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DISTURBI DELLA REGOLAZIONE DELLE EMOZIONI E LOBI FRONTALI.
Il lobo frontale è la porzione più anteriore del cervello ed è delimitato
posteriormente dal solco centrale (di Rolando), che lo separa posteriormente
dal lobo parietale ed inferiormente dalla scissura laterale (di Silvio), che lo
separa dal lobo temporale. Sulla faccia mediale, il solco calloso marginale lo
separa dal corpo calloso. La superficie laterale comprende i giri frontali
superiori, medio e inferiore in Brodmann ha individuato l’area motoria, l’area
premotoria e le aree prefrontali. La superficie mediale può essere divida in
due regioni: regione superiore e dorsale e la regione mediale rostrale, posta
anteriormente e inferiormente. La superficie orbitaria inferiore comprende
nella parte mediale alcune aree strettamente connesse al sistema limbico,
mentre nella parte laterale la faccia orbitale delle aree associative
prefrontali. Il lobo frontale è implicato in attività mentali come guidare
decisioni, organizzare le proprie attività cognitive, autoconsapevolezza,
controllo della cognizione e del comportamento. Mediante la trattografia,
sono state identificate cinque fasci di fibre principali che connettono il lobo
frontale con le aree posteriori: fascicolo longitudinale superiore, fascicolo
arcuato, fascicolo fronto-occipitale inferiore, fascicolo uncinato e cingolo.
Una fitta rete di fibre brevi connette la regione frontale orbito-mediale e la
corteccia cingolata anteriore con l’insula, situata sul fondo della scissura di
Silvio. Le aree frontali partecipano anche alla costituzione di complessi
circuiti neurali insieme al cervelletto e a diverse strutture sottocorticali,
quali gangli della base, talamo e amigdala.
I circuiti fronto-sottocorticali sono implicati nelle funzioni motorie, nella
modulazione delle funzioni cognitive e nella modulazione del
comportamento e dell’affettività. Si distingue un tratto discendente, dalla
corteccia frontale alla parte reticolare della substantia nigra che comprende
una via diretta (corteccia-nucleo striato-segmento interno globo pallido-
substantia nigra; diretta al talamo disinibendolo con effetto eccitatorio), e un
tratto ascendente, dalla substantia nigra alla corteccia di origine (caudato e
putamen-segmento esterno del globo pallido-nucleo subtalamico-segmento
interno del globo pallido e substantia nigra; arriva dopo al talamo, ha effetto
inibitorio sul talamo). Circuiti fronto-sottocorticali:
Circuito motorio deputato alla selezione, preparazione ed esecuzione
dei movimenti volontari.
Circuito oculomotorio implicato nella pianificazione dei movimenti
oculari saccadici che dirigono intenzionalmente e con rapidità lo sguardo
verso un bersaglio del campo visivo.
Circuito prefrontale dorsolaterale implicato nella regolazione dei
processi cognitivi e in processi di natura attentiva ed esecutiva.
Circuito orbitofrontale costituito da divisione laterale, connesso al
circuito prontale dorsolaterale e riceve afferenze relative a varie
modalità sensoriali dalla corteccia temporale e dall’insula ed è implicata
nella manipolazione ed integrazione delle informazioni sensoriali
provenienti dall’ambiente esterno, e da una divisione mediale, che riceve
informazioni dall’ambiente interno viste le connessioni con la corteccia
cingolata anteriore e le afferenze dalle strutture sottocorticali e
mesencefaliche e le connessioni con l’insula e l’amigdala.
regione
Circuito cingolato anteriore può essere suddivida nella
anteriore e ventrale, la quale ha connessioni con la corteccia
orbitofrontale e con l’amigdala ed è coinvolta nella regolazione delle
funzioni endocrine e autonomiche e nella capacità di assegnare valore
regione dorsale,
emotivo a stimoli interni ed esterni, nella connessa alla
corteccia prefrontale dorsolaterale e all’ippocampo partecipando alla
regione mediale
selezione delle risposte e nell’attenzione, e nella
dorsale, connessa alle aree motorie primaria e supplementare e con aree
parietali partecipando alla pianificazione del movimento.
Il circuito fronto-cerebellare è un circuito cortico-sottocorticale costituito
dalle connessioni cortico-ponto-cerebellari, tra la corteccia prefrontale e
le aree posteriori del cervelletto e dalle proiezioni cerebello-talamo-
corticali a partenza dai nuclei dentati del cervelletto e con bersaglio
nelle aree prefrontali. Grazie a tali connessioni, il cervelletto è coinvolto
nella cognizione e nella regolazione delle emozioni.
ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE.
Superficie laterale: ragionamento, mantenimento in forma attiva e
manipolazione delle informazioni verbali e spaziali, controllo della
cognizione.
Regione dorsale della superficie mediale: aspetti cognitivi della motivazione,
elaborazione di informazioni conflittuali, inibizione di stimoli o attività
interferenti.
Regione mediale inferiore della superficie mediale: con le regioni orbito-
mediali, regolazione delle emozioni e comportamento.
Regione più anteriore e ventrale del cingolo: presa dii decisione, soprattutto
in condizioni ad alta rilevanza personale o con valore emozionale (connesse
a gratificazione o paure) e nelle situazioni sociali. [Deficit corteccia cingolata
anteriore: quadro completamente inibito, difettivo.]
