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Concetti Chiave

  • Giovanni Verga è stato un importante esponente del Verismo italiano, noto per opere che hanno influenzato generazioni di autori e il movimento neorealista.
  • La novella "Rosso Malpelo" di Verga segna il suo passaggio al Verismo, raccontando la storia di un bambino siciliano emarginato a causa del suo aspetto fisico.
  • Malpelo, protagonista della novella, subisce maltrattamenti ma trova forza nella sua solitudine, creando un legame significativo con un altro ragazzo sfortunato.
  • "La roba" narra di Mazzarò, un uomo che accumula terre grazie alla sua astuzia, evidenziando il materialismo e la perdita dei valori familiari tradizionali.
  • La novella pone l'accento sulla lotta per il possesso materiale, riflettendo la prevalenza dell'intelligenza e dell'astuzia sugli altri valori umani.
In questo appunto viene descritta in modo dettagliato la novella di “Rosso Malpelo” e “la roba” dello scrittore Giovanni Verga. Di seguito vengono riportate delle informazioni sullo scrittore Verga e l’analisi delle due novelle: Rosso “Malpelo” e “La roba”.
Giovanni Verga: novelle di Rosso Malpelo e La roba articolo

Indice

  1. Informazioni salienti sullo scrittore Giovanni Verga
  2. Giovanni Verga e la novella “Rosso Malpelo”
  3. Giovanni Verga e la “La roba”

Informazioni salienti sullo scrittore Giovanni Verga

Giovanni Verga è nato il 2 settembre del 1840 a Catania, da una famiglia di lavoratori terrieri siciliani ed è morto il 27 gennaio 1922.

Viene ricordato per essere stato un romanziere ma anche scrittore di racconti e drammaturgo, il più importante del Verismo italiano. Il suo talento si è affermato pian piano ma i critici moderni lo hanno valutato come uno dei più grandi romanzieri italiani. La sua importanza fu particolarmente marcata sulla generazione di autori italiani del secondo dopoguerra. Un’opera diventata punto di riferimento del movimento cinematografico neorealista è stata “La Terra trema”, film di Luchino Visconti che si è ispirato proprio al romanzo di Verga intitolato “I malavoglia”.
Per ulteriori approfondimenti sulle novelle di Verga vedi anche qua

Giovanni Verga e la novella “Rosso Malpelo”

Con la pubblicazione di “Rosso Malpelo” si ha la svolta di Giovanni Verga al Verismo. La novella di “Rosso Malpelo” racconta di un bambino siciliano che viene valutato malvagio solamente per il suo aspetto fisico. Questo suo aspetto fisico fa sì che il bambino venga chiamato in un altro modo, Rosso Malpelo, dove chiunque si dimentica il suo nome di battesimo e lo tratta male addirittura sua madre. L’unico che gli voleva bene era suo padre.
Quest’ultimo però, a causa di un incidente, muore e Malpelo rimane definitivamente da solo. Inizia a lavorare da piccolino nella cava dove lavorava il padre. Tutti alla cava lo maltrattavano, tanto che lo prendevano a calci. Egli con questi calci si rinforzava per poi sfogare su qualcuno che, nella scala sociale, era al di sotto di lui. Si trattava di un povero asino costretto a subire tutti gli sgarbi di Malpelo così come Malpelo subiva da tutti gli essere umani che lo conoscevano. Malpelo trascorreva maggior parte delle giornate a lavorare nella cava; ritornava a casa solo il sabato sera però al suo arrivo lo aspettavano i maltrattamenti della mamma e di sua sorella. Malpelo andava avanti nella sua vita. Conosce Ranocchio, un ragazzino sfortunato come lui, questo era più piccolo e più debole. Malpelo iniziò così a sfogare anche su di lui come faceva con l’asino. Lui lo faceva per spronarlo. Tra i due ragazzi si instaurò un bel rapporto. Ranocchio però si ammalò e Malpelo fece un gesto di grande gentilezza. Con i suoi soldi andò a comprargli del cibo. Ma questo però non fece si che Ranocchio guarisse e così morì. Malpelo subì molto questa perdita, come quando perse il padre. A questo punto Malpelo si rese conto che non aveva più niente da fare e così accettò un lavoro che nessuno avesse mai accettato. Doveva scavare un passaggio sotterraneo che collegasse con il pozzo. Questa era un’impresa enorme, da dove c’erano poche possibilità di restare in vita. Alla cava tutti pensarono a lui. Malpelo era contento di questo sia perché sarebbe morto nella cava dove era morto il padre ma anche perché com’era accaduto molti anni prima una persona si era persa e tutti ancora parlavano di lui. Malpelo era contento perché in questo modo dopo la sua morte tutti lo avrebbero ricordato come una leggenda.
Per ulteriori approfondimenti sulle novelle di Verga vedi anche qua
Giovanni Verga: novelle di Rosso Malpelo e La roba articolo

