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Concetti Chiave

  • "La Roba" è una delle novelle più antiche della collezione "Novelle rusticane" di Verga, fondamentale per il futuro romanzo "Mastro Don Gesualdo".
  • Il protagonista, Mazzarò, è un contadino avaro che accumula ricchezze e terre senza voler spendere nulla, riflettendo il tema dell'avarizia.
  • Verga crea un contesto fiabesco con una dilatazione temporale e spaziale, descrivendo il paesaggio e le tempistiche dal mattino alla sera.
  • Lo stile è caratterizzato da figure retoriche come l'accumulazione e l'iperbole, che enfatizzano sia il patrimonio di Mazzarò che la sua alienazione sociale.
  • In punto di morte, Mazzarò si rende conto che la sua avarizia non gli ha lasciato nulla di significativo, evidenziando la sua solitudine e i suoi errori irrimediabili.

La roba rappresenta la più antica delle novelle raccolte nella collezione “Novelle rusticane”, venne infatti già scritta e pubblicata nella prima edizione del 1800, inoltre la sua trama è fondamentale in quanto servirà per inquadrare il futuro romanzo del ciclo dei Vinti, intitolato “Mastro Don Gesualdo”.

Indice

  1. Caratteristiche del protagonista Mazzarò
  2. Espedienti narrativi e stilistici di Verga
  3. Conclusione e riflessioni finali

Caratteristiche del protagonista Mazzarò

Il protagonista è infatti Mazzarò, un uomo che come il personaggio principale del romanzo si dimostra spesso avaro, lui è in particolare un contadino che con il lavoro sodo è riuscito a conquistarsi una posizione benestante come padrone di diverse terre, tuttavia non mostra la minima intenzione a spendere neanche un centesimo se non quando strettamente necessario.

Espedienti narrativi e stilistici di Verga

Fondamentale è il contesto che Verga riesce a costruire, infatti il lettore sembra proiettato quasi in una fiaba, in cui i confini non esistono, questa dilatazione temporale e spaziale viene nello specifico raggiunta grazie ad alcuni espedienti:

    1. Attenzione rivolta alle tempistiche, l’autore si sofferma infatti spesso nella descrizione dello scorrere delle ore dal sole dell’alba a quello del tramonto

    2. Cambi repentini nell’estetica del paesaggio, si passa infatti da un paludoso terreno incoltivabile a uno spazio ricco di aranceti, sugheri, vigne e anche allevamenti di animali

    3. Indicazione dei toponimi

Inoltre, questo aspetto risulta evidente anche dal punto di vista stilistico, grazie allo sfruttamento di figure retoriche come l’accumulazione (“il mare morto, e le stoppie, e gli aranci e i sugheri e i pascoli”) oppure l’iperbole, quindi l’esagerazione di alcuni aspetti che servono per evidenziare “la roba”, ovvero il patrimonio di Mazzarò (“una fattoria grande come un paese”), di conseguenza anche l’utilizzo di periodi molto lunghi. Tutti questi espedienti servono anche per sottolineare l’identificazione del personaggio principali con i suoi possedimenti materiali, che se da una parte elevano il suo valore di imprenditore, dall’altra rappresentano anche la sua alienazione sociale perché rimane lui da solo con la sua roba.

Conclusione e riflessioni finali

In punto di morte, si renderà conto che tutta l’avarizia materiale che aveva coltivato in vita in realtà non gli sia servita a nulla, tanto che non ha neanche una persona fidata a cui lasciare tutti questi beni. Verga espone perfettamente la sua condizione, passando dal padrone terriero forte e ricco, ad un “omiciattolo” che non ha più solo e impoverito, triste e consapevole dei propri sbagli, ormai irrimediabili. Per la roba lui aveva infatti sacrificato ogni cosa, dagli affetti al proprio benessere personale, e quindi “la roba era tutto quello ch’ei avesse al mondo”.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo di Mazzarò nella novella "La roba"?
  2. Mazzarò è il protagonista, un contadino avaro che ha accumulato ricchezze e terre, ma la sua avarizia lo porta a una vita di solitudine e alienazione sociale.

  3. Quali espedienti narrativi utilizza Verga nella novella?
  4. Verga utilizza la dilatazione temporale e spaziale, l'accumulazione, l'iperbole e l'uso di toponimi per creare un contesto fiabesco e sottolineare l'identificazione del protagonista con i suoi beni materiali.

  5. Come viene rappresentata la trasformazione del paesaggio nella novella?
  6. Il paesaggio cambia da un terreno incoltivabile a uno ricco di aranceti, sugheri e allevamenti, riflettendo la crescita del patrimonio di Mazzarò.

  7. Qual è la riflessione finale di Mazzarò sulla sua vita?
  8. In punto di morte, Mazzarò si rende conto che la sua avarizia non gli ha portato alcun beneficio reale, lasciandolo solo e consapevole dei suoi errori, avendo sacrificato tutto per "la roba".

Domande e risposte

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