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Moltissimi in queste settimane sono gli interrogativi che riguardano il comparto scuola. Infatti con la chiusura degli istituti da quasi un mese, gli studenti hanno ormai iniziato - almeno la maggior parte - le lezioni di didattica a distanza.

Certo è che nonostante le lezioni online, il prolungato lockdown si riflette sull’avanzamento del programma scolastico e sulle valutazioni a distanza. Ci sarà quindi una possibilità che, per recuperare il tempo perso, gli istituti debbano essere aperti in estate? Ecco cos’ha dichiarato in merito la Ministra dell’Istruzione.

La Ministra Azzolina esclude le lezioni scolastiche a luglio

Quando riapriranno le scuole? Sembra molto difficile trovare una risposta a questa semplice domanda. Prova a spiegare il perché la Ministra dell’Istruzione Azzolina, in una intervista a Fanpage.it, dichiarando che: "Gli studenti e il personale torneranno a scuola quando le autorità sanitarie ci diranno che non ci sono rischi. L’importante è lavorare su tutti gli scenari possibili". E se dunque non si potesse tornare a scuola prima di maggio, o addirittura direttamente a settembre, per molti sembrava concreta l’ipotesi di far recuperare ore di lezione agli studenti durante il mese di luglio, soluzione però esclusa proprio dalla Ministra stessa, che mantiene la linea dell’impegno da parte di docenti e alunni nello svolgere il programma scolastico a distanza: “Con una buona programmazione, gli insegnanti riusciranno a riprendere il percorso scolastico in aula. Abbiamo intanto escluso la presenza nelle aule a luglio".

Didattica a distanza per salvare l'anno scolastico

Tuttavia, leggendo le dichiarazioni della Ministra una domanda sorge spontanea: come stanno procedendo le lezioni di didattica a distanza? Possono bastare per poter far passare i ragazzi all’anno successivo senza ore di recupero? La risposta arriva sempre dalla responsabile del Dicastero di Viale Trastevere, che rassicura sul corretto funzionamento delle lezioni telematiche: "In Italia esiste l’autonomia scolastica, non possiamo invocarla solo quando ci conviene. Ed esiste la libertà di insegnamento. Come Ministero non siamo stati comunque a guardare. Abbiamo attivato, già a fine febbraio, un sito per la didattica a distanza, che prima non esisteva, con piattaforme e materiali. Abbiamo attivato una sezione anche per gli alunni con disabilità. Abbiamo stanziato 85 milioni per le piattaforme della didattica a distanza, ma, soprattutto per far sì che le scuole possano dare pc e tablet ai ragazzi meno abbienti. E per le scuole del I ciclo ci sono mille assistenti tecnici informatici in più che stiamo assumendo per l’emergenza: daranno una mano ai docenti." Quindi studenti non temete, le vacanze sembrano salve per quest'anno, almeno stando allo stato attuale delle cose!