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Appunti degli studenti per corsi ed esami del Prof. Natalini Cecilia Frida

Appunti completi del corso di Storia del diritto medievale e moderno 1 (partizione PZ) con la prof. Natalini. Sono presenti le integrazioni basate sulle parti del libro lette durante le lezioni e le spiegazioni/traduzioni delle fonti. Si analizza il tardo antico, la compilazione giustinianea, il regno longobardo, l'impero carolingio, la scuola della glossa e del commento e l'umanesimo giuridico in tutta Europa (con focus nelle singole regioni europee).
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Appunti di ogni lezione del corso, integrati con lo studio del manuale di riferimento: “ C. Natalini, Vestire a modo altrui. Dal sumptus medioevale al luxus d'età moderna tra diritto e morale.” Idonei per svolgere l’esame da frequentante. Scarica il file in formato PDF!
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Appunti di storia del diritto medievale e moderno 1 basati su appunti personali del publisher presi alle lezioni della prof. Natalini, dell’università degli Studi di Trento - Unitn, facoltà di giurisprudenza, Corso di laurea magistrale in giurisprudenza. Scarica il file in formato PDF!
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Appunti di Storia del diritto medievale e moderno - parte medievale basati su appunti personali del publisher presi alle lezioni della professoressa Natalini, dell’università degli Studi di Trento - Unitn, facoltà di giurisprudenza, Corso di laurea magistrale in giurisprudenza. Scarica il file in formato PDF!
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Appunti di storia del diritto medievale e moderno. La polemica sulla codificazione: - Thibaut: codice-costituzione, critica al codice francese, principe giusto, spirito del popolo. - Savigny: diritto civile, analisi dei tre codici, amministrazione della giustizia, Pandette, studio scientifico del diritto.
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Appunti di storia del diritto medievale e moderno I basati su appunti personali del publisher presi alle lezioni della prof.ssa Natalini dell’università degli Studi di Trento - Unitn, Facoltà di Giurisprudenza, Corso di laurea magistrale in giurisprudenza. Scarica il file in formato PDF!
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Appunti di Storia del diritto italiano per l'esame della professoressa Natalini. Savigny non parlava di storia del diritto italiano, ma di storia del diritto romano nel medioevo (fine 800). Dopo l’unità d’Italia, si è cominciato a parlare di storia del diritto italiano. C’è stata l’unità d’italia, si sono formati i codici, anni 20 l’idea di nazione è molto forte, il manuale dà rilievo all’elemento nazionale della storia del diritto (dalla caduta dell’impero romano d’occ fino al tempo dell’autore, Patetta, il Novecento). Anni 50, Calasso, il riformatore della nostra storia del diritto, titolo “medioevo del diritto”, scompare l’italia, la storia, il diritto romano. È calasso il primo che rovescia la mentalità del savigny di considerare la storia del diritto italiano semplicemente come uno sviluppo all’infinito del dir romano. La storia giuridica nel medioevo ha un suo momento autonomo, non è sviluppo dell’esperienza precedente. Scompare la parola italiano e italia, in realtà la storia del diritto che si sviluppa nei secoli del medioevo non riguarda affatto solo l’italia – l’italia come nazione non c’era. Scompare anche la parola storia, resta solo medioevo del diritto, quegli anni di cui il corso si interessa non va visto come un cimelio storico. Tempi nostri: ultimi 10-20 anni nuovi manuali hanno tentato di rivedere la posizione calassiana, hanno voluto privilegiare altri aspetti del medesimo periodo storico temporale, manuale di Cortese “il diritto nella storia medievale”. Diritto diviene un aspetto che va studiato in relazione a tutti gli altri aspetti della storia, perché è radicato nella storia. Anche il diritto fa parte della storia delle idee. Intento: cogliere il diritto come elemento portante della storia medievale. Altro titolo “gli ordinamenti giuridici dell’italia medievale” di …, idea di unità, la storia del diritto presa tutta insieme negli altri testi, in questo si accentua l’idea di diritto nella pluralità. Non c’è solo diritto dell’imperatore e del papa, ma anche tante altre esperienze che devono essere considerate per prendere in considerazione il medioevo. Manuali più recenti: Grossi, “L’europa del diritto”, si fa un’operazione molto importante, si è liberata l’esperienza giuridica dalla nazione, si riconosce una esperienza giuridica storica comune in tutta l’Europa. Non sarebbe stato possibile se non ci fosse stato il problema dell’europa. Nella nostra dimensione storica, che ci ha portato all’idea di nazione e di singole entità (che contrasta con l’idea di europa) ci sono elementi che ci possono servire e mettere in dialogo con i problemi di europa che abbiamo? Certamente si, da qui capiamo in che modo ci dobbiamo relazionare con la storia passata. Di quell’esperienza giuridica dobbiamo cogliere l’essenza per interpretare i problemi attuali. Fino al 900 quando si diceva storia del diritto italiano si parlava di storia dalla caduta dell’imp romano fino a quei giorni, oggi lo facciamo in modo diverso: significa aderire o meno a un certo tipo di interpretazione, metodo storico. Noi oggi dividiamo la storia del diritto dalla caduta dell’imp rom d’occidente all’anno 1000, poi dal 1000 all’umanesimo (1350-1400), umanesimo (1400-1500), giusnaturalismo (1600), illuminismo, età delle codificazioni, età contemporanea. Età moderna: iniziano a presentarsi le nazioni. Focalizzando l’attenzione sull’europa si rischia di dimenticare la sua dimensione storica (esperienza giuridica che si forma a bologna con la rinascita degli studi giustinianei; nucleo fondamentale è la civitas romana cristiana).
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