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Concetti Chiave

  • La poesia "La Notte Santa" di Guido Gozzano è parte della raccolta "Rime per bimbi" e riflette un forte senso religioso, concentrandosi sul significato profondo della nascita di Gesù.
  • Gozzano utilizza il presepe come simbolo per rappresentare la semplicità e profondità del mito popolare, che permette di condividere il mistero del Natale.
  • Nonostante le critiche di sentimentalismo, la poesia esplora il rapporto tra l'uomo e il divino, evidenziando l'accoglienza o il rifiuto del Redentore.
  • Guido Gozzano, nato a Torino nel 1883, abbandonò la giurisprudenza per dedicarsi alla letteratura, divenendo una figura di spicco del crepuscolarismo.
  • La poetica di Gozzano si distingue per l'ironia e il distacco con cui affronta temi come la morte e la malinconia, spesso in contrasto con il desiderio di felicità.
Questo appunto di Letteratura Italiana presenta il testo integrale della poesia La Notte Santa di Guido Gozzano. Si riporta il commento alla poesia, cenni biografici sul poeta e scrittore torinese e alla sua poetica con riferimenti alla corrente letteraria del crepuscolarismo.
Guido Gozzano e la poesia "La Notte Santa": un viaggio tra versi e storia articolo

Indice

  1. La Notte Santa: testo
  2. Commento della poesia La Notte Santa di Guido Gozzano
  3. La poetica di Guido Gozzano
  4. Cenni biografici sull’autore Guido Gozzano

La Notte Santa: testo

- Consolati, Maria, del tuo pellegrinare!
Siam giunti.

Ecco Betlemme ornata di trofei.
Presso quell'osteria potremo riposare,
ché troppo stanco sono e troppo stanca sei.
Il campanile scocca
lentamente le sei.
- Avete un po' di posto, o voi del Caval Grigio?
Un po' di posto per me e per Giuseppe?
- Signori, ce ne duole: è notte di prodigio;
son troppi i forestieri; le stanze ho piene zeppe
Il campanile scocca
lentamente le sette.
- Oste del Moro, avete un rifugio per noi?
Mia moglie più non regge ed io son così rotto!
- Tutto l'albergo ho pieno, soppalchi e ballatoi:
Tentate al Cervo Bianco, quell'osteria più sotto.
Il campanile scocca
lentamente le otto.
- O voi del Cervo Bianco, un sottoscala almeno
avete per dormire? Non ci mandate altrove!
- S'attende la cometa. Tutto l'albergo ho pieno
d'astronomi e di dotti, qui giunti d'ogni dove.
Il campanile scocca
lentamente le nove.
- Ostessa dei Tre Merli, pietà d'una sorella!
Pensate in quale stato e quanta strada feci!
- Ma fin sui tetti ho gente: attendono la stella.
Son negromanti, magi persiani, egizi, greci...
Il campanile scocca
lentamente le dieci.
- Oste di Cesarea... - Un vecchio falegname?
Albergarlo? Sua moglie? Albergarli per niente?
L'albergo è tutto pieno di cavalieri e dame
non amo la miscela dell'alta e bassa gente.
Il campanile scocca
le undici lentamente.
La neve! - ecco una stalla! - Avrà posto per due?
- Che freddo! - Siamo a sosta - Ma quanta neve, quanta!
Un po' ci scalderanno quell'asino e quel bue...
Maria già trascolora, divinamente affranta...
Il campanile scocca
La Mezzanotte Santa.
È nato!
Alleluja! Alleluja!
È nato il Sovrano Bambino.
La notte, che già fu sì buia,
risplende d'un astro divino.
Orsù, cornamuse, più gaje
suonate; squillate, campane!
Venite, pastori e massaie,
o genti vicine e lontane!
Non sete, non molli tappeti,
ma, come nei libri hanno detto
da quattro mill'anni i Profeti,
un poco di paglia ha per letto.
Per quattro mill'anni s'attese
quest'ora su tutte le ore.
È nato! È nato il Signore!
È nato nel nostro paese!
Risplende d'un astro divino
La notte che già fu sì buia.
È nato il Sovrano Bambino.
È nato!
Alleluja! Alleluja!

