
Se solitamente i ricorsi vengono fatti per contestare voti troppo bassi o bocciature, talvolta si verificano anche episodi opposti in cui dunque vengono contestate promozioni ritenute ingiuste e senza fondamento alcuno.
È quanto accaduto in una scuola media di Firenze frequentata da una studentessa affetta da una grave forma di autismo che è stata promossa nonostante la contrarietà dei genitori.
Secondo la notizia, riportata da Il Fatto Quotidiano e da Orizzontescuola.it, i genitori di questa studentessa hanno vinto il ricorso riuscendo a far ripetere l’anno alla figlia, annullando dunque di fatto la decisione del Consiglio di classe.
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Le ragioni grazie a cui il Tar ha accolto il ricorso
I genitori, intentando un ricorso al Tar per contestare la decisione del Consiglio di classe riguardo alla promozione della figlia, hanno dichiarato illecita la decisione in quanto il percorso scolastico della studentessa è stato complicato e reso maggiormente difficile dallo scoppio improvviso della pandemia. Nonostante l’applicazione nel corso dell’anno del Piano Educativo Individualizzato, la famiglia aveva infatti richiesto alla scuola di far ripetere l’anno alla figlia proprio per il mancato raggiungimento degli obiettivi minimi previsti dallo stesso PEI.Il Tar ha ritenuto dunque ingiustificata la promozione se si considerano i risultati gravemente insufficienti e le numerose ed evidenti carenze che la studentessa ha complessivamente dimostrato di possedere. Il giudice del Tar, accogliendo il ricorso, ha infatti sottolineato che “non è dato comprendere il percorso logico deduttivo che ha portato il Consiglio di classe a ritenere superata la stessa prova”.
Grazie all’accoglimento del ricorso, i genitori hanno potuto far ripetere la terza media alla figlia nell’anno scolastico 2020/21.
La difesa della scuola sulla promozione della studentessa
Il dirigente scolastico della scuola ha difeso la decisione del Consiglio di classe affermando che una bocciatura avrebbe peggiorato le condizioni psicologiche della studentessa che, ripetendo un anno, avrebbe dovuto cambiare compagni di classe e docenti.Il Tar nella sentenza espressa non ha però giustificato la decisione della scuola, criticandone invece l’ “erronea interpretazione della normativa emergenziale” nell’anno della pandemia. Il Consiglio docenti avrebbe infatti sbagliato a ritenere la promozione come “qualcosa di automatico”, prescindendo dunque dall’effettiva “verifica degli obiettivi di apprendimento personalizzati del Pei”.
Guarda il video che spiega come si svolgeranno gli Esami di terza media 2021: