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Maxi-orale nella Maturità 2020

Ormai la notizia è davvero ufficiale, le scuole non riapriranno sicuramente prima di settembre. A dichiararlo è stato proprio il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante la conferenza stampa di ieri in cui ha annunciato le misure di sicurezza previste per l’inizio della fase 2, fissato il 4 maggio.
La difficile decisione si è vista necessaria se non obbligata sulla base delle stime e degli studi del Comitato tecnico scientifico che ha manifestato apertamente l’alto rischio di una nuova ondata di contagio qualora la riapertura degli istituti scolastici fosse stata anticipata prima della fine dell’anno scolastico in corso.

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Il maxi orale come unica prova di Maturità 2020

Ormai è quindi sicuro che a scuola non si tornerà nemmeno dopo il 18 maggio, data fino a ieri scelta come spartiacque, proprio per definire le modalità di svolgimento della Maturità 2020. Come più volte annunciato dalla Ministra stessa dell’istruzione Lucia Azzolina infatti, se le scuole avessero prolungato la chiusura anche oltre quella data, gli Esami di Maturità 2020 si sarebbero risolti in una sola prova, ovvero un maxi-orale.
L’Esame di Stato 2020 dunque non prevederà le due prove scritte consuete ma sarà ridotto ad una prova orale di cui sia il premier Conte che la Ministra Azzolina ne auspicano lo svolgimento in presenza, sempre nel rispetto di ferree misure di sicurezza.
I maturandi quindi saranno esaminati da una commissione formata da sei docenti interni al Consiglio di classe e da un Presidente esterno, e la prova verterà su tutte le materie oggetto di valutazione. Potrà inoltre essere richiesto lo svolgimento di esercizi pratici come traduzioni o risoluzione di problemi in modo da sopperire alla mancanza delle prove scritte annullate.

Il maxi-orale sarà in presenza? Le parole di Conte e Azzolina: sì del comitato tecnico-scientifico

È stato Conte stesso a decretare l’impossibilità di una riapertura prima di settembre, proprio per scongiurare tutti i possibili rischi connessi, non nascondendo però l’impegno costante del Governo e del Ministero dell’Istruzione nel garantire un maxi-orale in presenza a tutti i maturandi italiani: “Non possiamo permetterci rischi tenendo conto anche dell’età media del personale docente che è forse la più alta d’Europa, c’è una situazione di rischio. In questo momento abbiamo elaborato un rischio calcolato, che non sarebbe tale se riaprissimo le scuole. La ministra Azzolina, comunque, è a lavoro per permettere di ritornare a scuola a settembre. Prossimamente decideremo sugli esami di stato cercheremo di farli in conferenza personale, in presenza, in totale sicurezza”.
Azzolina, dal canto suo, ha pubblicato un post Facebook in cui scrive: "Lavoriamo anche sugli Esami del secondo ciclo in presenza. Siamo convinti di poterli garantire in sicurezza, il comitato tecnico-scientifico ci ha dato il via libera."