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Appunti degli studenti per corsi ed esami del Prof. D'assisi Ricciardelli Francesco

Appunti di C.i. riabilitazione motoria e fisioterapia strumentale su: intestino Il tratto successivo, detto intestino tenue, è il segmento più lungo del tratto gastrointestinale, di cui rappresenta circa i due terzi. Ha una superficie di circa 7000 cm2 e si divide in tre parti: • Il duodeno, nel quale confluisce il dotto biliare comune attraverso l’ampolla di Vater, che consente il passaggio sia delle secrezioni pancreatiche sia di quelle biliari • Il digiuno • L’ileo, che termina con la valvola ileo-cecale L’intestino crasso ha inizio dalla porzione terminale dell’ileo e termina in corrispondenza dell’orifizio anale. È lungo circa 1,6 metri e si suddivide in tre porzioni: • Intestino cieco con l’appendice vermiforme • Colon (ascendente, trasverso, discendente, sigmoideo) • Retto La circolazione sanguigna del tratto gastrointestinale è costituita dalle arterie, che hanno origine lungo l’intera estensione dell’aorta toracica e addominale e dalle vene che riportano il sangue dagli organi digerenti (sistema venoso portale) e milza. L’intero l’apparato digerente è innervato sia dalla componente simpatica sia da quella parasimpatica del sistema nervoso autonomo. Funzioni del sistema digestivo Le funzioni dell’apparato digerente garantiscono a tutte le cellule dell’organismo le sostanze nutritive di cui necessitano; queste derivano dagli alimenti che contengono proteine, grassi, carboidrati, vitamine, sali minerali, fibre e altre sostanze vegetali, alcune delle quali prive di valore nutritivo. Masticazione e deglutizione Il processo digestivo inizia con la masticazione, durante la quale il cibo è ridotto in molecole per poi essere digerito dagli enzimi. In particolar modo, nella cavità orale avviene l’analisi del contenuto prima della deglutizione, l’elaborazione meccanica tramite denti, lingua e palato, la lubrificazione mediante secrezioni mucose e salivari e l’iniziale digestione dei carboidrati per mezzo di un enzima contenuto nella saliva denominato ptialina. Il bolo alimentare formatosi prosegue lungo il canale passando per l’epiglottide, che durante la deglutizione si sposta per chiudere le vie respiratorie e attraverso la peristalsi dell’esofago esso giunge nello stomaco. In seguito, avviene la chiusura dello sfintere (cardias) per impedire il reflusso esofageo. Funzione gastrica Il bolo, nello stomaco, stimola le ghiandole gastriche a produrre un secreto detto succo gastrico, costituto da acido cloridrico ed enzimi litici come pepsina e renina per la digestione delle proteine. Esso trasforma il cibo in componenti più facilmente assorbibili e facilita l’eliminazione batterica. La mucosa gastrica, inoltre, secerne sia muco che va a formare uno strato protettivo nei confronti dell’azione corrosiva del secreto, sia il fattore intrinseco, essenziale per l’assorbimento della vitamina B12. Le contrazioni peristaltiche dello stomaco e dello sfintere pilorico favoriscono il successivo rimescolamento degli alimenti costituendo il chimo, che viene immesso nel duodeno. Funzioni dell’intestino tenue Il duodeno, ricco di ghiandole a secrezione alcalina per contrastare l’acidità gastrica, riceve il chimo dallo stomaco. Nel duodeno confluiscono, per mezzo del dotto comune, il dotto pancreatico e biliare. Il secreto del pancreas contiene enzimi digestivi tra cui tripsina, amilasi e lipasi, che permettono rispettivamente la digestione delle proteine, dei carboidrati e dei lipidi. La bile secreta dal fegato e contenuta nella colecisti, aiuta l’emulsione dei grassi digeriti rendendoli più assorbibili. Il contenuto intestinale prosegue attraverso il digiuno e l’ileo e, grazie alla sua ampia superficie interna, avviene l’assorbimento di tutti i nutrienti. In particolare, le vitamine e i sali minerali sono assorbiti inalterati senza essere digeriti, i grassi, le proteine, i carboidrati, il sodio e i cloruri vengono assimilati nel digiuno, mentre la vitamina B12 e i sali biliari nell’ileo. Funzione del colon La peristalsi intestinale spinge il materiale di scarto residuo, detto chilo, nell’ileo terminale e quindi lentamente nel segmento prossimale del colon, attraverso la valvola ileo-cecale. Le funzioni principali del crasso sono: • Produzione di vitamine e scissione di materiali altrimenti indigeribili, grazie alla flora batterica residente • Riassorbimento progressivo dell’acqua e formazione di feci consistenti • Accumulo di feci prima della defecazione (retto) Il retto presenta una prima porzione pelvica dilatata (ampolla rettale) e una seconda porzione più ristretta (canale anale), che attraverso il pavimento pelvico sbocca all’esterno tramite l’orifizio anale nella regione del perineo posteriore. Quali sono i sintomi dell'esofagite? L’esofagite può essere ricondotta a cause diverse e, in base al tipo, i sintomi e le cure possono variare. Parola al gastroenterologo.
