Alessia.pi
Erectus
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Concetti Chiave

  • I "Ricordi" di Guicciardini sono una raccolta di aforismi e riflessioni brevi scritte tra il 1512 e il 1530, pubblicate postume nel 1576, e caratterizzate da una struttura frammentaria e non collegata.
  • Guicciardini adotta uno stile empirico, con massime contraddittorie che riflettono la crisi del pensiero tradizionale e l'importanza dell'uso della ragione per guidare situazioni particolari.
  • Nei suoi aforismi, Guicciardini esprime una visione pessimistica della vita e della politica, sottolineando l'impossibilità di formulare leggi universali a causa della natura mutevole e contraddittoria del contesto umano.
  • I termini ricorrenti nei "Ricordi" appartengono al campo semantico della ragione, come "discrezione" e "particolari", evidenziando l'importanza di esaminare situazioni specifiche piuttosto che applicare giudizi universali.
  • Tra i temi principali dei "Ricordi" ci sono la discrezione, l'ingratitudine, le ambizioni umane, la fortuna, la corruzione del clero e le relazioni sociali, con una critica all'immoralità del clero e un richiamo ai valori cristiani tradizionali.

Indice

  1. Ricordi
  2. Termini ricorrenti
  3. I principali temi dei Ricordi scritti da Guicciardini

Ricordi

Il titolo di quest’opera deriva dal modo in cui lo stesso Guicciardini chiama i propri “aforismi”, ovvero dei pensieri brevi, delle sintetiche citazioni, le quali sono delle vere e proprie perle di saggezza. In questo contesto “ricordi” indica un avvenimento che è utile ricordare. Il Guicciardini iniziò a scriverli a partire dall'anno 1512, rielaborandoli nuovamente anche in due nuove stesure che sono databile agli anni 1528 e 1530.

L’opera uscì postuma nel 1576, dell’opera vi sono tre redazioni di cui la definitiva risale al 1530 e contiene 221 aforismi. La struttura è frammentaria, infatti i pensieri non sono collegati agli uni agli altri. Questa modalità di scrittura si rifà all’empirismo, secondo cui la realtà può essere vista e valutata secondo diversi punti di vista. Lo stile di scrittura dei ricordi mostra come Guicciardini viva la crisi del sistema tradizionale di Pensiero. Vi è infatti una frammentazione attraverso la creazione di massime anche contraddittorie le une con le altre. Guicciardini ritiene infatti che solo con l’uso della ragione si possono guidare casi particolari.
In questi suoi aforismi Francesco Guicciardini effettua una riflessione molto triste della vita. Per lui non esiste una scienza politica precisa e questo lo mette in evidenza anche nei suoi ricordi. Nei Ricordi egli tende a precisare come gli uomini tendano ad agire in modo sempre identico, però nella realtà il contesto in cui operano è sempre mutevole e contraddittorio. Oltre a raccogliere dei pensieri dello stesso autore, in quest'opera sono presenti anche delle vere e proprie riflessioni dell'artista che sono contenute in veri e propri appunti personali sparsi qua e là. Tra i Ricordi sono presenti anche delle vere e proprie massime morali e dei veri e propri consigli di natura politica che lo stesso Guicciardini dà.
Analisi dei Ricordi di Guicciardini: Aforismi e Temi Principali articolo

Termini ricorrenti

Sono infatti ricorrenti i termini del campo semantico della ragione come “discrezione e particolare “. Il primo deriva da discernere e indica l’essere capaci di distinguere e valutare le varie circostanze rifiutando giudizi universali; proprio perché il ragionamento deve prendere in esame situazioni specifiche e dettagliate occorre considerare i vari “Particulari” in cui si articola la realtà.
Guicciardini, a differenza di Machiavelli si rende conto della propria posizione impotenza, l’intellettuale diventa quidni un soggetto isolato, a cui rimangono solo l’orgoglio e l’analisi razionale, ma , anche attraverso ciò egli riesce comunque a percepire e a esprimere in ciò che scrive i propri limiti.

I principali temi dei Ricordi scritti da Guicciardini

Ecco quali sono i principali temi presenti nei ricordi scritti dall'intellettuale italiano:
- Discrezione e ingratitudine: l'uomo non può dare dei consigli sull'agire che siano validi a livello universale, in quanto non è in grado di dominare gli eventi che accadono. Le cose che accadono devono essere prese per come si presentano e nelle loro tante sfaccettature. In merito al tema relativo all'ingratitudine, l'autore guarda con ammirazione coloro che sono nobili e puri d'animo.
- Le ambizioni umane: in uno dei suoi ricordi il Guicciardini parla delle ambizioni umane, facendo una bella e lunga riflessione secondo cui gli uomini in vita fanno di tutto per raggiungere la gloria e gli onori.
- La fortuna: un sovrano salirebbe al potere solo ed esclusivamente per la fortuna avuta e che gli è favorevole.
- La corruzione del clero: Il Guicciardini critica, nell'ambito dei suoi ricordi, il comportamento immorale del clero cattolico, riallacciandosi dunque ad alcuni principi contenuti in merito nella riforma protestante di Martin Lutero. Egli sostiene dunque che la Chiesa dovrebbe recuperare i vecchi valori tipici del cristianesimo, che sembra avere smarrito.
- Le relazioni sociali: l'uomo deve sapersi porre nell'ambito dei suoi rapporti di natura politico-sociale, adoperando talvolta l'astuzia e la menzogna.
- L'essere e l'apparire: la famiglia deve saper dare una buona educazione ai propri figli.
per approfondimenti, vedi anche:
Guicciardini - I Ricordi
I Ricordi del Guicciardini
110 ricordo di Guicciardini
Ricordo 161, Guicciardini

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato del termine "ricordi" nell'opera di Guicciardini?
  2. "Ricordi" si riferisce agli aforismi di Guicciardini, brevi pensieri e citazioni che rappresentano perle di saggezza, utili da ricordare.

  3. Come si caratterizza la struttura dei "Ricordi" di Guicciardini?
  4. La struttura è frammentaria, con pensieri non collegati tra loro, riflettendo l'empirismo e la crisi del sistema tradizionale di pensiero.

  5. Quali sono i principali temi trattati nei "Ricordi"?
  6. I temi principali includono discrezione e ingratitudine, ambizioni umane, fortuna, corruzione del clero, relazioni sociali, e l'essere e l'apparire.

  7. In che modo Guicciardini si differenzia da Machiavelli?
  8. Guicciardini si rende conto della propria impotenza e si isola, affidandosi all'orgoglio e all'analisi razionale, esprimendo i propri limiti.

  9. Qual è la visione di Guicciardini sulla scienza politica?
  10. Guicciardini ritiene che non esista una scienza politica precisa, poiché gli uomini agiscono in modo identico ma in contesti mutevoli e contraddittori.

Domande e risposte

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