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Appunti degli studenti per corsi ed esami del Prof. Bisoni Claudio

È nota a tutti l'espressione secondo la quale nessuno è profeta nella propria patria, usata laddove il genio e il talento di qualcuno non gli sono riconosciuti (e spesso anzi gli vengono negati) proprio da coloro che gli sono più vicini, mentre altrove esso viene prontamente lodato e premiato. Tale espressione meriterebbe talvolta di essere letta piuttosto con l'accezione di nessuno è profeta nella propria epoca: è infatti risaputo che molto spesso, soprattutto in campo artistico, le consacrazioni e i riconoscimenti tardano ad arrivare. Il caso del regista Michelangelo Antonioni è, a tal proposito, esemplare. La sua opera é ormai universalmente lodata e riconosciuta nel fondamentale contributo che ha apportato al linguaggio cinematografico, ma non è stato sempre così. Ciò non vuol dire necessariamente che i film di Antonioni non furono apprezzati all'epoca della loro uscita; il punto su cui si può convenire è piuttosto che essi non furono compresi, perlomeno non subito e non da tutti: ci sarebbero voluti molti anni e innumerevoli testi critici e teorici per comprenderne appieno i meccanismi e le intenzioni poetiche. Del resto non c'è da stupirsene: la critica, che riguardi il cinema, l'arte o la letteratura, nonostante il suo ammirevole impegno intellettuale e culturale, è di per sé uno strumento parziale e mutevole, soggetto a continue revisioni. Questo perché col passare degli anni dal momento in cui un'opera vede la luce entrano in gioco diversi fattori fondamentali alla formazione di un giudizio più chiaro e completo. Il primo e forse più importante di questi è la globalità dell'opera di un autore. Negli anni in cui Antonioni realizzò i suoi primi lavori e poi la “Trilogia dell'incomunicabilità” sulla quale è incentrata questa tesi, vale a dire negli anni '50 e '60, i critici e gli intellettuali italiani non avevano ancora assimilato l'importante lezione della politique des auteurs teorizzata in Francia dai critici dei Cahiers du Cinéma dalla metà degli anni '50. Secondo quegli intellettuali per poter apprezzare in modo corretto un film è necessario tenere in considerazione l'intera opera del suo autore; poiché solo così si possono riconoscerne e apprezzarne i motivi ricorrenti, oltre ad intravvedere le cause che gli hanno fornito la spinta iniziale, gli elementi (sia interni che esterni) che sono entrati in gioco a modificarne la visione, il modo in cui tale visione si è di volta in volta riflessa sul lavoro. Non solo un film ci dà strumenti utili a capire il film successivo, ma sono anche i film successivi a dirci qualcosa dei precedenti, poiché ognuno è un elemento che si va ad aggiungere alla costruzione di quella che si é soliti chiamare poetica, quella che distingue l'opera di un autore dal cinema commerciale, che non può essere colta appieno se non si tiene conto di tutti gli elementi, per quanto essi possano differire tra loro e apparire scollegati. Ecco quindi che se, paradossalmente, nei primi anni '60 i critici di cinema avessero avuto già a disposizione i film futuri del regista ferrarese, sarebbe difficile affermare che la loro lettura della Trilogia sarebbe rimasta invariata. [...] Un altro importante elemento che rende volubile il giudizio estetico è la produzione di testi teorici e critici. Anni dopo l'uscita dei film di Antonioni sono comparsi, e continuano a comparire ancora oggi, monografie, recensioni e testi di varia natura che hanno dato un apporto significativo al dibattito e alla comprensione di un'opera così vasta e complessa come può esserlo quella di Antonioni. Nel compiere una ricerca approfondita si scopre che la maggior parte delle figure di spicco della cultura italiana (e non solo) dalla metà del Novecento in poi, che si tratti di scrittori, di colleghi registi, di artisti o di intellettuali di altro tipo, ha espresso la sua opinione sul regista ferrarese; così come più di recente anche sul web, nuovo mezzo con cui la critica cinematografica si va diffondendo e modificando, la mole di riferimenti al cinema di Antonioni è vastissima e in continuo aggiornamento. L'obiettivo principale di questa tesi è di concentrarsi sul contesto che vide la nascita della Trilogia dell'incomunicabilità e capire in che modo questa fu recepita dalla critica e dal pubblico del suo tempo; pertanto inizierò col rintracciare le radici del lavoro di Antonioni, tenendo presenti i fattori storici e culturali dell'epoca; un paragrafo in particolare sarà dedicato al controverso rapporto tra il regista e il neorealismo. Passerò poi, nel cap 3, ad analizzare più specificamente la cosiddetta Trilogia e i suoi cap considerando le opinioni di alcuni critici apparse sulle principali riviste di cinema degli anni '60 e al tempo stesso confrontando tali impressioni a caldo con alcuni testi di critica e teoria del cinema più recenti.
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Appunti completi del modulo laboratoriale di storia del cinema (DAMS, Unibo; Prof. Bisoni), a.a 22/23. Scarica subito il PDF! Altre info: ogni lezione è suddivisa ed evidenziata con diversi colori. Si tratta della seconda parte delle lezioni di Istituzioni e storia del cinema.
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Riassunto per l'esame di Istituzioni e storia del cinema, basato sul corso e sullo studio autonomo del libro consigliato da Prof. Bisoni Claudio: Introduzione alla storia del cinema e Star, P. Bertetto e R. Dyer. Università degli Studi di Bologna, facoltà di Lettere e filosofia. Scarica il file in PDF!
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Riassunto per l'esame di Storia e metodologia della critica cinematografica e del prof. Bisoni, basati su appunti personali del publisher e studio autonomo del libro consigliato dal docente La critica cinematografica metodo, Bisoni (prime 55 pagine). Scarica il file in PDF!
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Riassunto per l'esame di Istituzioni di storia del cinema, basato su appunti personali e studio autonomo del testo consigliato dal docente Bisoni: L'occhio del Novecento, Casetti. Gli argomenti trattati sono i seguenti: analisi di Casetti sul cinema del primo Novecento.
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Riassunto per l'esame di Istituzioni di storia del cinema, basato su appunti personali e studio autonomo del testo consigliato dal docente Bisoni: Introduzione alla storia del cinema, Bertetto. Gli argomenti trattati sono i seguenti:Il cinema americano, le correnti stilistiche tedesche, inglesi, francesi, italiane, russe e giapponesi.
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Sunto per l'esame di Storia e metodologia della critica cinematografica e del prof. Bisoni, basato su appunti personali del publisher e studio autonomo del libro consigliato dal docente La critica cinematografica. Un'introduzione, Bisoni. Scarica il file in PDF!
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Sunto per l'esame di Storia e metodologia della critica cinematografica e del prof. Bisoni, basato su appunti personali del publisher e studio autonomo del libro consigliato dal docente Le Nuove Forme della Cultura Cinematografica. Critica e cinefilia nell'epoca del web, Menarini. Scarica il file in PDF!
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