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Concetti Chiave

  • L'incidente nucleare di Chernobyl del 26 aprile 1986 è stato il più grande disastro nucleare della storia, causato da errori umani e inefficienze tecniche.
  • La nube radioattiva si è diffusa rapidamente, colpendo durevolmente l'Ucraina, la Bielorussia, la Russia e altre parti dell'Europa e dell'Asia, portando a gravi conseguenze ambientali e sanitarie.
  • La gestione iniziale del disastro da parte delle autorità sovietiche fu caratterizzata da informazioni parziali e imprecise, evidenziando le limitazioni tecnologiche del periodo della guerra fredda.
  • Vladimir Gubarev, giornalista sovietico, ha documentato l'incidente attraverso articoli e opere teatrali come "Sarcofago", che sottolineano i pericoli dell'irresponsabilità nucleare.
  • Secondo l'OMS, il disastro ha causato un significativo aumento di casi di cancro, soprattutto alla tiroide, nei paesi colpiti, e le conseguenze continuano a manifestarsi anche oggi.
In questo appunto di storia contemporanea si parla del disastroso incidente nucleare avvenuto nella città di Chernobyl, una cittadina ucraina, allora appartenente all’Unione Sovietica, a seguito dell’esplosione della centrale nucleare, il 26 aprile del 1986. L’evento, causato da una serie di errori ed inefficienze umane, è considerato il più grande incidente nucleare mai avvenuto, e, sebbene non abbia fatto molte vittime dirette, ha innescato una situazione allarmante per la salute delle persone e dei territori coinvolti direttamente e indirettamente.
Incidente di Chernobyl: storia e descrizione del disastroso avvenimento articolo

Indice

  1. Incidente nucleare di Chernobyl
  2. Impatto dell’incidente di Chernobyl sulla salute mondiale
  3. Subito dopo il disastro nucleare: la testimonianza di Gubarev

Incidente nucleare di Chernobyl

Tutto ebbe inizio il 26 aprile 1986, a Chernobyl, città dell’Ucraina settentrionale, quando all’1,25 del mattino, un reattore nucleare si surriscaldò ed esplose.

Saltò il coperchio del reattore 4 e si formò una nube radioattiva che il vento poi portò verso i paesi confinanti, Bielorussia, Russia ed Europa centro orientale. L’esplosione fu talmente forte che particelle radioattive arrivarono fino in Giappone e Cina. Le vittime dirette dell’incidente furono poche, se ne contano specialmente tra gli scienziati addetti ai lavori e le forze di primo intervento, ma i disastri (salutari e ambientali) furono moltissimi. Nell’immediato, la produzione agricola della regione fu distrutta e più di 400.000 persone vennero sottoposte a controllo medico. La zona, ancora oggi, è sotto una forte radioattività e inaccessibile e le ripercussioni di questa nube tossica si ebbero in tutta Europa e in Asia. Negli anni a seguire infatti ci fu specialmente nei territori dell’Unione Sovietica, un aumento di patologie legate alla radioattività emanata dall’esplosione, tumori alla tiroide e di altro tipo. Inizialmente, nelle prime fasi dell’incidente, la stampa sovietica diede informazioni parziali e imprecise, come è solito fare nei regimi dittatoriali. Ma la notizia ebbe molta risonanza nel resto del mondo e a distanza di anni ancora se ne indagano le cause. Soprattutto, l’evento testimoniò l'arretratezza delle tecnologie sovietiche nel bel mezzo della guerra fredda: l’incidente infatti fu causato da una serie di errori umani e inefficienze. A proposito della vicenda, ancora viva nei ricordi e nelle testimonianze, è stata creata, nel 2019, una serie tv, che ne ripercorre alcune fasi salienti.
Per ulteriori approfondimenti su Chernobyl vedi qui

