Concetti Chiave
- Giorgio Caproni è riconosciuto come uno dei più importanti poeti e scrittori del Novecento italiano, noto per il suo contributo alla poesia, traduzione e critica letteraria.
- Caproni nacque a Livorno nel 1912 e visse un'infanzia segnata dalla Prima Guerra Mondiale; si trasferì a Genova dove sviluppò un forte legame con la città, che definì "Omerica".
- Iniziò la sua carriera poetica ufficiale nel 1932 e lavorò come maestro elementare e correttore di bozze, dedicandosi anche alla traduzione e alla collaborazione con riviste letterarie.
- Le opere di Caproni spesso riflettono le sue esperienze di guerra e resistenza, con elementi ricorrenti come il mare e la guerra stessa, simboli presenti nelle sue liriche autobiografiche.
- Tra le sue opere più celebri, "Il seme del piangere" del 1959 affronta il tema della morte, mentre "Congedo del viaggiatore cerimonioso" e "Il Muro della terra" esplorano il tema del viaggio sia fisico che psicologico.

Biografia di Giorgio Caproni
Giorgio Caproni nasce il 7 Gennaio del 1912 a Livorno da Attilio Caproni, garibaldino figlio di un sarto, e Anna Picchi, guardia doganale. Gli anni che vanno dal 1915 al 1921 rappresentano un periodo di vita molto duro per il poeta, infatti il padre fu chiamato al fronte per combattere durante la Prima Guerra Mondiale, e questo fece in modo che Giorgio con la famiglia si trasferissero in un quartiere socialmente degradato e fuori città. Caproni impara a leggere a quattro anni da autodidatta tramite la lettura del “Corriere dei Piccoli”. A Livorno Caproni frequenta la scuola elementare comunale del Gigante, Al ritorno del padre si trasferì nuovamente e, da questo momento, iniziò ad avere uno strano fascino per i treni, mentre guardava l’opera teatrale “Cavalleria Rusticana” di Mascagni col padre. A testimonianza di quest’amore vi è, appunto, un trenino elettrico giocattolo presente nel suo studio e, durante il suo periodo di insegnante, insegnerà ai bambini giocando, appunto, con i trenini elettrici. Sempre a Livorno, iniziò a scrivere le prime bozze delle sue opere (mai pubblicate ma ritrovabili tra le sue carte). ma dopo la nascita della sorella di Giorgio, nel 1922 i Caproni si trasferirono a Genova, dove il padre fu assunto in un’azienda in seguito al fallimento della ditta prima descritta, è nel capoluogo Ligure che Caproni termina le scuole elementari. In questi anni sviluppa diversi hobby, tra cui l’allevamento di piccoli rettili. Finite le elementari, studia nelle complementari e in concomitanza all’Istituto Musicale, diplomandosi nel 1925. In questo periodo iniziò a leggere opere di Schopenhauer, Verne e altri letterati. Genova sarà per sempre per Giorgio Caproni la città del Cuore, definendola una città “Omerica”.
Caproni studia violino, diplomandosi in composizioni a soli tredici anni. Raggiunta la maggiore età, Caproni abbandona la musica, assume l’incarico di fattorino per compensare i problemi economici. Inizia a dedicarsi alla critica, giudicando positivamente l’Allegria di Ungaretti e altre opere “vagamente surrealiste o futuriste”. Inoltre si dedicò alla lettura di altre opere, come Ungaretti o Montale. L’esordio poetico ufficiale avvenne nel 1932. Nel 1935 inizia la sua carriera come maestro elementare, prima a Rovegno, poi a Roma, in cui si trasferisce nel 1938, nello stesso anno sposa Rosa Rettagliata. Con lo scoppio della Seconda Guerra mondiale Caproni viene chiamato alle armi. Durante la guerra torna spesso a Roma, in quegli stessi anni conosce Libero Bigiaretti, un giornalista romano che lo avvicina all’ambiente letterario che gli fa conoscere l’editore Luigi De Luca. Importante per lui, come per molti uomini del suo tempo, è l’8 settembre 1945, da questo momento in poi Giorgio Caproni si arruola nelle forze partigiane. Nel 1945 torna a Roma dove prosegue la sua carriera da insegante. Fino alla sua morte oltre all’attività di insegnante Giorgio Caproni svolgerà l’attività di correttore di bozze, di traduttore e collaborerà con alcune riviste letterarie, oltre alla sua florida attività da scrittore di poesie e di racconti che lo confermerà come uno dei più grandi autori di tutto il Novecento. Caproni Morì a Roma nel 1990 ed è sepolto nel cimitero di Loco di Rovegno con la moglie Rina.
