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esame maturità 2020

Questa quarantena sta andando avanti ormai da settimane, le scuole invece sono ferme quasi da un mese intero. Ma cosa dobbiamo aspettarci dai prossimi giorni?
Ovviamente ancora niente è sicuro, e queste incertezze gravano molto sull’umore soprattutto dei maturandi 2020 che ancora non hanno idee chiare su come sarà l’esame che dovranno affrontare tra qualche mese.

Secondo un articolo de Il Sole 24 Ore, si prospettano due soluzioni a seconda del momento in cui si tornerà a scuola.

Quando si tornerà a scuola? Le ipotesi sulla maturità

Come la Ministra dell’Istruzione ha ripetuto, prima alla Camera dei Deputati e poi al Senato della Repubblica nei suoi interventi della settimana scorsa, il futuro della scuola e di tutto ciò che le ruota intorno è basato unicamente su quando gli istituti avranno il via libera per essere riaperti.
Questo potrebbe essere verosimilmente dopo Pasqua, a inizio maggio, a metà maggio o addirittura a settembre del prossimo anno scolastico: come fare per saperlo?
Solo il tempo potrà darci tale risposta, e questo è anche il motivo per il quale ancora si sa così poco su quel che concerne l’esame di Maturità, perché anch’esso è legato indissolubilmente al rientro nelle aule scolastiche, adesso scopriamo come.

L’esame di Maturità 2020: come sarà?

Ecco dunque che in pratica la situazione scuola e in particola Maturità 2020 si può semplificare in due scenari: il primo prevede il rientro in classe entro metà maggio, il secondo invece farà slittare la riapertura delle scuole all’anno scolastico successivo, quindi a settembre. A fare queste importanti dichiarazioni è stata la Ministra Azzolina in Parlamento, inoltre secondo Il Sole 24 Ore, che ha avuto modo di visionare una prima bozza del prossimo Decreto Legge, si prevede l’attuazione di 4 articoli che affidano alla Ministra Lucia Azzolina il potere di prendere tutte le decisioni che si riveleranno necessarie su valutazioni, promozioni, esame. E sembrerebbe che per i due scenari elencati sopra, il Ministero dell’Istruzione avrebbe già pronti due piani distinti: una Maturità light per il primo caso, e un accorciamento all’osso nel secondo caso.

L’esame di Stato light 2020: cosa bisogna aspettarsi?

Dunque, se si rientrerà in classe entro metà maggio allora l’esame di Stato 2020 potrebbe essere relativamente salvo. Subirà solamente qualche modifica, cambiamento e adattamento a quello che è stato il reale programma svolto durante queste settimane di didattica a distanza.
Cambiamenti che, insieme all’adozione della Commissione d’esame esclusivamente interna anziché mista (ovvero composta da tre professori interni alla classe e tre esterni) e di un unico membro esterno nella figura del Presidente di Commissione, dovrebbero tutelare i maturandi, garantendo comunque il corretto svolgimento della prova d’esame.

L’ipotesi finale: rimarrà solo l’orale?

L’ipotesi che il Ministero dell’Istruzione sta valutando solo se il rientro a scuola non sarà avvenuto entro la metà di maggio, quindi con la possibilità che esso si proroghi direttamente a settembre, potrebbe essere quella di far rimanere in gioco solamente l’esame orale della Maturità 2020, senza quindi le due prove scritte. Questa opzione potrebbe essere chiamata in causa se il lockdown attuale dovesse prolungarsi più del previsto, permettendo una valutazione e quindi una seduta d’esame di Maturità a distanza.

A breve decisioni: l'annuncio del ministero dell'Istruzione

Riguardo alle ipotesi circolate in queste ore, il ministero dell'Istruzione ha risposto ieri con una nota: “Sugli Esami di Stato il confronto è aperto e a giorni saranno comunicate decisioni ufficiali in merito”, si legge. “Le decisioni che saranno prese dovranno tener conto della situazione d’emergenza che il Paese sta vivendo. L’impegno è quello di lavorare su molteplici scenari”. Ricordando, però, che “la ministra Azzolina si è sempre detta favorevole a una valutazione seria dell’anno scolastico in corso e degli Esami, nel rispetto del lavoro che stanno portando avanti i docenti e dell’impegno di famiglie e studenti”.