina, ma anche le discipline antiche quali la filosofia, la religione e le arti figurative. Ciò che viene accertato dalla maggior parte degli studiosi è che avviene un rinnovamento culturale soprattutto negli ultimi decenni del XIV secolo e nei primi del XV secolo, e principalmente nella città di Firenze, da cui poi gli artisti si spostarono nel resto d’Italia e diffusero il nuovo pensiero, e solo successivamente in Europa. Alcuni studiosi sono invece concordi sulla data di fine del periodo rinascimentale, facendola coincidere con il 1527, anno in cui le truppe spagnole e tedesche arrivarono a Roma. Importante sottolineare che questi cambiamenti culturali e sociali non sono avvenuti in maniera drastica ma hanno seguito dei processi duraturi nel tempo.
per un ulteriore approfondimento sul contesto storico del rinascimento vedi anche qua

Il Rinascimento nello spazio

A seguito della conquista di Costantinopoli da parte degli ottomani, molti intellettuali del luogo decisero di trasferirsi, alcuni dei quali in Italia, nello specifico nelle città di Venezia, Firenze, Ferrara e Milano, questi intellettuali furono di particolare importanza poiché contribuirono alla diffusione dello studio del greco. La principale città in cui avvenne il rinnovamento rinascimentale fu indubbiamente Firenze. Nel capoluogo toscano già dal 1300 era iniziata un’opera di riscoperta dei classici da parte di molti uomini intellettuali. Questa riscoperta dei classici fu affiancata poi alla crescita economica e politica della città stesa, e la crescita economica portò a sua volta una fioritura artistica con una grande concentrazione di pittori e scultori. Da Firenze questi artisti si spostarono prima in Italia, portando la cultura rinascimentale nelle principali città, poi in Europa, diffondendo il nuovo pensiero.
per un ulteriore approfondimento sul rinascimento italiano vedi anche qua

Il Pensiero rinascimentale e il rinnovamento culturale

Il pensiero rinascimentale si basa proprio sulla “rinascita” dopo il periodo buio del Medioevo, gli uomini del rinascimento continuano a tenere lo sguardo fisso verso il passato per trarne insegnamenti morali e sociali. Anche per questo motivo il concetto di rinascimento è strettamente legato a quello di umanesimo, in cui si ha una riscoperta dei classici uniti alla dottrina religiosa, ma soprattutto si ha la riscoperta dell’uomo in quanto individuo pensante e artefice del proprio destino. La rilettura di opere risalenti all’età greca come gli scritti di Platone o Aristotele, porta con se un diverso modo di comprendere questi stessi scritti, letti ora con un occhio più critico e attento. È in questo periodo che nasce la disciplina della filologia, indirizzata allo studi dei testi per riscoprirne le origini. Uno dei principali rinnovamenti culturali è senza dubbio quello scolastico, con la scomparsa dei testi medievali. Cambia il ruolo dell’uomo all’interno della società, l’uomo rinascimentale è capace di autodeterminarsi, grazie al suo intelletto non deve fare più affidamento alla fortuna o alla provvidenza. In questo rinnovamento culturale l’uomo è ridimensionato nello spazio sociale, vive una vita mondana in cui si confronta con l’altro. Importante sottolineare però che l’uomo scopre si se stesso, ma non per questo rinnega la religione, il sentimento religioso è ancora forte durante il periodo rinascimentale. Anche la donna assume un ruolo nuovo nella società rinascimentale, le donne di alto lignaggio ricevono spesso un’educazione pari a quella degli uomini, la donna ha il compito di organizzare feste e balli.
per un ulteriore approfondimento sul pensiero dell'umanesimo e del rinascimento vedi anche qua

Principali discipline in cui si sviluppa la cultura rinascimentale

La cultura rinascimentale si sviluppa in più arti come:

• Arti figurative-per quanto riguarda le arti figurative molti studiosi concordano sul fatto che il primo artista rinascimentale fu Giotto, poiché superò lo stile bizantino. Come nelle altre discipline anche nell’arte del rinascimento si ha la riscoperta dei modelli antichi sia per quanto riguarda la scultura che la pittura, soprattutto per l’arte figurativa Firenze fa da epicentro con artisti come Michelangelo e Raffaello, che poi si sposteranno a Roma.
• Letteratura-la letteratura rinascimentale si lega alla storiografia, la disciplina che maggiormente si sviluppa è la filologia con la riscoperta degli scritti antichi e lo studio critico scientifico di questi.
• Scienza-il sapere scientifico e matematico, durante questo periodo, fiorisce notevolmente, grazie soprattutto all’arrivo degli intellettuali di Costantinopoli. L’invenzione tecnologica di maggior rilievo durante questo periodo fu l’invenzione della stampa a caratteri mobili.