Concetti Chiave
- Nel XIX secolo, la borghesia e il proletariato erano le due classi sociali predominanti nell'era industriale, con la borghesia come investitori e il proletariato come forza lavoro.
- La borghesia era suddivisa in alta, media e piccola borghesia, ma la "borghesia capitalista" era la principale forza dinamica dell'industrializzazione, proprietaria dei mezzi di produzione.
- Il proletariato comprendeva lavoratori agricoli e operai industriali, spesso in condizioni di miseria e sfruttamento, con salari bassi, orari pesanti e ambienti malsani.
- Nonostante le diversità interne, la classe operaia condivideva insicurezza economica e isolamento sociale, portando alla creazione di nuove forme di solidarietà e organizzazione.
- Il movimento Luddista e le società di mutuo soccorso furono i primi tentativi di organizzazione operaia, con obiettivi di miglioramento delle condizioni di vita e di diritti politici e sociali.
Borghesia e proletariato
Borghesia e proletariato nell'800
La borghesia e il proletariato nell’800 erano due classi sociali che assunsero un ruolo molto importante nel mondo industriale ,il primo investendo capitali nell’iniziativa economica per ottenere un profitto ;il secondo vedendo la propria capacità lavorativa,in cambio di salario.In questo periodo i borghesi si potevano definire i proprietari di aziende,i banchieri,gli imprenditori industriali, ma anche i professionisti,gli impiegati di basso e alto livello,gli intellettuali,gli artigiani:per comodità si può usare la distinzione tra “alta”, “media”,e “piccola” borghesia per indicare la differenza di reddito,e di posizione che esistono all’interno di questa classe(BORGHESIA IMPRENDITORIALE,FINANZIARIA,E INTELLETUALE).Ma sicuramente possiamo individuare nella “Borghesia Capitalista” la forza sociale più dinamica,la vera protagonista del processo di industrializzazione,proprietaria dei mezzi di produzione(TERRE E FABBRICHE),e che investe i propri capitali per ottenere un profitto.In un processo che implicò un duro scontro con i ceti aristocratici prima e dopo con la grande forza storica protagonista dell’industrializzazione:il Proletariato industriale.
Condizioni di vita operaie
Nell’800 era “PROLETARIO” chi,non disponendo di altro che della propria capacità lavorativa,trovava occupazione come salario o bracciante nelle campagne“ Proletariato Agricolo” o come operaio nelle fabbriche “Proletariato Industriale”.Anche il termine operaio come quello borghese,indica figure sociali diverse tra loro.Era operaio l’artigiano costretto dalla concorrenza delle industrie a chiudere la sua bottega ed entrare in fabbrica,ma anche il contadino espulso dalle campagne;erano operai anche le donne con i bambini che venivano risucchiati dal sistema industriale.Nelle fabbriche questa diversa provenienza dava luogo ad una forte diversità di condizioni:il salario e la stabilità occupazionale dell’operaio specializzato,del carpentiere o del tipografo,erano molto maggiori di quelle del manovale comune, del minatore,dell’operaia tessile senza qualifica.Ma nonostante queste differenze,la classe operaia visse in una condizione di miseria e sfruttamento,tanto più grave per i lavoratori non specializzati,per le donne e per i bambini.Si lavorava tantissimo e il salario era bassissimo,l’ambiente era malsano e pericoloso,all’interno della fabbrica gli orari,gli obblighi e le punizioni,erano pesanti da sopportare,soprattutto per chi aveva lasciato da poco la vita della campagna,ugualmente dura legata al ritmo naturale della giornata e delle stagioni,non a quello artificiale delle macchine.Un altro elemento che accomunava gli operai era l’insicurezza,nessuno portando la paga giornaliera a casa era sicuro di portarla anche il giorno dopo.Ammalarsi e infortunarsi significava morire di fame,non esisteva nessun tipo di assicurazione sociale.Le persone anziane venivano rinchiuse negli ospizi, perché non avevano figli o perché i figli stessi non gli accettavano.
L’operaio viveva infine in una condizione di forte isolamento,il contadino anche se povero,si trovava in un ambiente in cui era possibile qualche forma di aiuto da parte della comunità:la stessa famiglia contadina era una famiglia ampia, composta da genitori,figli e parenti.Mentre la famiglia operaia generalmente era composta da genitori e figli che abitavano in case poco accoglienti.La classe operaia dovette quindi costruirsi da se nuove forme di comunità e di solidarietà,diedero vita a delle organizzazioni,nella lotta per migliorare la propria condizione di vita e di lavoro.Organizzazione e lotta operaia
Il primo germe d’organizzazione operaia fu rappresentato dal movimento Luddista che,davanti al rischio di perdere il lavoro connesso all’introduzione di nuove tecnologie,rispose con la distruzione delle macchine.Solo negli anni ’30 cominciarono ad affermarsi le prime società di mutuo soccorso.Tra i principali obbiettivi di lotta c’era sicuramente il miglioramento delle condizioni materiali di vita e di lavoro,ma anche il riconoscimento di diritti politici e sociali,come il diritto di sciopero.Più avanti negli anni ’30 - ’40 venne riconosciuto anche il diritto di voto,grazie ad un movimento operaio inglese .
Domande da interrogazione
- Quali erano le principali differenze tra borghesia e proletariato nell'800?
- Come si suddivideva la borghesia nell'800?
- Quali erano le condizioni di lavoro del proletariato industriale?
- Quali furono le prime forme di organizzazione operaia?
- Quali erano gli obiettivi principali delle lotte operaie?
La borghesia investiva capitali per ottenere profitto ed era composta da proprietari di aziende, banchieri e professionisti, mentre il proletariato offriva la propria capacità lavorativa in cambio di salario, spesso in condizioni di sfruttamento e miseria.
La borghesia si suddivideva in "alta", "media" e "piccola" borghesia, con differenze di reddito e posizione, e includeva la borghesia imprenditoriale, finanziaria e intellettuale.
Le condizioni di lavoro del proletariato industriale erano caratterizzate da salari bassi, ambienti malsani e pericolosi, orari pesanti e mancanza di sicurezza lavorativa, con un forte isolamento sociale.
Le prime forme di organizzazione operaia furono il movimento Luddista, che distruggeva macchine per paura di perdere il lavoro, e le società di mutuo soccorso che emersero negli anni '30.
Gli obiettivi principali delle lotte operaie includevano il miglioramento delle condizioni materiali di vita e lavoro, il riconoscimento di diritti politici e sociali, come il diritto di sciopero e, successivamente, il diritto di voto.