
E mai come quest'anno c'è grande attesa per un esame all'insegna della normalità. Il ritorno delle prove scritte, accolto con disfattismo da larga parte degli studenti, è ormai il simbolo di una Maturità tornata alle origini: alle due prove scritte, seguirà infatti un colloquio orale. E visto che ormai manca davvero poco, proviamo a fare a ricapitolare la struttura dell'esame.
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Qual è la struttura dell'esame di Maturità 2022
L'impianto della Maturità 2022 è ormai di dominio pubblico. Le prove inizieranno il 22 giugno con la prova di italiano che si articolerà di sette tracce, indicate dal Ministero, con tre diverse tipologie di compito: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.Il giorno seguente sarà poi la volta della seconda prova scritta. Essa verterà sulle materie oggetto di indirizzo. La novità quest'anno sta nel fatto che la traccia della seconda prova non sarà ministeriale ma verrà scelta dalle singole commissioni che dovranno produrre una prova uguale per i rispettivi istituti.
Infine, ci sarà un colloquio orale che si aprirà con la discussione del materiale scelto dalla commissione (un testo, un documento, un problema, un progetto) e proseguirà con domande di educazione civica su cittadinanza e Costituzione per poi finire con l'esposizione dell'esperienza PCTO (Percorso per le Competenze Trasversali e l'Orientamento).
Come cambiano voti e criteri d'ammissione
Un'altra importante novità di quest'anno riguarda i crediti. Essi infatti comporranno il 50% del voto finale, con la restante metà che invece terrà conto dell'esito delle prove: 15 punti per la prima prova, 15 punti per la seconda e 20 per il colloquio orale. La decisione è stata presa dal Ministro Bianchi in persona a seguito delle richieste da parte degli studenti avanzate nelle scorse settimane.Altra particolare eccezione di quest'anno è rappresentata dai criteri d'ammissione all'esame. Infatti è stato stabilito che né le Prove INVALSI né il PCTO saranno necessari per essere ammessi alla Maturità 2022. Anche se, per quanto riguarda le INVALSI, esse dovranno comunque essere svolte obbligatoriamente dagli studenti. Non è invece previsto l'obbligo di completare il monte ore del Percorso per le Competenze Trasversali per l'Orientamento: anche se l'esperienza sarà comunque oggetto del colloquio orale.
Il parere della Commissione Cultura della Camera
La Commissione Cultura della Camera ha già espresso parere favorevole circa l'ordinanza ministeriale: "E' apprezzabile la scelta del Ministero di individuare con gli allegati all’ordinanza le discipline oggetto della seconda prova scritta e di precisare che le relative tracce sono elaborate dalla singola sottocommissione di esame", in linea quindi con la necessità di una prova "aderente alle attività didattiche effettivamente svolte nel corso dell’anno scolastico sulle specifiche discipline di indirizzo". La Commissione sottolinea però che è opportuno omologare le prove in tutto il territorio nazionale, e dunque il ministero deve fornire le dovute specifiche al fine di rendere "chiari obiettivi e struttura della prova, assieme ai nodi essenziali delle discipline".Infine, una particolare menzione per le Prove INVALSI, per le quali, benché non siano requisito d'ammissione, si auspica la più ampia partecipazione da parte delle scuole, in modo tale da poter avere una fotografia del livello di conoscenze degli studenti italiani: “La ricognizione degli apprendimenti attraverso il sistema di rilevazione INVALSI è un canale di informazione imprescindibile per acquisire una rappresentazione uniforme e puntuale dei livelli di apprendimento degli studenti italiani, che a sua volta è il presupposto per individuare gli interventi pubblici necessari per riportare almeno alla media dell’Unione europea i tassi di abbandono scolastico in Italia e per elevare alla stessa media le prestazioni degli studenti italiani nelle varie discipline” si legge nel comunicato della Camera.