Commento della poesia La Notte Santa di Guido Gozzano

La poesia "La notte Santa" è una delle opere più conosciute dell’autore Guido Gozzano ed è una poesia destinata all’infanzia. Otto sono le composizioni poetiche brevi e leggere di vario argomento che il poeta scrisse per i bambini e fanno parte della raccolta Rime per bimbi. Oltre a La notte Santa troviamo: Dolci rime, Prima delusione, Natale, Pasqua, Oroscopo, La canzone di Piccolino, La Befana. Scrisse anche fiabe e favole quali I tre talismani, La principessa si sposa, La danza degli gnomi e molte altre.
La notte Santa fu scritta nell’avvicinarsi del Natale del 1914. Gozzano amava la vicenda della nascita di Gesù e amava viverla attraverso l’usanza del presepio, che è quanto di più casalingo e familiare si possa immaginare. È però proprio per questo che il poeta lo amava: le cose condivise da molti hanno una vita profonda, lontana, forte e misteriosa. In questo caso il mito popolare e il presepio permettono di vivere l’esperienza del mistero condividendola con coloro che celebrano con semplicità la ricorrenza della nascita del Redentore.
Più volte questa poesia è stata accusata di sentimentalismo e banalità. E', invece, presente al suo interno un forte senso religioso che vede nel Bambino la figura intera del Redentore del mondo che entra nella storia. Coglie questo evento non nella commozione sentimentale, ma nel problema fondamentale, che è appunto il rapporto con gli uomini. Sono loro che lo possono accogliere e rifiutare, adorare o uccidere, amare o odiare, mentre la natura vive già tra le sue braccia, pacificata e mite nel riconoscimento del suo amore che l’ha creata. Gozzano vede già nel destino del Bambino che sta per nascere nella Capanna a Betlemme coloro che incontrerà sulla Via del Calvario e che gli chiuderanno in faccia la porta, lo respingeranno, mentre solo pochi saranno compassionevoli e lo ascolteranno.
Per approfondimenti sulle opere letterarie di Guido Gozzano vedi anche qua

Cenni biografici sull’autore Guido Gozzano

Guido Gozzano

nacque a Torino nel 1883, iscritto inizialmente alla facoltà di Giurisprudenza, lasciò da parte questo percorso di studi per seguire la sua vocazione, ossia la letteratura, ottenendo presto un ruolo importante tra gli scrittori torinesi. La sua prima raccolta La via del rifugio viene pubblicata nel 1907 seguita dai Colloqui nel 1911 che ne consacrano la fama di poeta. E’ spesso associato alla corrente del crepuscolarismo, una corrente letteraria nata all’inizio del XX secolo, caratterizzato da rimpianti e insoddisfazione, nel caso di Gozzano le delusioni della vita ma affrontate con la sua caratteristica ironia. Colpito dalla tubercolosi morì a Torino nel 1916.
Per approfondimenti sul Male di vivere del Novecento vedi anche qua
Guido Gozzano e la poesia "La Notte Santa": un viaggio tra versi e storia articolo

La poetica di Guido Gozzano

La poesia di Gozzano è caratterizzata dalla tristezza e dalla presenza del sentimento della morte che viene affrontata in modo distaccato con ironia. L’intimo desiderio di felicità si scontra con la malattia di cui era afflitto, le delusioni sentimentali e i pensieri malinconici che lo porta a fantasticare sulle “cose piccole e serene”.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale della poesia "La Notte Santa" di Guido Gozzano?
  2. La poesia "La Notte Santa" di Guido Gozzano si concentra sulla nascita di Gesù, rappresentando un forte senso religioso e il mistero della nascita del Redentore, vissuto attraverso l'usanza del presepio.

  3. Quali sono le caratteristiche distintive della poetica di Guido Gozzano?
  4. La poetica di Guido Gozzano è caratterizzata da tristezza, ironia e un sentimento di morte, con un desiderio di felicità che si scontra con le sue delusioni e la malattia.

  5. In quale contesto storico e personale è stata scritta "La Notte Santa"?
  6. "La Notte Santa" è stata scritta nel 1914, in prossimità del Natale, in un periodo in cui Gozzano era affascinato dalla vicenda della nascita di Gesù e dall'usanza del presepio.

  7. Come viene percepita la poesia "La Notte Santa" da parte della critica?
  8. La poesia è stata talvolta accusata di sentimentalismo e banalità, ma in realtà contiene un forte senso religioso e un profondo significato legato al rapporto tra il Redentore e l'umanità.

  9. Quali sono alcuni dei lavori letterari di Guido Gozzano oltre "La Notte Santa"?
  10. Oltre "La Notte Santa", Gozzano ha scritto altre poesie per bambini come "Dolci rime" e "La Befana", e fiabe come "I tre talismani" e "La principessa si sposa".

Domande e risposte

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