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Concetti Chiave

  • Le fiabe sono narrazioni fantastiche di origine popolare, originariamente tramandate oralmente, che includono esseri immaginari come orchi, maghi e fate.
  • In Europa, la fiaba diventa un genere letterario riconosciuto alla fine del 1600, con opere significative come quelle dei fratelli Grimm e di Anderson.
  • Vladimir Propp identifica una struttura fissa nelle fiabe, con funzioni stabili che si ripetono, come l'allontanamento dell'eroe e il superamento di prove.
  • I personaggi delle fiabe sono simboli del bene e del male, con ruoli ricorrenti che includono l'eroe, l'antagonista, e il donatore.
  • Le fiabe presentano un'ambientazione indeterminata nel tempo e nello spazio, e il narratore è spesso esterno alla storia.
La Fiaba
Sono narrazioni fantastiche di origine popolare, con funzione di ammaestramento e tramandata, in origine, oralmente, cioè a voce, anche se con il tempo sono state raccolte per iscritto.
I personaggi non sono animali, bensì uomini o bambini, in genere con la funzione di eroe o eroi protagonisti che spesso devono superare una serie di difficoltà. Compaiono inoltre esseri immaginari quali orchi, maghi, streghe, fate, gnomi e folletti.
La fiaba assume forma letterale in India tra il II e III secolo d.C.
In Europa la fiaba diventa vero e proprio genere letterario alla fine del 600 con racconti come “Mamma l’oca” del francese Terraulte. E’ nel 1800, con il Romanticismo, che questo genere vive il periodo di maggior fortino per la ricerca di vicende misteriose e lontane e la volontà di recuperare le tradizioni letterarie popolare delle singole nozioni. Si distinguono in questo periodo le fiabe dei fratelli Grimm, pubblicate in Germania intono al 1800.
Fondamentale anche l’opera di Anderson. Lo studioso russo Vladimir Propp in una sua opera “La morfologia della fiaba”, confrontando i vari intrecci delle fiabe, osserva che in esse sono presenti delle funzioni, cioè elementi stabili e costanti. In pratica le situazioni che si presentano e gli sviluppi successivi fino alla conclusione, si ripetono secondo uno schema fisso, mentre possono variare i modi in cui i personaggi compiono le azioni:

- Situazione iniziale di equilibrio
- Allontanamento dell’eroe da casa
- Divieto imposto all’eroe
- Il divieto viene infranto
- L’eroe incontra un’antagonista
- Tranello dell’antagonista
- L’eroe cade nell’inganno
- Peripezie varie dell’eroe
- L’eroe deve superare una prova
- L’eroe trova un aiutante
- L’eroe supera la prova
- L’antagonista viene sconfitto e punito
- L’eroe ne esce vincente

I personaggi della fiaba presentano caratteristiche fisiche, psicologiche e morali ben definite. Questi personaggi possono essere buoni o cattivi, belli o brutti ecc.
Sono chiari simboli del bene e del male e il numero di essi varia a seconda della vicenda.
Nonostante queste diversità sono però ricorrenti i ruoli dei personaggi che secondo Propp possono ricondursi a sette ruoli:

- L’eroe, protagonista
- Il falso eroe, che si presenta come eroe senza esserlo
- La principessa e suo padre
- L’antagonista, il personaggio che ostacola l’eroe
- Il donatore, che offre all’eroe l’aiuto per superare le prove
- L’aiutante, che è d’aiuto all’eroe
- Il mandante, che affida un incarico, talvolta pericoloso, all’eroe.

Anche alcuni temi presenti nelle fiabe si ripetono e gravitano sempre intorno alla lotta tra il bene ed il male.
Nelle fiabe c’è sempre l’indeterminatezza temporale e spaziale. Il narratore è quasi sempre esterno.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine e la funzione delle fiabe?
  2. Le fiabe sono narrazioni fantastiche di origine popolare, tramandate oralmente con funzione di ammaestramento.

  3. Quali sono i personaggi tipici delle fiabe e quali ruoli ricoprono?
  4. I personaggi delle fiabe includono eroi, antagonisti, donatori e aiutanti, con ruoli simbolici del bene e del male.

  5. Come si è evoluta la fiaba come genere letterario in Europa?
  6. La fiaba è diventata un genere letterario alla fine del 1600, con un periodo di massimo sviluppo nel 1800 durante il Romanticismo.

  7. Quali sono le funzioni e gli schemi ricorrenti nelle fiabe secondo Vladimir Propp?
  8. Propp identifica funzioni stabili nelle fiabe, come l'allontanamento dell'eroe, l'incontro con l'antagonista e la vittoria finale dell'eroe.

Domande e risposte

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