
E’ un autunno molto movimentato in chiave scuola; negli ultimi tempi a tenere banco è la questione riguardante gli scritti alla Maturità 2022. Come si vede anche dal successo della recente petizione che chiede l'eliminazione degli scritti dell'esame di Stato, gli studenti si dicono dubbiosi circa il ritorno della modalità delle prove scritte; la pandemia ha infatti pregiudicato le attività scolastiche ponendoli in una situazione di insicurezza. Non solo, anche molti gli insegnanti hanno lamentato l’impossibilità di inserire la prova scritta nell’Esame di Stato, certi del fatto che molti studenti non abbiano assimilato, in un anno e mezzo di Dad, le conoscenze necessarie. Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi è stato quindi sollecitato più volte a ripensare la formula per la prossima Maturità. L’ultima richiesta, in ordine di tempo, è stata avanzata da alcuni alunni che frequentano la quinta classe di un liceo statale, e che in una lettera, pervenuta alla nostra redazione e indirizzata proprio al ministro, mostrano le loro perplessità.
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Gli studenti: "E’ mancato il confronto diretto con gli insegnanti"
L’istruzione ha subito infatti un brusco rallentamento per via della Dad e di tutte le difficoltà ad essa associate. Lo sanno bene gli studenti che, nonostante le avversità, hanno fatto il possibile per rimanere in pari con gli studi; ma nonostante ciò non si può fingere che non siano nate delle lacune difficilmente colmabili, come sottolineano gli alunni nella lettera: “E’ emersa chiara la consapevolezza delle difficoltà incontrate dagli alunni nel corso della pandemia, poiché sono stati costretti a frequentare le lezioni solamente a distanza con grave nocumento per il loro corretto e normale apprendimento”. La distanza dalla didattica, ma anche la mancanza delle relazioni sociali, hanno creato i presupposti per il malcontento tra gli studenti che lamentano fortemente l’assenza del “contatto” e delle interazioni: “E’ superfluo aggiungere che è mancato, in un momento particolare della nostra crescita, il confronto diretto con gli insegnanti, la partecipazione attiva alle lezioni, la socializzazione e la dialettica quotidiana interpersonale con gli insegnanti e tra noi stessi”. Motivo per cui gli studenti chiedono al ministro, con grande educazione e lucidità, di pensare all’eventualità di proseguire con la prova unica: “Non vorremo certamente noi avere la pretesa di fornirLe suggerimenti in merito alle modalità di svolgimento delle suddette prove finali, ma saremmo più sereni al pensiero di soprassedere allo svolgimento delle prove scritte e di sostenere invece un unico colloquio interdisciplinare, come già avvenuto nei due anni precedenti”.
La lettera degli studenti al Ministro Bianchi
“Onorevole Ministro,A scriverLe è un gruppo di studenti frequentanti la classe quinta di un
Liceo che quest’anno dovranno sostenere l’esame di maturità.
Nei molteplici incontri avuti da Lei con gli studenti di tutte le
scuole del Paese, è emersa chiara la consapevolezza delle difficoltà
incontrate dagli alunni nel corso della pandemia, poiché sono stati
costretti a frequentare le lezioni solamente a distanza con grave
nocumento per il loro corretto e normale apprendimento.
E’ superfluo aggiungere che è mancato, in un momento particolare della
nostra crescita, il confronto diretto con gli insegnanti, la
partecipazione attiva alle lezioni, la socializzazione e la dialettica
quotidiana interpersonale con gli insegnanti e tra noi stessi.
Di questi disagi Ella ne ha già parlato in molteplici occasioni ed ha
condiviso le nostre ansie, che quest’anno in particolare si
ingigantiscono al solo pensiero di ritornare a svolgere l’esame finale
del nostro corso di studi con le prove scritte ed orali.
Non vorremo certamente noi avere la pretesa di fornirLe suggerimenti in
merito alle modalità di svolgimento delle suddette prove finali, ma
saremmo più sereni al pensiero di soprassedere allo svolgimento delle
prove scritte e di sostenere invece un unico colloquio
interdisciplinare, come già avvenuto nei due anni precedenti.
Con grande stima e fiducia La ringraziamo per la Sua benevola
attenzione augurandoLe buon Lavoro e tante soddisfazioni per il bene
della nostra Italia”.
Con stima ed osservanza
Gli studenti