Concetti Chiave
- Francesco Guicciardini riflette sui numerosi pericoli e imprevisti che la vita umana affronta, rendendo sorprendente la longevità.
- Nel ricordo 161, Guicciardini si concentra sul desiderio umano di vivere a lungo, nonostante la consapevolezza della morte imminente.
- L'autore esplora temi filosofici e morali, evidenziando l'apparente ignoranza degli esseri umani verso la loro mortalità.
- Guicciardini utilizza un linguaggio semplice, basandosi su esperienze quotidiane condivise da tutti gli esseri umani.
- Il testo riflette sulla meraviglia della vita, nonostante le avversità che devono essere superate per raggiungere la vecchiaia o un raccolto abbondante.
Riflessioni sulla fragilità della vita
"Quando io considero a quanti accidenti e pericoli di infirmitá, di caso, di violenzia ed in modi infiniti, è sottoposta la vita dell'uomo; quante cose bisogna concorrino nello anno a volere che la ricolta sia buona; non è cosa di che io mi maravigli piú, che vedere uno uomo vecchio, uno anno fertile."
Il desiderio di vivere a lungo
Nel ricordo 161, come fa anche nei ricordi 160 e 189, Francesco Guicciardini affronta tematiche come per esempio il mistero della morte vicina di cui gli esseri umani sembra quasi non si accorgano affatto, in quanto il loro più grande desiderio è pur sempre quello di continuare a vivere a lungo, quasi come se volessero vivere in eterno.
Come in tutti i ricordi, anche in questo il Guicciardini riporta delle indicazioni di tipo filosofico e morale; egli utilizza un linguaggio non complesso che fa riferimento ad esperienze di vita quotidiana che tutti gli esseri umani vivono.
