Giulia.Onofri
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Come preparare l'esame di Fisica all'Università

L’esame di Fisica è sempre uno scoglio molto impegnativo per tutti, anche per i più bravi e appassionati della materia. E' solitamente previsto dal piano di studi di Matematica, Fisica e di alcuni indirizzi della facoltà di Ingegneria.


In base al corso di laurea scelto, mentre per alcuni sarà un esame di base a cui ne seguiranno altri più approfonditi (come accade nel corso di laurea in Fisica), per altri invece si tratterà di un esame di completamento della preparazione (come accade invece nel corso di Matematica). Tuttavia vista la complessità della materia, bisogna adottare un buon metodo di studio per poterlo superare al meglio.

Possedere conoscenze pregresse necessarie

Se si riscontrano difficoltà iniziali molto grandi, la prima cosa da fare dopo il primo approccio alla materia è sicuramente chiedere al docente se sono necessarie conoscenze pregresse per poter affrontare gli argomenti in programma. Probabilmente la risposta a questa domanda sarà affermativa in quanto è imprescindibile lo studio della fisica da quello di derivate, limiti e integrali, elementi questi proprio degli esami di base di Matematica.

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Isolare le formule

Per poter risolvere i problemi e gli esercizi le formule sono indispensabili. Poiché è quindi necessario conoscerle, il modo migliore per farlo è isolarle trascrivendole sui post-it o in generale su qualsiasi foglio, in modo da poterle rintracciare con velocità, senza sfogliare continuamente il libro di testo o gli appunti, ogni volta che non si ricordano.

No allo studio mnemonico

Sebbene sia utile memorizzare le formule, tuttavia è bene precisare che fisica è una di quelle materie che è completamente inutile studiare a memoria in quanto si basa tutta su una consequenzialità logica di concetti e formule, la cui combinazione non è mai fissa e ripetitiva ma ricavabile, ogni volta in modo diverso, in base ai dati e alle richieste specifiche del problema.
Per risolvere i quesiti infatti, partendo dai dati forniti è necessario comprendere la logica che li sostiene per riuscire ad arrivare alla soluzione.

Procurarsi tutto il materiale necessario

Per studiare bene non servono solo i libri in programma ma anche tutto il materiale corredato, comunque necessario, che completa lo studio della fisica: matite, evidenziatori, fogli su cui svolgere esercizi e problemi e ovviamente calcolatrici in grado di svolgere calcoli complessi, un ausilio essenziale e irrinunciabile nello studio delle discipline scientifiche. In particolare, per ciò che riguarda queste ultime, solitamente i docenti stilano un elenco di quelle ammesse in sede di esame in modo che gli studenti sappiano quali possono usare anche mentre consolidano la loro preparazione in vista della prova vera e propria.

Svolgere più esercizi possibili

Fisica si compone di una parte teorica e concettuale che spiega i concetti relativi a vari fenomeni e di una parte pratica che comprende l’esecuzione di esercizi volti a mettere in pratica la teoria. Proprio gli esercizi sono di norma una parte molto consistente dell’esame; per questo è fondamentale eseguirne il più possibile.
Di solito al termine di ogni capitolo del libro, dopo l’esposizione teorica con le relative formule, sono presenti sezioni interamente dedicate alla risoluzione di esercizi. Dopo aver svolto dunque le esercitazioni presenti sul manuale, è consigliabile anche riguardare quelli svolti durante le lezioni,cercarne di nuovi su internet e magari cercare le tracce di vecchi esami del vostro professore per capire meglio la struttura delle prove. Insomma, problemi ed esercizi nono sono mai troppi in fisica!

Studiare in modo progressivo

Poiché si tratta di una materia molto complessa, l’unico modo per comprenderla e assimilarla è quello di procedere seguendo un ordine di difficoltà graduale tra i vari argomenti, dunque dal più semplice al più complicato. Anche le formule infatti procedono spesso secondo un criterio piramidale e quindi le più semplici offrono la base per quelle più articolate.

Razionalizzare le parti del programma: piccoli obiettivi

Essendo i concetti della Fisica molto complessi, è opportuno dosarne lo studio per assimilarli in modo più stabile. Per questo darsi dei piccoli obiettivi da raggiungere in determinati lassi di tempo può aiutare per un'efficace razionalizzazione dello studio.
Un obiettivo potrebbe essere quello di preparare determinati argomenti in vista di un esonero predisposto dal docente prima dell’inizio dell’appello vero e proprio. La prospettiva di questa possibilità potrebbe infatti offrire il vantaggio di ripartire il programma di esame, dividendolo in due parti, in modo da rendere l’appello ufficiale più agile e meno pesante.

Studiare in gruppo

Le materie scientifiche si prestano molto bene allo studio di gruppo perché sono fondate per lo più sul ragionamento e sulla risoluzione di problemi non sempre facili da capire e decifrare. Per questo, studiare con qualche compagno fidato può essere molto utile per ragionare insieme sulle soluzioni e per sciogliere dubbi e allo stesso tempo imparare anche nuovi modi di applicazione delle formule.
Mentre per lo studio della teoria di Fisica è preferibile un approccio autonomo e individuale, per quello più pratico che riguarda lo svolgimento di quesiti e problemi è invece molto utile il ragionamento condiviso con altri compagni di corso.
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