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Maturità 2022, ministro Bianchi:

Con l’avanzare dell’anno scolastico, iniziato ormai da qualche mese, è inevitabile che i ragazzi di quinta superiori inizino ad avere domande su ciò che dovranno affrontare a giugno 2022. Infatti da due anni a questa parte la Maturità è stata stravolta a causa della pandemia di covid-19, quindi è difficile avere chiaro cosa aspettarsi per quella che sta per arrivare. Nulla è ancora certo, e sono molte le ipotesi sul tavolo del Ministero dell’Istruzione, che temporeggia nel dare una risposta definitiva a maturandi e professori.

Scopriamo però cosa ha dichiarato il ministro Bianchi e quali potrebbero essere le strade che il MI deciderà di intraprendere per la Maturità 2022.

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Maturità 2022? “Dobbiamo mettere i nostri ragazzi in sicurezza” temporeggia Bianchi

Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, intervenendo alla trasmissione ‘Che tempo che fa’ di Fabio Fazio su Rai3, alla immancabile domanda su come sarà l’esame di Maturità 2022, decide di prendere tempo affermando che: “Sulla maturità stiamo lavorando su ovviamente. Fin quando non saremo usciti totalmente dal covid dobbiamo mettere i nostri ragazzi in sicurezza”.

Dunque, il Ministro non fornisce una vera risposta in merito alle modalità che interesseranno la Maturità del prossimo giugno, e anzi, rivendica il buon funzionamento dell’esame 2021: “Io do un giudizio buono di quello fatto l’anno scorso. I ragazzi non hanno fatto tesine raffazzonate in effetti. Ma hanno colto questo momento di riflessione anche sulla loro condizione degli ultimi due anni“. Che sia un indizio su come si pensa di mettere in atto la Maturità 2022?

Cosa sappiamo della Maturità 2022?

Quindi, nonostante il ministro Bianchi non abbia dato indicazioni precise sui piani del Ministero dell’Istruzione in merito alla Maturità 2022, iniziamo a fare il punto su questo importante esame ricostruendo le informazioni certe che abbiamo finora. Infatti, poco prima dell’inizio dell’anno scolastico 2021/2022, il MI ha pubblicato il calendario scolastico, nel quale ha inserito anche le date dell’esame di Stato del prossimo giugno, anche se ancora non è chiaro quale modalità sarà adottata per queste ultime. Inoltre, nell'ultima settimana sono state rese note anche le date delle Prove Invalsi per i ragazzi di quinta superiore, stabilite dall’istituto omonimo.

La circolare diffusa del MI quest’estate annuncia che l’esame di Stato conclusivo della scuola secondaria di secondo grado per l’anno scolastico 2021/2022 avrà inizio, per l’intero territorio nazionale, con la prima prova scritta, il 22 giugno 2022 alle ore 8:30.
Mentre le Prove Invalsi della quinta superiore si svolgeranno tra il 1 e il 31 marzo, le classi campione, invece, le sosterranno tra il 1 e il 4 e tra il 7 e il 10 dello stesso mese.

Maturità 2022: come sarà la prova senza gli scritti

Nel 2020 e nel 2021 la Maturità si è svolta senza comprendere al suo interno le due prove scritte di italiano e della materia di indirizzo, a causa dell’emergenza Covid-19. Ma come hanno funzionato questi due esami? Ad avere importanza determinante era il credito scolastico accumulato durante gli ultimi tre anni di superiori, che nell’economia dell’esame valeva il 60% del voto finale.

Mentre il soprannominato ‘maxi-orale’ della durata di un’ora a studente, ricopriva il 40% del voto di Maturità. Questo elemento, l’unico scoglio vero e proprio che i maturandi hanno dovuto affrontare, aveva una struttura rigida e predefinita che prendeva il via con l'esposizione dell’elaborato preparato precedentemente dai ragazzi, alla quale seguiva la discussione di un testo già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di Lingua e letteratura italiana, proseguendo poi con l’analisi di materiali (un testo, un documento, un’esperienza, un problema, un progetto) predisposti dalla commissione con trattazione di nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline. Si continuava con l’esposizione dell’esperienza svolta nei PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento). Infine il Ministero dell’Istruzione aveva stabilito anche che nel corso del colloquio il maturando doveva dar prova di aver maturato le competenze e le conoscenze previste nell’ambito dell’Educazione civica.

Cosa succede se tornano gli scritti alla Maturità 2022?

Se invece il Ministero dell’Istruzione dovesse reintegrare le due prove scritte, l’esame prenderebbe tutt’altra direzione. Infatti i crediti degli studenti negli ultimi tre anni di superiori tornerebbero ad avere il 40% del peso del voto finale, mentre i due scritti e l’esame orale avverrebbero insieme il 60%, ovvero 20% ogni prova.

Si inizierebbe quindi il 22 giugno 2022, come stabilito dal MI con la prima prova scritta, quella di italiano, uguale per tutti i candidati, indipendentemente dall’indirizzo di studi, con sei ore di tempo per svolgere il compito. I maturandi si troverebbero davanti un plico contenente tre tipologie di tracce:

  • tipologia A: due tracce di analisi del testo;
  • tipologia B: tre tracce di testo argomentativo che potrà essere a sua volta di tipo artistico, letterario, filosofico, storico, economico, sociale, tecnologico o scientifico;
  • tipologia C: due tracce di tema di attualità.

Invece, presumibilmente il 23 giugno 2022, i maturandi si troverebbero a dover affrontare la seconda prova, vale a dire lo scritto multidisciplinare che ha per oggetto le materie caratterizzanti il corso di studi scelte dal MI. Tipicamente a gennaio, il Ministero dell'Istruzione è solito annunciare le materie scelte per la seconda prova per ogni indirizzo di studi.

Anche l’orale di Maturità, se fossero reintegrati gli scritti, cambierebbe faccia. Infatti, la prova pre-pandemia presentava una struttura sostanzialmente diversa da quella che abbiamo visto negli ultimi due anni. Si partirebbe dai materiali proposti dalla commissione - senza quindi passare per l'elaborato redatto dai candidati - dai quali i maturandi dovrebbero costruire un discorso multidisciplinare, per presentare o integrare nella conversazione il proprio percorso PCTO e le competenze e attività di Cittadinanza e Costituzione (oggi Educazione Civica). Questa prova era solita concludersi con il commento delle prove scritte.

Quasi 33.000 firme per dire stop agli scritti alla Maturità 2022

Tuttavia quest’ultima ipotesi, quella che vede il reintegrarsi delle prove scritte, suscita il malcontento di una grande parte degli studenti di quinto superiore, che a inizio anno scolastico avevano lanciato una raccolta di firme per dire no agli scritti di Maturità 2022. Ad oggi questa petizione, presente sul noto sito Change.org, è stata firmata da oltre 32.700 persone.

Dunque, pandemia permettendo, presumibilmente le ipotesi sul tavolo del Ministero dell'Istruzione sono quelle sopra elencate, alle quali si aggiungono anche modalità non ancora sperimentate, come Maturità formate da soli scritti, o con orale e scritti ridotti. Tuttavia è ancora presto per avere una risposta definitiva, e attualmente si potrebbe procedere solo per speculazioni. E' dunque inevitabile aspettare il pronunciarsi del MI sul destino dei maturandi 2022 per capire le prove alle quali saranno sottoposti a giugno prossimo.