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E' in arrivo la Maturità più strana degli ultimi anni, quella del 2020. L'emergenza coronavirus ha imposto infatti una rimodulazione dell'esame che vedrà sparire le prove scritte a favore di un maxi colloquio nel corso del quale, in un'ora circa e nel rispetto delle norme di prevenzione, la commissione (interna) cercherà di esaminare le competenze di ogni candidato.
Tante le novità, a partire dal punteggio per finire alla struttura della prova orale, senza contare la composizione della commissione e le rigide regole da rispettare per tornare a scuola.

La maturità, infatti, sarà in presenza: così gli alunni guarderanno di nuovo negli occhi (probabilmente l'unica parte scoperta del viso) dei loro professori. Necessario quindi tirare le somme a pochi giorni (ormai si può parlare, in realtà, di ore) dalla partenza.
Fanpage.it, in collaborazione con Skuola.net, ha chiesto quindi alla ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina di rispondere ad alcune delle domande più cercate in rete sulla Maturità alle porte per chiarire tutti i dubbi che purtroppo circolano ancora fin troppo spesso tra i maturandi.

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"Sarà una Maturità sicuramente diversa – ha detto Azzolina – ma io ci tenevo assolutamente che i nostri studenti potessero fare gli esami, loro stessi ci hanno dato documenti molto utili per costruire questi esami e li ringrazio per la collaborazione che c'è stata nelle ultime settimane".
Tanti i temi che sono stati affrontati dalla ministra durante l'intervista, tra quelli più cercati sul motore di ricerca. Ha chiarito infatti il sistema dei crediti per il 2020, "che potranno essere al massimo 60, mentre per gli altri 40 ci sarà la prova orale" e il ruolo dell'elaborato che, secondo Azzolina, ha il compito di "valorizzare" le materie d'indirizzo. E la mascherina? "Se si sta a più di due metri di distanza, il candidato potrà anche togliersela e iniziare il colloquio", mentre per quanto riguarda i privatisti, "l'esame si farà più in là ma potranno comunque iscriversi ai coesi universitari con riserva o partecipare ai concorsi sempre con riserva".

Il consiglio della ministra per affrontare gli esami

Gli studenti "dovranno dimostrare di avere studiato e sono sicura che lo stanno facendo con grande senso di dovere. Studiare è fondamentale, ma ricordo sempre che non si studia per il voto ma per sé stessi", ha detto la ministra. "So che è stato un anno particolare  e che questo sarà un esame diverso, io ricordo la mia Maturità come uno dei momenti più belli della mia vita e spero che anche voi possiate ricordare i vostri esami allo stesso modo. Studiate e ce la farete alla grande", ha concluso.