Concetti Chiave
- Alla fine del Quattrocento, l'Italia era culturalmente fiorente ma politicamente debole, con un equilibrio tra Stati regionali mantenuto da Lorenzo il Magnifico.
- La morte di Lorenzo nel 1492 e le crisi interne, come quella nel ducato di Milano, destabilizzarono ulteriormente la situazione politica italiana.
- Ludovico il Moro invitò Carlo VIII di Francia a rivendicare il regno di Napoli, portando all'inizio delle guerre d'Italia nel 1494.
- Carlo VIII attraversò l'Italia rapidamente grazie a un esercito potente, ricevendo onori a Milano e causando la cacciata dei Medici a Firenze.
- La conquista di Carlo preoccupò gli Stati italiani, portando alla formazione di una coalizione antifrancese che lo costrinse a ritirarsi, nonostante lo scontro a Fornovo sul Taro.
Indice
L'Italia del Quattrocento
L’Italia alla fine del Quattrocento si presentava come un Paese florido dal punto di vista culturale ma debole da quello politico, poiché mentre in Europa avanzavano le monarchie nazionali, in Italia vi era una situazione di equilibrio fra Stati regionali mantenuta dall’abilità diplomatica e dall’autorevolezza di Lorenzo il Magnifico.
La congiura dei Pazzi
Questi era salito al potere nel 1469, affiancato dal fratello Giuliano che però fu ucciso nel 1478 durante la congiura dei Pazzi, famiglia rivale dei Medici appoggiata dal papa Sisto IV della Rovere. Lorenzo morì però nel 1492 e la situazione, già complicata da scontri interni ai vari stati, precipitò a causa di una crisi interna del ducato di Milano. Nel 1476 una congiura nobiliare aveva portato la morte del duca Galeazzo Maria Sforza. Gli era succeduto il figlio Gian Galeazzo II, sposato con una nipote del re di Napoli Ferrante, da cui aveva avuto un figlio. Il vero detentore del potere era però lo zio, Ludovico il Moro che, privo del potere formale, era minacciato dalle mire del re Ferrante che rivendicava il governo al legittimo erede.
Ludovico il Moro e Carlo VIII
Così Ludovico chiamò in aiuto il re di Francia Carlo VIII facente parte della casata degli Angioini, cacciati da Napoli nel 1442, affinché facesse valere le pretese angioine sul regno. Carlo VIII fu incoraggiato anche dai baroni napoletani esuli in Francia dopo la congiura del 1485 contro Ferrante.
La discesa di Carlo VIII
Carlo era un sovrano potentissimo e la sua discesa inaugurò le guerre d’Italia, un lungo periodo di conflitti tra grande potenze europee per il controllo della penisola. La discesa di Carlo iniziò nel 1494 e grazie a un esercito forte e dotato di un’artiglieria moderna, fu rapida, poiché gli eserciti regionali erano molto più deboli. Egli fu ricevuto a Milano con onori trionfali e raggiunse Firenze dove Piero dei Medici lo accolse con un servilismo al quale i fiorentini si ribellarono con la cacciata dei Medici e l’instaurazione della Repubblica. L’esercito francese arriva a Napoli dove sbaraglia il successore di Ferrante Ferdinando II, costretto a rifugiarsi in Sicilia.
La coalizione antifrancese
La facilità di conquista di Carlo preoccupava però gli Stati italiani e lo stesso Ludovico il Moro creò una coalizione antifrancese a cui parteciparono Venezia, il papa, l’Impero e la Spagna. A questo punto Carlo temeva di rimanere imprigionato in Italia, per cui decise di rientrare in Francia. Si scontrò nel 1495 a Fornovo sul Taro contro l’esercito della coalizione e, pur rimanendo sconfitto, riuscì a tornare in Francia. Sul trono di Napoli si insediò nuovamente Ferdinando II.
Domande da interrogazione
- Qual era la situazione politica dell'Italia alla fine del Quattrocento?
- Chi era Ludovico il Moro e quale ruolo ha avuto nella discesa di Carlo VIII?
- Come reagirono gli Stati italiani alla conquista di Carlo VIII?
- Quali furono le conseguenze della discesa di Carlo VIII in Italia?
L'Italia era culturalmente fiorente ma politicamente debole, con un equilibrio tra Stati regionali mantenuto da Lorenzo il Magnifico.
Ludovico il Moro era lo zio di Gian Galeazzo II e, sentendosi minacciato, chiamò Carlo VIII di Francia per far valere le pretese angioine sul regno di Napoli.
Gli Stati italiani, preoccupati dalla facilità di conquista di Carlo, formarono una coalizione antifrancese guidata da Ludovico il Moro, che includeva Venezia, il papa, l'Impero e la Spagna.
La discesa di Carlo VIII inaugurò le guerre d'Italia, un periodo di conflitti tra grandi potenze europee per il controllo della penisola, e portò alla temporanea cacciata dei Medici da Firenze.