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Bianchi maturitàManca ormai poco all'inizio dell'Esame di Maturità 2022. A La Repubblica il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, fa il punto in vista dell'avvio delle prove.

fonte foto: via Facebook

Ministro Bianchi: "Le tracce? Saranno ragionevoli"

"Il 22 giugno prossimo, primo giorno dell'Esame di Maturità, la mattina andrò nel piccolo bunker sotto il ministero e premerò il bottone che consentirà a tutte le scuole di leggere le 7 tracce.
I temi saranno ragionevoli, in modo tale che i ragazzi potranno ragionare sui contenuti"
, ha affermato il ministro.

Ci sarà una nuova normalità

In generale, per Bianchi, la scuola si appresta ad affrontare una nuova normalità: "In questo periodo di emergenza ho pilotato tutta la scuola, poco alla volta, verso un ritorno alla normalità. Una normalità però che non può essere quella di prima: c'e' stato il Covid, bisogna tenerne conto, dobbiamo andare verso uno schema ordinario. La direzione di marcia è di un esame che permetta ai ragazzi di esprimere al meglio se stessi".

Mascherine? Per il ministro i ragazzi sono responsabili

Altro tema molto importante è quello riguardante le mascherine. Secondo il ministro dell'Istruzione
Patrizio Bianchi, "non è stata tardiva" la misura della raccomandazione della mascherina per gli studenti che affronteranno l'esame di Maturità. Il ministro ha sottolineato che "trattandosi di Esami di Maturità, che riguarda quindi un piccolo numero di persone adulte e quindi responsabili, io, il ministro della Salute Speranza e il presidente dell'Iss Brusaferro, abbiamo pensato che fosse possibile fare questo passo".

Classi pollaio, il vero problema è che non ci sono più bimbi

Sulle classi pollaio, Bianchi, poi, afferma: "Entro il 2031 perderemo quasi 1,5 milioni di bimbi. Il vero problema è che non ci sono più bimbi, la vita si è allungata. Fino al 2026 rimarrà lo stesso numero di docenti. Il quadro è vario, si passa dai 15 alunni per classe in Sardegna ai 22 in Emilia-Romagna. Può sembrare un paradosso, ma il problema non è la classe numerosa a Bologna, ma dove ci sono pochi alunni. Se ho una classe con 3 bimbi questo può diventare un problema".