
Durante il percorso universitario, può accadere a tutti gli studenti, anche a quelli più brillanti, di rallentare i ritmi o anche di attraversare un periodo di blocco nell’approccio allo studio e quindi nella preparazione degli esami.
Sintomi del blocco psicologico universitario
Le cause di un blocco psicologico possono essere svariate e indipendenti dal tipo di personalità. Ovviamente i soggetti più ansiosi e insicuri, anche se bravi e preparati, sono maggiormente esposti a questo tipo di rischio, ma ciò non esclude affatto che anche gli studenti più sicuri ed estroversi, possano attraversare una situazione simile e problematica.Spesso a queste sensazioni si accompagnano reazioni depressive provocate dalla percezione di un cambiamento negativo in sé stessi che crea un sentimento di frustrazione e in parte anche di impotenza per non riuscire a gestirlo e superarlo.
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Gli atteggiamenti tipici del blocco psicologico universitario
Un blocco di questo tipo si manifesta in svariati atteggiamenti, tutti mirati a rimandare lo studio e di conseguenza anche gli esami.I comportamenti tipici si possono riassumere nei seguenti modi:
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• Si studia molto ma inutilmente in quanto non si riesce ad apprendere niente;
• Nonostante si abbia tutto il materiale necessario per lo studio sotto gli occhi, non si riesce comunque ad iniziare;
• Si studia con estrema fatica a causa delle frequenti e continue distrazioni che disperdono l’attenzione;
• Si prova un sentimento di repulsione nell’accingersi allo studio, senza riuscire quindi nemmeno a sfogliare il materiale.
Le tecniche per affrontare le emozioni principali: noia, ansia e sensi di colpa
La noia è una sensazione che attanaglia spesso gli studenti accomunando tutti quelli di ogni età, compresi quelli universitari! Anche se infatti si sceglie il corso di laurea più affine ai propri interessi e alle proprie attitudini, difficilmente tutti gli esami previsti dal piano di studi saranno apprezzati dagli studenti. Per questo a volte superare un esame obbligatorio che si ritiene particolarmente difficile e privo di interesse, può provocare un senso di noia. Come riuscire a superarla? Sicuramente essa è uno dei fattori che provoca svogliatezza e pigrizia, tuttavia è necessario comunque arginarla impegnandosi seriamente senza sovraccaricare eccessivamente lo studio. Piccole pause possono rivelarsi molto utili per spezzare il flusso continuo dello studio e alleggerirne la fatica.Anche l’ansia di non essere abbastanza preparati o di non farcela, è una sensazione molto frequente che si manifesta in diversi modi. Esiste infatti un tipo di 'ansia positiva' che funge da stimolo per uno studio il più completo ed esaustivo possibile. Spesso però i tratti che assume sono di tipo negativo in quanto creano un senso di inadeguatezza nello studente e si concretizzano come un ostacolo insormontabile. La prima cosa da fare è non arrendersi e non convincersi di non essere all’altezza di qualsiasi esame. Un buon modo per affrontare lo studio in questi casi è quello di razionalizzare il lavoro da fare suddividendolo in piccole parti, ordinate in modo graduale e progressivo, fissando dei ‘sotto-obiettivi’ più semplici e veloci da raggiungere.
I sensi di colpa infine sono frequenti in chi nonostante si impegni e studi, non riesca tuttavia ad ottenere i risultati sperati, lasciando spesso la mente in balìa di pensieri bloccati in un circolo vizioso di negatività dal quale non riescono a liberarsi. Per risollevarsi da questo tipo di situazione emotiva, è importante non arrendersi all’autocommiserazione e all’autosvalutazione di sé stessi ma credere di più nelle proprie capacità. Bisogna sempre pensare che se un esame è previsto dal piano di studi, soprattutto se è obbligatorio, significa che tutti gli studenti potenzialmente sono in grado di superarlo brillantemente. Quando l'ansia e l'emotività prendono il sopravvento, bisogna far valere la razionalità!
Necessità di un piano organizzativo
Una tabella di marcia è sempre un elemento essenziale e raccomandato nella preparazione di qualsiasi esame, in special modo in tutti quei casi in cui è presente un blocco che ostacola il percorso preparatorio.Organizzare il lavoro e razionalizzarne il carico in base al tempo che si ha a disposizione, ha sicuramente almeno due vantaggi: se da una parte l’apprendimento procede lentamente per piccoli ma significativi passi, consolidandosi nella mente, dall’altra il carico di ansia diminuisce acquisendo sempre più sicurezza e dimestichezza con gli argomenti compresi e memorizzati.