Concetti Chiave
- Guido Gozzano, nato a Torino nel 1883, inizia studi di Giurisprudenza ma si dedica alla letteratura sotto l'influenza di Arturo Graf.
- Pubblica la sua prima raccolta di versi, "La via del rifugio", nel 1907, seguita dai "Colloqui" nel 1911, consolidando la sua fama di poeta.
- Gozzano intrattiene un difficile legame sentimentale con la poetessa Amalia Guglielminetti, documentato nel carteggio pubblicato postumo.
- Colpito dalla tubercolosi, viaggia in India nel 1912, inviando articoli al quotidiano "La Stampa", successivamente raccolti in "Verso la cuna del mondo".
- Muore a Torino nel 1916, lasciando un'eredità letteraria complessa che include poesie, novelle e articoli, spesso caratterizzati da un distacco ironico dalla realtà.
Formazione e prime opere
Nato a Torino nel 1883, si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza, senza tutta condurre a termine gli studi. Preferisce frequentare le lezioni della facoltà di Lettere, dove insegnava letteratura italiana Arturo Graf, anch'egli poeta non estraneo alla cultura decadente (Medusa, 1880; Le rime della selva, 1906). Tra gli studenti che si riunivano intorno a Graf, Gozzano acquista presto una posizione di rilievo, fino a divenire il più rappresentativo fra i giovani scrittori torinesi.
Si forma una larga e raffinata educazione letteraria, dagli autori dei primi secoli (soprattutto Dante e Petrarca) ai più significativi scrittori e pensatori contemporanei (fra cui Nietzche) . Nel 1907 esce la prima volta la raccolta di versi, La via del rifugio, seguita dai Colloqui (1911), che ne consacrano la fama di poeta, sebbene non si verifichi lo stesso successo di pubblico dell'opera d'esordio.Relazioni personali e salute
L'accettazione di un'esistenza senza avvenimenti di rilievo e senza ambizioni intellettuali è accompagnata dall'ironia , che consente al "dannunzianesimo rientrato" (Sanguineti) di Gozzano di reagire alle delusioni della vita. In questi stessi anni intrattiene un difficile e sofferente legame sentimentale con Amalia Guglielminetti, poetessa di gusto dannunziano e autrice di racconti di successo. Di questo tormentato rapporto è testimone il carteggio, Lettere d'amore , pubblicato postumo nel 1951. Colpito dalla tubercolosi, alterna la residenza a Torino con i soggiorni in Liguria, dove viene approfondendo l'amicizia con alcuni scrittori della regione , in particolare con Carlo Vallini, e ad Agliè, nel Canavese, che gli offre lo sfondo, amato e inconfondibile, di alcune poesie.
Viaggi e collaborazioni
Per trovare sollievo al suo male aveva intrapreso, nel 1912, un viaggio in India, attratto anche - come altri intellettuali del tempo - dalle forme di spiritualità delle religioni orientali; di lì invia una serie di articoli al quotidiano "La Stampa": alcuni su località effettivamente visitate, altri costruiti attraverso fonti e reminiscenze letterarie. Queste corrispondenze verranno poi raccolte postume in volume sotto il titolo Verso la cuna del mondo (1917). Anche per sopperire alle esigenze economiche, aveva avviato una non trascurabile collaborazione a quotidiani e riviste: recensioni, novelle raccolte in volume postume (L'altare del passato,1918, e L'ultima traccia, 1919), scritti di rievocazione storica, le cronache dell'esposizione torinese del 1911, numerose fiabe (soprattutto per il "Corriere dei piccoli"; poi riunite nei volumi I due talismani, 1919, e La principessa si sposa , 1917). Pur rappresentando un'esperienza più occasionale , anche queste prose rivelano l'inconfondibile disposizione di Gozzano, che tende ad allontanare e rimuovere il rapporto con la realtà, mediandolo attraverso lo schema di ogni contenuto e finisce per risolversi una una complessa metafora della morte, mentre il presente gli appare come il "regno del non essere più, del non essere ancora" ( nella prosa Torino d'altri tempi). Muore a Torino nel 1916.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il percorso formativo di Gozzano e quali sono state le sue prime opere significative?
- Come ha influenzato la salute di Gozzano le sue relazioni personali e la sua vita?
- Quali furono i motivi e le conseguenze del viaggio di Gozzano in India?
- In che modo Gozzano ha contribuito al giornalismo e alla letteratura durante la sua carriera?
Gozzano si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza a Torino, ma preferì seguire le lezioni di letteratura italiana, acquisendo una vasta educazione letteraria. Pubblicò la sua prima raccolta di versi, "La via del rifugio", nel 1907, seguita dai "Colloqui" nel 1911, che consolidarono la sua fama di poeta.
Gozzano soffriva di tubercolosi, che influenzò la sua vita e le sue relazioni, come quella tormentata con Amalia Guglielminetti. Alternava la residenza a Torino con soggiorni in Liguria e ad Agliè, dove trovava ispirazione per le sue poesie.
Nel 1912, Gozzano viaggiò in India per cercare sollievo dalla sua malattia e attratto dalla spiritualità orientale. Da lì inviò articoli al quotidiano "La Stampa", che furono poi raccolti nel volume "Verso la cuna del mondo" nel 1917.
Gozzano collaborò con quotidiani e riviste, scrivendo recensioni, novelle, e cronache storiche. Le sue prose, sebbene occasionali, rivelano la sua tendenza a mediare la realtà attraverso metafore complesse, come evidenziato nelle sue fiabe e scritti postumi.