Lavoro, cosa sono le soft skills e perché sono importanti

Immaginati questa situazione: vai da un medico per un fastidio alla gola. La diagnosi è tonsillite ed il medico ti dice: “Hai un problema alle tonsille, ti devi operare”.

Adesso immaginati la stessa situazione, ma con il medico che ti dice: “Hai le tonsille infiammate, si tratta di una tonsillite. La soluzione migliore è operarsi per risolvere una volta per tutte il problema, ma non preoccuparti, è un’operazione di routine ed in poco tempo guarirai”.

Da un punto di vista professionale entrambi i medici hanno eseguito bene il proprio lavoro: la diagnosi è corretta. Ma non ho dubbi che avresti gradito farti visitare dal secondo medico! Perché? Perché oltre ad applicare una conoscenza tecnica (necessaria per effettuare la diagnosi), ha utilizzato anche una competenza comportamentale, l’empatia. E grazie a questa competenze oltre a fare una buona diagnosi, ha saputo rassicurare il paziente.

L’esempio appena descritto è banale, ma dimostra in modo semplice l’importanza delle soft skills, ovvero di quelle competenze che non riguardano il saper fare qualcosa (queste sono dette hard skills), ma il come lo si fa. Sono capacità che non richiedono un’abilità tecnica, ma interessano il pensiero ed il comportamento.

Soft skills, una marcia in più nel lavoro

Quali sono le caratteristiche delle soft skills? Cerchiamo di spiegarle:

riguardano il comportamento o le attitudini delle persone (il saper essere più che il saper fare)

difficilmente possono essere misurate con parametri oggettivi. Solitamente si valutano con l’osservazione dei comportamenti (ad esempio con dei test di personalità, oppure con i così detti “assessment”, ovvero simulazioni della realtà lavorativa nelle quali le persone vengono osservate da soggetti terzi appositamente formati per dare delle valutazioni su specifici aspetti come ad esempio la capacità di leadership, il lavoro in gruppo, lo spirito di adattamento)

a differenza delle hard skills non possono essere studiate sui libri o con la pratica, ma soltanto apprese con gli esempi degli altri e l’esperienza ad allenare i propri comportamenti (esistono specifiche figure professionali, chiamate coach, che aiutano le persone a migliorare il proprio modo di comportarsi)

spesso sono confuse con le “competenze manageriali”, quelle necessarie ad esercitare ruoli dirigenziali di grande complessità o responsabilità. In realtà le soft skills possono riguardare qualsiasi attività lavorativa, anche quelle molto semplici o operative. Saper mettere in gioco delle competenze di ascolto, pensiero critico o comunicazione (soltanto per fare un esempio) va sicuramente bene in qualsiasi circostanza.

Per farti comprendere meglio il mondo delle soft skills, di grande importanza per trovarsi a proprio agio nel mondo del lavoro, ho stilato una mia personale classifica che scorrerò, parola dopo parola, nei prossimi articoli. Con un avvertimento: nei miei articoli non descriverò gli aspetti teorici, psicologici o cognitivi di queste particolari competenze. Il web è pieno di tanti contributi in tal senso, basta che tu cerchi online e troverai tantissimi approfondimenti. Per questo preferisco darti il mio punto di vista pratico, che deriva dall’esperienza, attraverso consigli, spiegazioni ed esempi. Sperando che possano esserti utili fin dal tuo primo lavoro.

La classifica delle soft skills:
10. Pensiero critico
9. Resistenza allo stress
8. Self-confidence (credere in se stessi)
7. Autonomia
6. Empatia
5. Comunicazione
4. Team Working
3. Capacità di adattamento
2. Capacità di ascolto
1. Comportamento etico

Gregorio Moretti
Sono nato nel 1980, laureato in Teorie della Comunicazione, da oltre 20 anni mi occupo di persone nelle aziende