Giovanni Verga e la “La roba”

La “roba” è una novella di Giovanni Verga diffusa verso la fine dell’Ottocento all’interno della raccolta “Novelle Rusticane”. Questa novella racconta di Mazzarò, uomo molto furbo che grazie alla sua intelligenza riesce ad accumulare molte proprietà. Il racconto inizia con la descrizione di tutte le sue terre, tutto ciò che si riesce a vedere è proprietà di Mazzarò. Mazzarò, inizialmente, era un bracciante e l’unico suo pensiero e scopo era la roba, cioè la terra. Egli riesce nel suo intento, grazie alle sue doti intellettive; infatti, riesce ad impossessarsi delle proprietà del suo ex padrone, tranne di uno scudo che era presente davanti al portone. Egli riusciva sempre ad ottenere ciò che voleva grazie alla sua astuzia ed era così attaccato alle sue terre che quando doveva pagare l’imposta fondiaria a re gli veniva la febbre. Egli inoltre non aveva nessun vizio, controllava sempre i lavoratori e per lui non erano importanti i soldi ma le terre. Il suo rammarico più grande era l’avvicinarsi della vecchiaia, la quale la reputava un’ingiustizia, e per questo invidiava i giovani. Addirittura, egli voleva portare con se la sua roba, conquistata con grande fatica, dopo la morte. Verga mette in evidenzia la lotta per la vita; questa volta però riguarda l’intelligenza, l’astuzia che rende succube i più stupidi. Per di più, un altro aspetto considerevole è la scissione della famiglia, infatti, si ha la perdita dei valori tradizionali e la prevalenza del meccanismo e del materialismo cioè il conquistare la roba. Esempio di ciò è il fatto che la madre di Mazzarò gli era costata 12 denari, quindi l’aspetto affettivo scompare, facendo diventare più importante l’aspetto materiale.
Per ulteriori approfondimenti sulle novelle di Verga vedi anche qua

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza di Giovanni Verga nella letteratura italiana?
  2. Giovanni Verga è considerato uno dei più grandi romanzieri italiani e il più importante esponente del Verismo italiano. La sua opera ha influenzato la generazione di autori italiani del secondo dopoguerra e il movimento cinematografico neorealista.

  3. Qual è la trama principale della novella "Rosso Malpelo"?
  4. "Rosso Malpelo" racconta la storia di un bambino siciliano, considerato malvagio per il suo aspetto fisico, che subisce maltrattamenti sia a casa che al lavoro. Dopo la morte del padre, Malpelo si ritrova solo e accetta un lavoro pericoloso, sperando di essere ricordato come una leggenda.

  5. Come viene descritto il personaggio di Mazzarò nella novella "La roba"?
  6. Mazzarò è descritto come un uomo furbo e intelligente che accumula molte proprietà terriere. È ossessionato dalla "roba" e considera la vecchiaia un'ingiustizia, desiderando portare con sé le sue terre dopo la morte.

  7. Quali temi emergono nelle novelle di Verga?
  8. Le novelle di Verga esplorano temi come la lotta per la vita, l'intelligenza e l'astuzia, la perdita dei valori tradizionali, il materialismo e la scissione della famiglia, evidenziando la prevalenza del meccanismo e del materialismo.

  9. In che modo "La roba" riflette il materialismo e la perdita dei valori affettivi?
  10. "La roba" riflette il materialismo attraverso l'ossessione di Mazzarò per le terre e la sua indifferenza verso i legami affettivi, come dimostrato dal fatto che la madre gli era costata solo 12 denari, sottolineando la predominanza dell'aspetto materiale.

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