Concetti Chiave
- Papa Giulio II, nato Giuliano della Rovere, proveniva da una famiglia nobile e ricevette un'educazione religiosa sin dalla giovane età.
- Salì al soglio pontificio nel 1503, concentrandosi sulla ricostituzione dello Stato della Chiesa e affrontando potenze come la Repubblica di Venezia.
- Giulio II aderì alla Lega di Cambrai per contrastare Venezia, ma successivamente si distaccò per mantenere l'equilibrio politico italiano.
- Fu un grande mecenate, supportando artisti come Bramante, Michelangelo e Raffaello, che contribuirono alla rinascita artistica di Roma.
- Sotto il suo pontificato furono avviati progetti significativi come la ricostruzione della Basilica Vaticana e la decorazione della Cappella Sistina.

Papa Giulio II, cenni biografici
Papa Giulio II, al secolo Giuliano della Rovere, nasce ad Albisola, un comune della Repubblica di Genova, nel 1443, il padre è il nobile Raffaello della Rovere, sin da bambino riceve un’educazione religiosa, presso i francescani, successivamente si trasferisce nel convento a La Pérouse, per studiare scienze, entra prima nell’ordine dei frati minori, poi, nel 1471, diventa vescovo di Carpentras, sempre nel 1471 diene cardinale, prendendo lo stesso titolo dello zio, è grazie allo zio che ottiene almeno otto cariche da vescovo in tutta Italia, nel 1480, invece, viene mandato, con il titolo di legato pontificio, in Francia.
Giuliano della Rovere gode di un grande prestigio presso il collegio cardinalizio, questo gli procura non poche antipatie, soprattutto da parte di un altro importante cardinale del tempo: Rodrigo Borgia. Rodrigo Borgia all’inizio riesce a sovrastare Della Rovere, infatti nel 1492 sale al soglio pontificio con il nome di Papa Alessandro VI. Durante il pontificato di Alessandro VI, della Rovere si trasferisce nuovamente in Francia, soggiornando a Parigi, dalla capitale francese il cardinale della Rovere agisce politicamente, incitando il re di Francia Carlo VIII a scendere in Italia per prendersi il regno di Napoli come le era stato promesso proprio da Papa Alessandro VI ( che poi lo diede invece ad Alfonso d’Aragona). Giuliano della Rovere con Carlo VIII scendono nel Lazio insieme, entrando nella capitale, con l’intento di spodestare il Papa, i due fallirono. Nel 1503 Papa Alessandro VI muore, nel nuovo conclave della Rovere appoggia la candidatura del cardinale Francesco Todeschini Piccolomini, che sale al soglio pontificio, ma a causa di una grave malattia di cui già soffriva da tempo, resta al pontificato con il nome di Papa Pio III per soli 26 giorni.
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Papa Giulio II: carriera pontificia
Nell'ottobre 1503, dopo il brevissimo pontificato di Pio III, venne eletto papa il cardinale Giuliano Della Rovere, che prese il nome di Giulio II (1503-13), anche grazie all’appoggio di chi prima aveva sostenuto Borgia. Uomo assai energico, il suo primo pensiero fu la ricostituzione dello Stato della chiesa e in pochi anni recuperò fortezze e città (compresa Bologna, da cui furono cacciati i Bentivoglio). Poi si rivolse contro la repubblica di Venezia, l'unica potenza italiana che mostrava di sapersi ingrandire e rafforzare, nonostante gli attacchi dei suoi nemici tradizionali, i turchi nel "dominio di mare" e gli Asburgo d'Austria nella terraferma friulana. Papa Giulio II studia un piano per mandare via i veneziani da Faenza e rimini e da altre città che avevano occupato, ma con scarsi risultati. Nel 1508 Giulio II aderì alla lega firmata a Cambrai dall'imperatore Massimiliano d'Asburgo, da Luigi XII e da altri stati italiani per assalire e smembrare la repubblica di Venezia e, lanciando la scomunica e l'interdetto contro Venezia, scatenò l'invasione. Il 14 maggio 1509, nella battaglia di Agnadello (presso Cremona), l'esercito franco-svizzero annientò quello veneziano e poté occupare Bergamo, Brescia e Peschiera; i soldati pontifici presero Faenza, Ravenna, Cervia e Rimini; i duchi di Ferrara e Mantova avanzarono nel Polesine, e le milizie imperiali in Friuli e in Istria; la nobiltà di Verona, Vicenza e Padova passò dalla parte dell'impero. In questo momento difficile Venezia si accorse però di poter contare sulla fedeltà dei ceti popolari urbani e rurali del Veneto, che insorsero contro gli invasori, mentre Giulio II, vedendo eccessivamente compromesso l'equilibrio politico italiano, toglieva l'interdetto a Venezia e si distaccava dalla lega di Cambrai. Grazie alla resistenza popolare e all'azione diplomatica, Venezia aveva salvato ancora per tre secoli la sua indipendenza; ma la sua rinuncia a ogni diritto fiscale sui beni ecclesiastici e la restituzione al pontefice delle conquiste romagnole segnarono la ritirata della repubblica da ogni ulteriore velleità espansionistica in terraferma. Papa Giulio II non vide mai realizzarsi il suo progetto espansionistico, poiché nel 1513 muore a causa di una febbre.
