
Dopo la chiusura delle scuole per evitare l’ulteriore diffusione del coronavirus, le comunità scolastiche italiane non si sono fermate e hanno prontamente iniziato ad erogare la didattica online attraverso le diverse piattaforme della rete.
Con il decreto legge del governo “Cura Italia”, sono stati messi in campo 85 milioni per potenziare la didattica a distanza e garantire a tutti il diritto allo studio. Ora è stato firmato dalla ministra Azzolina anche il decreto che stabilisce come verranno spesi questi fondi. Ecco cosa prevede il decreto ministeriale e quali sono i criteri per raggiungere le zone e le famiglie con maggiore necessità.
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Coronavirus: al via distruzione 85 milioni per la didattica a distanza
“La scuola non si ferma” e per migliorare la didattica a distanza c’è bisogno di fondi. La ministra della Pubblica Istruzione, Lucia Azzolina, ha così firmato un decreto ministeriale, in attuazione del decreto legge del governo “Cura Italia”, per potenziare il lavoro fatto online da insegnanti e studenti di tutta Italia e per garantire loro il diritto allo studio sancito dall’articolo 34 della Costituzione. Come si legge sul comunicato emanato da Viale Trastevere, degli 85 milioni, 70 saranno distribuiti alle scuole per aiutare gli studenti meno abbienti: tutti saranno dotati di dispositivi digitali, in comodato d’uso, per fruire della didattica a distanza. Cinque milioni serviranno a formare il personale scolastico e i restanti 10 milioni serviranno per favorire l’utilizzo di piattaforme e-learning e dotarsi di strumenti digitali utili per continuare la didattica a distanza.
Fondi per la didattica a distanza: i criteri
La ministra Azzolina ha spiegato che è stato scelto un criterio che consentirà al Miur di raggiungere al meglio le zone e le famiglie con maggiore necessità: “Queste che distribuiamo sono risorse importanti per la scuola con cui oggi rispondiamo a un’emergenza, ma attraverso cui gettiamo anche le basi per il futuro. Tutto quello che stiamo facendo in questo momento rappresenta un patrimonio che ci resterà e consentirà alla comunità scolastica di crescere e migliorarsi ancora”. I 70 milioni, in particolare, saranno distribuiti tenendo conto:Tutti i dirigenti scolastici potranno usufruire dei fondi non appena arriveranno nelle casse dei loro istituti. Con il nuovo provvedimento, inoltre, saranno ripartiti fra le scuole de primo ciclo 1000 assistenti tecnici informatici previsti dal decreto “Cura Italia”. Quest’ultimo assegna anche 43,5 milioni per fare pulizie straordinarie e acquistare gel e prodotti per l’igiene. Il Ministero dell’Istruzione ha comunicato che per fronteggiare l’emergenza coronavirus sul piano della didattica saranno utilizzati i 2 milioni del Fondo per le emergenze educative del Ministero.