
Tra incertezze e dubbi, il tavolo di discussione sulle modalità di svolgimento dell’Esame di Stato 2020, in piena emergenza sanitaria mondiale, continua senza sosta. Mentre il Ministero dell'Istruzione in questi giorni è occupato a considerare e valutare le numerose proposte avanzate, scartando quelle meno efficienti e attuabili e vagliando quelle migliori, quel che per ora è sicuro è che, come sancito dal decreto dell’8 aprile, per conoscere notizie più certe si dovrà attendere almeno fino al 18 maggio.
Maturità 2020 e maxi orale: perché è così importante la data del 18 maggio?
Nel calendario scolastico, stravolto dall’improvvisa pandemia, il 18 maggio sarà una data calda per tutti i maturandi e i loro docenti:-
• Se le scuole torneranno ad essere agibili, mantenendo sempre le dovute misure di sicurezza, la Maturità 2020 sarà composta da due prove scritte (la prima di italiano decisa a livello nazionale mentre la seconda delle materie di indirizzo di competenza dei singoli istituti sulla base dei programmi svolti) e una prova orale;
• Se non si rientrerà a scuola, la Maturità 2020 si risolverà in un maxi orale in cui gli studenti saranno esaminati dai loro docenti su tutte le materie.
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Come è strutturata la prova orale nell’Esame di Maturità 2020
Secondo quanto stabilito prima dello scoppio dell’emergenza sanitaria, la prova orale dell’Esame di Stato si svolge secondo i seguenti criteri:-
• Cancellazione della tradizionale tesina sviluppata dagli studenti;
• Cancellazione del sorteggio delle tre buste a favore di un discorso multidisciplinare a partire da uno spunto di diversa natura (un testo, un problema, un quadro, una tabella di dati, ecc) da parte dei docenti, che sappia abbracciare quante più materie possibili;
• Illustrazione del percorso di alternanza scuola-lavoro svolto dagli studenti negli anni precedenti;
• Discussione su alcuni quesiti di Cittadinanza e Costituzione.
Se l’ipotesi del maxi orale si concretizzerà inoltre, a questi punti chiave di svolgimento della prova se ne potrebbe aggiungere un altro, cioè la risoluzione di alcuni esercizi pratici (traduzioni, analisi, problemi, espressioni, ecc) che avrebbero dovuto essere oggetto degli scritti.
Nonostante tutte le ipotesi però, quel che è certo è che prima del 18 maggio non sarà possibile stabilire come sarà definitivamente strutturata la prova orale nella Maturità 2020.
Ipotesi del maxi orale: potrebbe tornare la tesina?
Sono in molti a chiedersi se potrebbe tornare in scena la tradizionale tesina a causa dell’attuale situazione e della sospensione della didattica in presenza. Tra i più affezionati ad essa ci sono ovviamente la maggioranza degli studenti che sperano di poter iniziare l’orale con l’esposizione del percorso multidisciplinare fatto da loro.Nulla di certo anche in questo caso però dato che l’ultima parola spetta comunque al Ministero che, dopo aver fatto chiarezza sulle modalità di esame e quindi anche sulla struttura dell’orale, deciderà se ripristinare o meno la tesina.