per ulteriori approfondimenti sulle vicende biografiche di Giorgio Caproni vedi anche qua
Attività letteraria di Giorgio Caproni
La sua prima raccolta fu “Come un’allegoria” e “Ballo a Fontanigorda”, pubblicate rispettivamente nel 1936 e nel 1938, per l’editore genovese Emiliano degli Orfini, ispirandosi anche al periodo di reggimento militare tra il 1933 e il 1934. Nella raccolta Il passaggio di Enea troviamo le poesie pubblicate fino al 1956. In questi componimenti riflette la sua esperienza di combattente durante la Seconda guerra mondiale e la Resistenza, raccogliendo anche le poesie delle raccolte precedenti. Possiamo individuare nelle opere di Caproni alcuni elementi ricorrenti, uno tra tutti il mare.
Questo elemento, infatti, lo ha accompagnato per tutta la vita, prima a Livorno poi a Genova. Nelle opere di Caproni il mare spesso viene associato alle figure femminili. Un altro elemento ricorrente è senza dubbio la guerra, esperienza che lo ha segnato particolarmente, sia da bambino, quando il padre viene chiamato a combattere durante il primo conflitto, sia da adulto, quando è lui stesso in prima persona a scendere al fronte. Scrivendo di Guerra Caproni scrive liriche, poesie autobiografiche in cui parla di se. Una delle sue ultime opere, come già scritto, è “Il passaggio di Enea”, scritta nel 1956. Nello scrivere quest’opera Caproni si ispira a un monumento raffigurante Enea che si trova a Genova, ma soprattutto si ispira all’Eneide virgiliana. L’opera più importante di Giorgio Caproni è Il seme del piangere scritta nel 1959. In quest’opera il poeta affronta il tema della morte. Già dal titolo possiamo cogliere il riferimento a Dante, infatti, il titolo riprende il XXXI canto del Purgatorio. Un altro tema affrontato da Caproni nelle sue opere è quello del viaggio. Il poeta scrive di questo tema nelle opere Congedo del viaggiatore cerimonioso del 1965 e Il Muro della terra del 1975. Importante sottolineare che il viaggio, di cui parla l’autore, non è solo quello materiale, ma anche un viaggio psicologico di ricerca del proprio essere.
per un ulteriore approfondimento sul passaggio di Enea vedi anche qua
Domande da interrogazione
- Quali sono stati gli eventi significativi nella vita di Giorgio Caproni durante la sua infanzia?
- Come si è sviluppata la carriera letteraria di Giorgio Caproni?
- Quali temi ricorrenti si trovano nelle opere di Giorgio Caproni?
- Qual è l'opera più importante di Giorgio Caproni e quale tema affronta?
- In che modo Giorgio Caproni ha esplorato il tema del viaggio nelle sue opere?
Durante l'infanzia di Giorgio Caproni, eventi significativi includono il trasferimento della sua famiglia in un quartiere degradato a causa della Prima Guerra Mondiale e l'inizio della sua passione per i treni, ispirata da un'opera teatrale vista con suo padre.
La carriera letteraria di Caproni è iniziata con la pubblicazione delle sue prime raccolte di poesie negli anni '30. Ha continuato a scrivere durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale, diventando uno dei più importanti poeti del Novecento in Italia.
Nelle opere di Caproni, i temi ricorrenti includono il mare, spesso associato a figure femminili, e la guerra, che ha influenzato profondamente la sua vita e la sua poesia.
L'opera più importante di Caproni è "Il seme del piangere", scritta nel 1959, che affronta il tema della morte, con un riferimento al XXXI canto del Purgatorio di Dante.
Caproni ha esplorato il tema del viaggio non solo come spostamento fisico, ma anche come viaggio psicologico alla ricerca del proprio essere, in opere come "Congedo del viaggiatore cerimonioso" e "Il Muro della terra".