Porzione mediale della corteccia prefrontale orbitale: processi emotivi e
affettivi, capacità di prendere decisioni finalizzate ad uno scopo; attiva
maggiormente in condizioni di incertezza. [Deficit corteccia orbito frontale:
quadro comportamentale disinibito, produttivo.]
Porzione laterale: linguaggio, memoria, elaborazione precettiva soprattutto
dell’espressione dei volti.
Aree prefrontali orbito-mediali: modulano l’attività del lobo limbico e
dell’amigdala soprattutto, che rappresenta una parte importante
nell’elaborazione delle emozioni grazie alle connessioni con l’insula.
Secondo il modello di Craig, la corteccia insulare anteriore è fortemente e
reciprocamente connessa con la corteccia del cingolo anteriore; entrambe si
attivano quando i soggetti provano emozioni e fanno parte di una rete
neurale chiamata “rete della salienza”, che si attiva quando uno stimolo ha
salienza personale indipendentemente dalla sua natura.
Network della salienza: svolge un ruolo chiave nella detenzione di
o informazioni enterocettive, autonomiche ed emozionali.
Network dell’affettività: è coinvolta in aspetti dell’elaborazione emotiva,
o come l’attivazione di risposte autonomiche, la motivazione e la regolazione
dello stato di vigilanza, l’integrazione dell’esperienza soggettiva della
tristezza (è definita rete cortico-limbica).
Funzioni fredde (cool) – corteccia laterale: ragionamento verbale, risoluzione
dei problemi, pianificazione, attenzione, controllo inibitorio, flessibilità
cognitiva.
Funzioni calde (hot) – regioni orbitofrontali e mediali: comportamento
orientato al rinforzo, regolazione del comportamento sociale, presa di
decisioni su aspetti emozionali.
Un danno alle funzioni esecutive calde e fredde determina deficit sulle
attività quotidiane come l’abilità di lavorare o proseguire gli studi,
l’indipendenza funzionale a casa, lo sviluppo e conservazione di relazioni
interpersonali.
Almeno tre sono i processi che caratterizzano le funzioni esecutive:
- Inibizione soppressione di specifici comportamenti o processi mentali;
agisce su risposte automatiche e prepotenti o sull’elaborazione dio
informazioni distraenti e/o salienti ma inutili per l’esecuzione di un dato
compito.
- Shifting spostamento dell’attenzione tra diverse operazioni mentali e
informazioni o cambiar e l’esecuzione da un compito all’altro.
- Updating aggiornamento delle informazioni da mantenere e manipolare
nella memoria di lavoro.
SINDROMI DISESECUTIVE.
Disturbi della regolazione del comportamento di origine frontale.
1. Disturbi da disinibizione: presenza di comportamenti che possono essere
alterati/inadeguati in senso assoluto o in relazione allo specifico contesto o
in relazione alla specifica storia personale dell’individuo. La disinibizione è
una sindrome complessa che si esprime con aggressività verbale e fisica,
impulsività, irascibilità e disturbi dell’affettività motoria e della condotta
personale e sociale. La mancata regolazione in senso inibitorio degli stati
emotivi è associata anche a trascuratezza dell’igiene personale, iperoralità o
comportamenti compulsivi, animala e persistente tendenza all’accumulo di
oggetti inutili. Lesioni orbito-mediali bilaterali possono provocare notevoli
mutamenti nel comportamento e nel carattere, in assenza di deficit
intellettivi generali.
Impulsività disposizione ad attuare reazioni immediate e non
pianificate a stimoli interni ed esterni senza una valutazione delle
conseguenze verso sé e verso gli altri.
[Disturbo antisociale di personalità: non è conseguente ad una lesione
cerebrale, si tratta di un soggetto che è in grado di prevedere i fini della
propria azione a differenza dei soggetti impulsivi.]
Sociopatia acquisita tendenza a commettere azioni di rilevanza
penale, presenta insensibilità. Coloro che ne sono affetti fin
dall’adolescenza non hanno mai acquisito le norme di comportamento
sociale e mostrano volontà a comportarsi in maniera inaccettabile allo
scopo di ottenere vantaggi materiali. Tre sono i modelli che cercano di
spiegare la sociopatia acquisita: marcatori somatici (sono impulsivi
perché non prevedono conseguenze negative), ToM (alterazione
dell’abilità di comprendere gli stati mentali altrui) e cognizione sociale
(alterazione dell’abilità di interpretare i comportamenti altrui in termini
di stati mentali). Nel modello cognitivo di Blair e Cipolotti, potrebbe
essere considerata come un’alterazione della cognizione sociale.
L’aggressività impulsiva e gli atti di violenza sembrerebbero causati da
una alterata regolazione delle emozioni negative, a causa di un danno ai
circuiti cingolato anteriore e orbitario e delle connessioni con insula,
ippocampo, amigdala, ipotalamo e striato ventrale. L’impulsività nelle
relazioni personali e sociali sembra correlata con il giro temporale
superiore e con l’alterazione di una complessa rete fronto-temporo-
parietale implicata nella cognizione sociale.
Valutazione.
Questionario disesecutivo (DEX):
- volto a misurare i cambiamenti
comportamentali e cognitivi da un punto di vista emozionale e motivazionale. È
composto da 20 it