
Filosofia è una materia tanto affascinante quanto complessa. Rispetto a tutte le altre materie umanistiche è sicuramente quella che è meno improntata ad uno studio di tipo mnemonico e libresco, in quanto è completamente incentrata sulle capacità di pensiero e di ragionamento.
Se è vero infatti che l’etimologia della parola filosofia rimanda appunto al concetto di “amore per il sapere”, affrontando la materia appare chiaro come il “sapere” in questione affondi le radici nel pensiero dell’uomo di ogni epoca.
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L’unione inscindibile della filosofia e della storia
La filosofia è una disciplina strettamente connessa a tutto quello che caratterizza ogni aspetto relativo ad un preciso periodo storico. Per questo, lo studio di questa materia non può assolutamente prescindere da quello della storia e quindi del contesto politico e sociale in cui vissero gli autori di riferimento.Anche se l’intera materia si configura come un dialogo continuo fra le varie voci nel corso dei secoli, costituito da opposizioni, analogie e continui richiami fra i vari pensatori, tuttavia convenzionalmente la filosofia è suddivisa in determinate categorie che rispondono a criteri storici e quindi cronologici:
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• Le origini della filosofia: la filosofia della Grecia classica;
• La filosofia nell’età ellenistico-romana fino all’età tardo imperiale;
• La filosofia medievale- cristiana: il problema tra fede e ragione;
• La filosofia nell’età dell’Umanesimo e del Rinascimento;
• La filosofia del Seicento;
• La filosofia nell’età dei lumi;
• La filosofia dell’Ottocento (idealismo e positivismo);
• La filosofia del XX secolo (neokantismo, neoidealismo, marxismo);
• La filosofia contemporanea e i relativi problemi.
Non c’è filosofia senza storia!
È chiaro dunque che è impensabile studiare filosofia senza conoscere anche la storia.Ogni pensatore infatti è necessariamente condizionato dal contesto storico e dai problemi sociali che la società in cui vive attraversa. Per approfondire dunque ogni autore, oltre alla propria autobiografia è necessario studiare anche la storia che fa da sfondo e spesso anche da stimolo alla maturazione di idee spesso molto complesse.
Prima i concetti generali, poi quelli particolari!
Prima di affrontare nel dettaglio concetti particolari, è opportuno comprendere la cornice generale in cui questi ultimi si inseriscono. Per questo prima di tutto è meglio considerare l’idea globale che sostiene un determinato autore per poi concentrarsi in un secondo momento su aspetti più dettagliati e quindi più complessi.In mancanza di appunti, per prima cosa è importante affrontare il manuale di base previsto in ciascun specifico corso per essere pronti poi per la comprensione di monografie su determinati filosofi o libri di approfondimento vario che in genere accompagnano e completano lo studio universitario della materia.
Insomma, lo studio di questa materia deve essere graduale, procedendo quindi dall’argomento generale a quello particolare.
Evidenziare i concetti principali
Poiché la filosofia è una materia molto vasta, spesso tende ad essere troppo dispersiva. Per questo, nonostante si debba leggere tutto il materiale disposto per affrontare l’esame, è importante focalizzare e quindi sottolineare i concetti chiave che influenzano tutto il pensiero di un preciso autore nonché spesso di un’intera epoca storica.
Leggere i testi scritti dai filosofi
Per consolidare lo studio della teoria generale, vale la stessa regola del confronto con la parte ‘pratica’ della disciplina che accomuna tutte le materie, sia umanistiche sia scientifiche. In particolare, la ‘pratica’ delle materie umanistiche è rappresentata dalla lettura dei brani, integrale o parziale.Se non si possiedono i libri degli autori di riferimento del corso, ogni biblioteca di facoltà offre una vasta gamma di titoli tra le opere maggiori dei filosofi. Leggere le parti più significative delle opere rappresenta dunque un’importante occasione per gli studenti non solo per approfondire gli argomenti in programma ma anche per aumentare la possibilità di un ottimo voto in sede di esame: un approfondimento, soprattutto se autonomo e in più rispetto al materiale di studio, verrà sicuramente notato e premiato dal professore!
Scrivere su un foglio date e parole chiave
Il modo migliore per memorizzare date delle opere, spesso storicamente salienti, o semplicemente parole chiave come piccole citazioni tratte dai testi, consiste nello scriverle su un foglio. Accanto al nome dell’autore seguito da quello dell’opera e della data di pubblicazione, è utile scrivere qualche parola esplicativa di concetti fondanti del suo pensiero. Conoscere qualche parola chiave, anche in lingua originale e quindi tratta direttamente dalle opere principali, farà sicuramente la differenza in sede di esame!
Seguire quante più lezioni possibili
Poiché si tratta di una materia complessa, riuscire a seguire la maggior parte, se non tutte, delle lezioni del corso rappresenta sicuramente un vantaggio facilitante nella comprensione della filosofia. Alcuni argomenti affrontati dai manuali infatti possono risultare a volte troppo complessi, sommari o oscuri rendendo più difficoltoso e incerto lo studio individuale e autonomo.Per questo, se non si riescono a frequentare le lezioni è importante recarsi all’orario di ricevimento del docente per chiedere delucidazioni riguardo a ciò che non si è ben compreso, oppure scrivergli una mail se si ha un semplice dubbio di veloce risoluzione.
Nello studio della filosofia insomma, poiché il pensiero procede in un flusso continuo e unico, niente deve essere tralasciato o lasciato in balìa di dubbi e incomprensioni.