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Appunti delle lezioni da me rielaborati (428 pag.), tutti gli argomenti sono seguiti da esempi ed esercizi, con tutti i passaggi commentati, il tutto è scritto in modo chiaro e perfettamente leggibile. I° PARTE - Sicurezza Strutturale: Criteri di Resistenza, Ipotesi della crisi puntuale e conseguenti considerazioni, Analisi Limite (Esercizi svolti sul calcolo a rottura, con calcolo dei moltiplicatori di collasso), Travi reticolari, Shake Down, Approccio Probabilistico alla sicurezza strutturale (I, II, III e IV livello). II° PARTE - Normative sulle Costruzioni, Azioni da Vento, Neve e Sismica, Metodi Analisi Strutturale: M. delle Forze, M. degli Spostamenti (e relativo approccio matriciale), M. degli Elementi Finiti, M. di Hardy Cross e M. di Grinter. III° PARTE - Statica del Cemento Armato: Proprietà del cls e dell'acciaio e relative interazioni (lunghezza di ancoraggio ecc...), Elementi in c.a. soggetti a Sforzo Normale, Flessione e Pressoflessione (verifica allo SLE, SLU, costruzione del dominio N-M e verifiche a fessurazione), Taglio, Torsione. Infine, ci sono appunti inerenti alle lezioni sugli elaborati progettuali, e la risoluzione di un telaio iperstatico con un software di calcolo, tramite l'applicazione dell'approccio matriciale al metodo degli spostamenti.
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The following terms and definitions apply: – basic component (of a joint): Part of a joint that makes a contribution to one or more of its structural properties. – connection: location at which two or more elements meet. For design purposes it is the assembly of the basic components required to represent the behaviour during the transfer of the relevant internal forces and moments at the connection. – connected member: any member that is joined to a supporting member or element. – joint: zone where two or more members are interconnected. For design purposes it is the assembly of all the basic components required to represent the behaviour during the transfer of the relevant internal forces and moments between the connected members. A beam-to-column joint consists of a web panel and either one connection (single sided joint configuration) or two connections (double sided joint configuration). – joint configuration: type or layout of the joint or joints in a zone within which the axes of two or more inter-connected members intersect. – rotational capacity: the angle through which the joint can rotate without failing. – rotational stiffness: the moment required to produce unit rotation in a joint. – structural properties (of a joint): resistance to internal forces and moments in the connected members, rotational stiffness and rotation capacity. – uniplanar joint: in a lattice structure a uniplanar joint connects members that are situated in a single plane.
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Eurocode 3 applies to the design of buildings and civil engineering works in steel. It complies with the principles and requirements for the safety and serviceability of structures, the basis of their design and verification that are given in EN 1990 – Basis of structural design. Eurocode 3 is concerned only with requirements for resistance, serviceability, durability and fire resistance of steel structures. Other requirements, e.g. concerning thermal or sound insulation, are not covered.
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P Eurocode 2 applies to the design of buildings and civil engineering works in plain, reinforced and prestressed concrete. It complies with the principles and requirements for the safety and serviceability of structures, the basis of their design and verification that are given in EN 1990: Basis of structural design.P Eurocode 2 is only concerned with the requirements for resistance, serviceability, durability and fire resistance of concrete structures. Other requirements, e.g. concerning thermal or sound insulation, are not considered.
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EN 1990 establishes Principles and requirements for the safety, serviceability and durability of structures, describes the basis for their design and verification and gives guidelines for related aspects of structural reliability. EN 1990 is intended to be used in conjunction with EN 1991 to EN 1999 for the structural design of buildings and civil engineering works, including geotechnical aspects, structural fire design, situations involving earthquakes, execution and temporary structures. Contents: - principles of limit states design; - basic variables; - structural analysis and design assisted by testing; - verification by the partial factor method; - application for buildings; - management of structural reliability for construction works; - basis for partial factor design and reliability; - analysis; - design assisted by testing.
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D.M.LL.PP. del 16/01/1996. Norme tecniche relative ai Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi. Testo integrale del Decreto Ministeriale LL.PP. del 16 gennaio 1996 in merito ai criteri per la verifica della sicurezza delle costruzioni.
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Circ.M.LL.PP. del 15/10/96 n.252. Istruzioni per l'applicazione delle norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche di cui al D.M. 9 gennaio 1996. Testo integrale della circolare M.LL.PP. del 15 ottobre 1996, numero 252.
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L. 2 febbraio 1974, n. 64. Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche. Testo integrale della Legge del 2 febbraio 1974, numero 64, in materia di costruzione e con particolare riguardo alla realizzazione di costruzione in zone a rischio sismico. Normativa Ufficiale del Ministero.
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L. 5 novembre 1971, n. 1086. Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica. (Testo integrale della Legge del 5 novembre 1971, n.1086, in materia di disciplina per le opere in cemento armato) (normativa ufficiale del Ministero).
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