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Giulio II il mecenate
Il progetto di Papa Giulio II era quello di ridare alla città di Roma la fama che aveva al tempo dell’impero, all’azione politica quindi il Papa decide di unire un’assidua attività di mecenatismo, lui infatti ha finanziato alcune tra le più importanti opere artistiche presenti in vaticano, realizzati dai più noti artisti del tempo. Fra questi artisti ricordiamo Bramante che viene nominato dal Papa nel 1503, con il ruolo di sovrintendente generale delle fabbriche papali. Con la collaborazione dell’architetto il Papa fece importanti opere anche alla viabilità di Roma, ma la decisione più importante è stata quella presa nel 1506 di abbattere per ricostruire da zero la Basilica vaticana, è proprio di Bramante il primo progetto. Un altro importante artista che ha lavorato sotto commissione di Giulio II è Michelangelo, nel 1505 gli commissiona la tomba per la sua sepoltura, ma colto da superstizione il Papa abbandona l’idea, è stato proprio Giuliano II che ha commissionato a Michelangelo la decorazione della Cappella Sistina, tra il 1508 e il 1510 Michelangelo realizza gli affreschi della Cappella. Un altro grandioso artista del Cinquecento che ha lavorato per Papa Giulio II è Raffaello, lui affresca sotto commissione del Papa le stanze vaticane, nello specifico la stanza della Segnatura, in cui è presente il celebre dipinto, la Scuola di Atene.
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Domande da interrogazione
- Chi era Papa Giulio II e qual è la sua origine?
- Quali furono i principali obiettivi di Papa Giulio II durante il suo pontificato?
- In che modo Papa Giulio II ha influenzato l'arte e l'architettura a Roma?
- Quali furono le conseguenze della partecipazione di Giulio II alla Lega di Cambrai?
- Quali artisti furono coinvolti nei progetti di mecenatismo di Papa Giulio II?
Papa Giulio II, nato Giuliano della Rovere, era originario di Albisola, nella Repubblica di Genova, e proveniva da una famiglia nobile. Ricevette un'educazione religiosa e divenne cardinale nel 1471.
Papa Giulio II mirava a ricostituire lo Stato della Chiesa e contrastare la Repubblica di Venezia. Partecipò alla Lega di Cambrai per smembrare Venezia, ma successivamente si distaccò dalla lega per mantenere l'equilibrio politico italiano.
Papa Giulio II fu un grande mecenate, finanziando opere artistiche e architettoniche a Roma. Commissionò a Bramante la ricostruzione della Basilica Vaticana e a Michelangelo la decorazione della Cappella Sistina. Raffaello affrescò le stanze vaticane sotto la sua commissione.
La partecipazione di Giulio II alla Lega di Cambrai portò all'invasione di Venezia, ma successivamente si distaccò dalla lega per evitare un eccessivo squilibrio politico. Venezia mantenne la sua indipendenza, ma rinunciò a diritti fiscali sui beni ecclesiastici.
Tra gli artisti coinvolti nei progetti di mecenatismo di Papa Giulio II ci furono Bramante, Michelangelo e Raffaello, che contribuirono a importanti opere artistiche e architettoniche in Vaticano.