Concetti Chiave
- La poesia "Signora Rima" di Marino Moretti esplora la natura della rima, confrontandola con fiori e farfalle per evidenziarne la bellezza e la leggerezza.
- Moretti descrive la rima come qualcosa che accade casualmente, paragonandola a perline che cadono in un vaso, piuttosto che a un risultato di calcolo artistico.
- La rima è vista come una figura non più regale, ma piuttosto una presenza allegra e giocosa che si adatta al contesto poetico in evoluzione.
- La poesia riflette sull'incertezza della purezza della rima e la sua relazione con l'assonanza, pur riconoscendo l'energia che deriva dalla sua imperfezione.
- "Signora Rima" conclude con un tono di incertezza e meraviglia, sottolineando la bellezza e il mistero intrinseco della rima stessa.
Indice
Il Fiore e la Farfalla
Signora Rima, qual fiore
aprendo i petali lisci
fiorì come tu fiorisci
in fondo a un verso d’amore?
quale farfalla che vola
scende su rosa o giaggiolo
come tu fermi il tuo volo
sulla più dolce parola?
La Caduta delle Parole
Tu cadi sulle mie carte
come perline in un vaso
più per un semplice caso
che per capriccio o per arte.
Non più regina, su lidi
sempre più scialbi e più tristi,
or solo dama tu acquisti
nuove ingerenze, e sorridi.
Anzi, tu ridi. E ancor più
faceta sembri se tronca
quasi che l’esser tu monca
fosse una gaia virtù;
e anche ridi se sdrucciola
ti snodi, allunghi e poi scivoli
con certa grazia di rivoli,
con certo fare di cucciola.
Ribellione e Comprensione
Talor ti senti men pura
e ti ribelli e non sai
se l’assonanza sia mai
della tua stessa natura;
ma poi più forte ti senti
per quei tuoi modi più rozzi
poiché vi avverti i singhiozzi
e le aritmìe delle genti;
vi trovi i motti superbi
e l’umiltà dell’amore,
le angosce del peccatore
e le bugie dei proverbi.
Ridi, e non dici di no
a una parola d’addio.
Ridi e non sai. Forse anch’io,
bella Signora, non so.

Signora rima qual è il fiore che
aprendo i petali lisci
fiorì nello stesso modo in cui tu
compari alla fine di un verso d’amore?
qual è la farfalla che vola
e scende su una rosa o su un iris
nello stesso modo in cui tu
ti soffermi sulle parole più dolci [dei versi]?
Tu capiti sui miei componimenti
come fanno le perline in un vaso
più per un semplice caso
che per un dispetto o per arte.
Non sei più la regina, in testi poetici
sempre più spenti e poveri,
sei solo una comparsa
he si conquista degli spazi, e sorridi.
Anzi tu “ridi” e sembri ancora
più buffa se abbreviata
quasi come se il tuo essere incompleta
fosse una lieta qualità;
e anche “ridi” se cadi su una parola sdrucciola
ti articoli, allunghi e poi scorri
con una certa grazia simile a quella dei ruscelli,
con un certo fare di cucciola.
Talvolta ti senti meno pura
e ti ribelli a questa cosa e non sai
se l'assonanza (poetica) può essere
paragonata a una rima vera e propria.
ma poi comprendi di essere [così] più vitale
a causa del tuo stile più grossolano
in quanto ne capti i sussulti
e la mancanza di ritmo espressi dai poeti.
vi trovi le parole aristocratiche
e la semplicità dell’amore,
le angosce del peccatore
e le menzogne tipiche dei proverbi.
“Ridi” e non sai dire di no
a una parola tipica d’addio.
Ridi e non ne sei a conoscenza. Forse anche io,
bella Rima, non ne sono a conoscenza.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato del fiore e della farfalla nel contesto poetico?
- Come viene descritta la caduta delle parole nei componimenti poetici?
- In che modo la ribellione e la comprensione influenzano la poesia?
- Qual è l'atteggiamento della poesia verso l'addio e l'incertezza?
Il fiore e la farfalla simboleggiano la bellezza e la delicatezza della poesia, paragonando l'apertura dei petali e il volo della farfalla alla dolcezza delle parole in un verso d'amore.
Le parole cadono sui componimenti come perline in un vaso, in modo casuale piuttosto che per arte, perdendo il loro status regale e diventando semplici comparse nei testi sempre più spenti.
La ribellione nasce dal sentirsi meno puri e dall'incertezza sull'assonanza, ma porta a una comprensione più profonda e vitale, cogliendo i sussulti e le aritmie delle genti, e trovando un equilibrio tra motti superbi e umiltà.
La poesia ride e non sa dire di no a una parola d'addio, accettando l'incertezza e l'ignoranza, riflettendo un atteggiamento di accettazione e consapevolezza della propria incompletezza.