
A un mese esatto dal rientro in aula, per gli studenti dell'ultimo anno di scuola si comincia a fare sempre più pressante la fatidica domanda: "Come sarà la Maturità 2022?". Visto il ritorno alle lezioni in presenza e abbandonata (quasi) definitivamente la Dad, c'è chi prospetta un ritorno alla "normalità" anche per il nuovo Esame di Stato, programmato per giugno 2022. Si continuerà con l'elaborato e il maxi-orale per tutti gli studenti o verranno reintrodotte le prove scritte? Proviamo a fare chiarezza e a capire cosa succederebbe se si tornasse all'esame "tradizionale".
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Maturità 2022: tornano gli scritti?
Per due anni consecutivi l'Esame di Stato è stato rivoluzionato a causa della pandemia da Covid-19 e le due temutissime prove scritte avevano lasciato spazio a un'unica grande prova orale, all'interno della quale il maturando aveva dovuto concentrare tutto il percorso scolastico dell'ultimo anno. Un elaborato costruito insieme a professori e tutor e, da quest'anno, il debutto del Curriculum dello studente all'interno del quale sono state raccolte tutte le esperienze extra-curriculari svolte dal candidato nel corso degli anni scolastici.Ovviamente, tutto questo ha comportato la necessità di ri-calibrare il punteggio delle prove e il credito scolastico sulla base del nuovo ordinamento: il risultato, è stato che il credito ha avuto un peso di ben 60 crediti negli esami della pandemia, mentre 40 sono stati attribuiti alla prova orale, per un massimo di 100 punti (ed eventuale lode).
Una soluzione sicuramente più consona al periodo storico che siamo stati costretti a vivere nell'ultimo periodo. Ma cosa potrebbe succedere con il nuovo anno scolastico? La formula sarà mantenuta o potrebbe essere abbandonata per lasciare nuovamente spazio all'esame più tradizionale? Il Ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, come affermato più volte, sta valutando...
Com'era strutturato l'Esame di Maturità pre-pandemia?
Fino al 2019, i maturandi sono stati chiamati a superare ben due prove scritte: la prima di italiano, la seconda, invece, sulle materie d'indirizzo selezionate tramite decreto dal ministero, entrambe dal valore di 20 punti. Una volta corretti i due compiti, si proseguiva con il colloquio orale, da 20 punti anch'esso, che il candidato doveva superare attraverso diverse fasi (tra cui il percorso multidisciplinare sulla base di materiali proposti dalla commissione, la presentazione del PCTO e delle competenze di Cittadinanza e Costituzione, oggi Educazione Civica) e comunque rispondendo alle diverse domande della commissione d'esame.Ma vediamo nel dettaglio l'ordine e la composizione delle prove dell'esame "tradizionale".
Lo studente potrà scegliere una tra le tre tipologie presentate:
- tipologia A: due tracce di analisi del testo;
tipologia B: tre tracce di testo argomentativo che potrà essere a sua volta di tipo artistico, letterario, filosofico, storico, economico, sociale, tecnologico o scientifico;
tipologia C: due tracce di tema di attualità.
Nel caso degli studenti del liceo classico, per esempio, l'esame può riguardare sia latino che greco, le due materie caratterizzanti, e sarà diviso in due parti: una di traduzione e un'altra di comprensione di testi sia latini che greci.
Al fine di garantire una valutazione più omogenea e obiettiva possibile, il Ministero dell'Istruzione negli scorsi anni ha definito delle griglie di valutazione che i Commissari utilizzano durante la correzione dei compiti.