Subito dopo il disastro nucleare: la testimonianza di Gubarev

Vladimir Gubarev

è stato il primo e più rinomato addetto stampa dell'URSS a visitare il sito quattro giorni dopo il disastro. Ha volato con un elicottero sopra l'area dove è esploso il reattore 4. Questa esperienza lo ha segnato per il resto della sua vita. Ha trasmesso questa esperienza attraverso degli articoli perché sentiva la necessità e comprendeva l'importanza di raccontare questo terribile evento storico. Dopo aver chiesto un knockout non pagato al suo giornale, ha iniziato a scrivere “Sarcofago”, un'opera teatrale che con i suoi paradossi riesce a far ridere amaramente del dramma di Chernobyl. Nel dramma, Perpetual, una sorta di buffone nucleare, è miracolosamente sopravvissuto a un'esplosione nucleare. Perpetuo, ubriaco fino alla morte, si addormenta vicino a un reattore, ma preferisce dire alle ragazze che ha ingoiato plutonio per dispetto amoroso. Gubarev è riuscito a dare una particolarità a tutti i suoi personaggi, anzi nessun personaggio è davvero sgradevole. Suzanne Darquier, agente letterario, si batteva per mettere in scena un adattamento del “Sarcofago” e così, a vent'anni dalla catastrofe, i francesi possono vedere l'opera teatrale che denuncia i pericoli dell'irresponsabilità. “Sarcofago” non è un test anti nucleare, infatti Gubarev dice che per lui le centrali nucleari, se sono ben gestite, non lo preoccupano, ma dice che sono le centrali del suo Paese che lo preoccupano e lo dimostra quando Perpetuo dice agli americani e ai russi, che se abusano del nucleare, un giorno l'uomo ne sarà assuefatto e posseduto, sarà un uomo senza gioia ma che non desidera nemmeno la morte.
Per ulteriori approfondimenti sull’Unione Sovietica vedi qui
Incidente di Chernobyl: storia e descrizione del disastroso avvenimento articolo

Impatto dell’incidente di Chernobyl sulla salute mondiale

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato un rapporto scientifico dettagliato sui danni salutari causati dal peggior incidente nucleare mai avutosi specialmente nelle zone più colpite dai fumi e dalle scorie dell’esplosione: Bielorussia, Russia e Ucraina, ma anche nel resto dell’Europa e dell’Asia, dove abbiamo visto, il vento spinse la nube tossica. Come afferma Lee Jong-wook, direttore generale dell’OMS: “Lavorando per ricostruire un futuro, non dobbiamo dimenticare le famiglie di coloro che sono morti in seguito all’incidente, né coloro che continuano a soffrire per le conseguenze dell’esposizione alle radiazioni e per la radicale distruzione delle loro vite”. Secondo quanto si legge nel rapporto, infatti, nei paesi più colpiti, sono stati diagnosticati oltre 5.000 tumori tiroidei direttamente legati al caso, tra persone cresciute nei territori circostanti e nuovi casi continueranno ad essere ad esso legati. Tra le persone che si sono direttamente occupate dell’emergenza, o che ne sono rimaste coinvolte, costrette ad evacuare la zona potrebbero crescere i casi di cancro (ad evacuare furono 116.000 persone inizialmente e negli anni successivi altre 230.000). Sebbene dunque le morti legate al disastro di Chernobyl siano state relativamente poche, le “vittime di Chernobyl” raggiungono numeri elevatissimi tra i sopravvissuti e continuano a crescere ancora oggi a distanza di anni.
Per ulteriori approfondimenti su Gorbacev vedi qui

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato l'evento principale che ha portato al disastro di Chernobyl?
  2. L'evento principale è stata l'esplosione del reattore nucleare 4 a Chernobyl il 26 aprile 1986, causata da errori umani e inefficienze.

  3. Quali sono state le conseguenze immediate dell'incidente di Chernobyl?
  4. Le conseguenze immediate includevano la distruzione della produzione agricola nella regione e il controllo medico di oltre 400.000 persone, con la zona ancora oggi inaccessibile a causa della radioattività.

  5. Chi è Vladimir Gubarev e quale contributo ha dato alla narrazione del disastro di Chernobyl?
  6. Vladimir Gubarev è stato il primo addetto stampa dell'URSS a visitare il sito dopo il disastro e ha scritto l'opera teatrale "Sarcofago" per raccontare l'evento e i suoi paradossi.

  7. Qual è stato l'impatto dell'incidente di Chernobyl sulla salute mondiale secondo l'OMS?
  8. L'OMS ha riportato un aumento di tumori tiroidei e altre patologie legate alla radioattività, con oltre 5.000 casi diagnosticati nei paesi più colpiti e un numero crescente di vittime tra i sopravvissuti.

  9. Come è stata percepita la gestione dell'incidente da parte della stampa sovietica?
  10. La stampa sovietica inizialmente fornì informazioni parziali e imprecise, tipiche dei regimi dittatoriali, mentre l'evento ricevette ampia risonanza a livello internazionale.

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