Maria_Zanghi
Autore
6 min lettura
maturità 2022 petizione scritti studenti

Stop agli scritti per gli esami di maturità 2022: questa la richiesta che gli studenti di tutta Italia fanno da settimane al Ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi.

Con una petizione online che ha superato le 25 mila firme, i ragazzi del quinto anno di scuole superiori chiedono di mantenere la modalità di esame portata avanti nel corso degli ultimi due anni, in tempi di pandemia. Tanti i commenti degli studenti che si dicono addirittura "disperati" se dovessero ritornare le due prove scritte. Le definiscono inutili ai fini scolastici e dopo i due anni trascorsi in Dad le prove sarebbero da abolire definitivamente.

La petizione contro gli scritti raggiunge 25 mila firme

É trascorso quasi un mese dall'avvio della petizione sulla piattaforma online di Change.org da parte di alcuni studenti che chiedevano uno stop definitivo alla possibilità di reintrodurre le due prove scritte ai prossimi esami di stato. Una mossa che ha riscosso un immediato successo da parte dei giovani studenti dell'ultimo anno delle superiori, portando la petizione a superare le 25 mila firme.

Tutto è nato dalla volontà di far sentire la propria voce ai vertici del Ministero dell'Istruzione e chiedendo la completa abolizione delle due prove scritte - la prima di italiano e la seconda multidisciplinare. Inoltre, gli studenti hanno argomentato la richiesta giudicando "ingiusto e infruttuoso andare a sostenere un esame scritto in quanto pleonastico".

Scritti alla Maturità 2022? Ragazzi preoccupati per le possibili bocciature

Con l'arrivo della Pandemia, le chiusure forzate e la Dad, la scuola è dovuta correre ai ripari rivoluzionando l'esame di maturità. Un cambiamento che veniva auspicato da tempo e che ha visto la cancellazione delle due prove scritte e l'introduzione di un unico maxi-orale. Ma quest'anno, complice il ritorno alla parziale normalità e a una didattica svolta quasi sempre in presenza, si fa sempre più pressante la possibilità di un ritorno alle origini e alla reintroduzione degli scritti.

L'inizio degli esami di stato 2022 è segnato per mercoledì 22 giugno e proprio in questa data, davanti ai maturandi, potrebbe apparire la prima prova d'italiano.

Ma gli studenti non ci stanno: gli scritti rappresentano il passato. La Dad ha sconvolto i loro ultimi due anni scolastici e, nonostante il rientro in aula, non sarebbe corretto equiparare la loro preparazione agli studenti del 2019 (ultimo anno in cui si è svolta la "maturità tradizionale").

Perché una maturità senza scritti? Le ragioni degli studenti maturandi

C'è chi si definisce "Non in grado" e chi crede che "I ragazzi non si sono ancora ripresi dall’isolamento dovuto alla pandemia". Sono i commenti che si leggono tra le ragioni di chi ha firmato la petiziona, molti giovani studenti che andranno a sostenere, il prossimo giugno, gli esami di Stato.

Altri firmatari, invece, ammettono di essere particolarmente turbati dal possibile ritorno degli scritti. C'è chi si preoccupa di un'eventuale bocciatura e chi, invece, reputa totalmente fuori tempo l'idea di reinserire le due prove che portano solo a un aumento sconsiderato di ansia: "Bisogna alleggerire un po' questo sistema che demotiva la gente e la frustra" - afferma una ragazza.

"Sono d'accordo con la petizione in quanto degli esami scritti a fine dei cinque anni scolastici sono assolutamente inutili" - scrive una studentessa tra i commenti della petizione. "Il voto finale sarà per la maggior parte influenzato da questi esami che possono andare bene quanto male per tanti motivi. E non è giusto valutare un ragazzo dopo appunto 5 anni di valutazioni solo per quello che viene scritto o detto ad un esame a mio avviso inutile in quanto agli alunni non dà nessun insegnamento se non l'ansia di prendere il voto più alto che potrà servire per entrare o meno in un'università".

Protagonista indiscussa tra le motivazioni di chi sostiene la petizione è la Dad che ha interessato la scuola negli ultimi due anni scolastici: " Ritengo che dopo 2 anni di Dad e presenza al 50% non è conveniente penalizzare ulteriormente gli studenti con anche una prova scritta"; " Penso che dopo due anni di Covid in cui non si sono svolti gli scritti, noi alunni non siamo né psicologicamente né fisicamente pronti ad affrontare gli scritti nell'esame"; " I ragazzi hanno perso la possibilità di esercitarsi nei compiti scritti nei due anni di pandemia, e purtroppo ancora ci sono classi che vanno in quarantena, sarebbe discriminatorio".

Questo il tenore dei messaggi. Ma ce ne sono tanti altri: "Credo che dopo due anni di DAD non si possa tornare alla normalità come se non fosse mai successo nulla. Noi ragazzi abbiamo perso tanto e non siamo riusciti ad apprendere come in classe" protesta uno studente, "Sto firmando perché ritengo non sia corretto che noi studenti di quinto, dopo un triennio in pandemia e in Dad/Ddi, dobbiamo affrontare degli esami scritti, come se in un anno fosse possibile recuperare tutto il tempo perso in due" dice un altro. Insomma, sembra proprio che questo esame tradizionale, almeno per questi studenti, non s'ha da fare.

Data pubblicazione 2 Novembre 2021, Ore 9:10 Data aggiornamento 2 Novembre 2021, Ore 10:05
Skuola | TV
E ADESSO? La verità su cosa fare dopo la maturità

Rivedi lo speciale di Skuola.net e Gi Group dedicato a tutti i maturandi che vogliono prendere una decisione consapevole sul proprio futuro grazie ai consigli di esperti del settore.

Segui la diretta