Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 6
Riassunto Esame critica cinematografica. Libro Consigliato Bisoni, La critica cinematografica metodo - prime 55 Pagg. Pag. 1 Riassunto Esame critica cinematografica. Libro Consigliato Bisoni, La critica cinematografica metodo - prime 55 Pagg. Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 6.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto Esame critica cinematografica. Libro Consigliato Bisoni, La critica cinematografica metodo - prime 55 Pagg. Pag. 6
1 su 6
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

BISONI.

1.Metodologia:

Il termine, 4 concetti: con critica si indica un singolo testo, la critica rimanda ad un

insieme di testi relazionati tra loro, la critica trova differenze da saggi teorici ecc, la

critica e' un'istanza secondo cui i discorsi seguono certe regole.

Critica fenomeno recente, inizio XX secolo, non e' disciplina precisa con spazi che la

circosrivono, e' influenzata dai diversi saperi cosi come lo e' il critico secondo

BOURDIEU.

La critica popolare rifiuta termini tecnici e quella specializzata ha gergo ostico solo in

apparenza. La critica a differenza di altri saperi non e' specializzata nel senso che non

vi e' percorso ne gruppi di appartenenza per essere critici. Campo autonomo. Rituali

nei diversi campi (es medico) comprensibile agli appartenenti, per critica invece i

linguaggi sono accessibili.

2 Blocchi: Critica specializzata (riviste di settore) e quotidianista (divulgativa su

riviste) non sempre d'accordo e di diversi tipi tra cui LA FORMA RECENSIONE,

diffusa e con analisi e commento con sinossi film. Richiama ai saperi del cinema e

non si esaurisce con la critica del film. Recensione e' in mezzo a specializzata e

quotidianistica, ma gli specializzati spesso si staccano dal pare quotidianistico e

spesso ne danno continuita' per avvalorare tesi. Dal punto di vista concettuale il

richiamo a saperi teorici, tecnici e storici è centrale. Il recensore specializzato non

nasconde le proprie

competenze, crea un effetto di precisione e profondità di analisi. La critica

specializzata delle riviste vive faccia a faccia con la tradizione

critica precedente, si misura continuamente con essa. Mentre il recensore popolare

non attribuisce ai saperi storici e teorici specificamente

cinematografici un ruolo prioritario, lo specialista crede in questa specificità e la

difende.

MODELLO DI DAVID BORDWELL:

Nella critica ricorrono dei trucchi del mestiere, delle ROUTINE interpetative.

Bordwell ne dedica i suoi studi. Vede la critica come PROBLEM SOLVING nel senso

di reperire significati all'interno del film per dare senso all'oggetto analizzato ma

affrontando 4 problemi

1-APPROPIATEZZA - Ovvero spiegare le ragioni del nostro discorso riguardo al

significato, non necessitano di cio i film largamente riconosciuti.

2-CORRISPONDENZA - Ovvero dare prove e rendere chiare le relazioni tra analisi e

il testo. Forte correlazione col film.

3-ORIGINALITA' - Impostazione originale del lavoro, differenziarsi da scritti

precedenti.

4-PLAUSIBILITA' - Discorso deve essere verosimile e convincente

Quali sono i tipi di significato? Sono 4

1-REFERENZIALE - Quello palese. La fabula, intreccio e lo spazio tempo.

2-ESPLICITO - Quando diamo significato concettuale, capiamo relazioni.

3-IMPLICITO - Riguarda elementi simbolici non immediatamente evidenti.

4-SINTOMATICO - Significati dati involontariamente, come sintomo di una societa

di appartenenza o realta del regista.

Con ultimi due significati si intepreta il film (e non solo si capisce).

SEMANTIC FIELD e' il campo semantico che per Bordwell e' una questione di

relazione, dove due cose prendono significato in relazione tra loro. Con questo

strumento il critico avanza ipotesi sulla natura dei significati. Si pensa per oppoti e si

chiamano DOPPIONI OPPOSITIVI. Quando un significato si ripete in varie variante

rimanendo pero lo stesso, si tratta ormai di TEMI. I temi cambiano, nascono e

muoiono per influsso del contesto culturale. Un tema sempreverde e' quello della

RIFLESSIVITA': capacita' di un testo di riflettere su se stesso (ad esempio per

Truffaut, la finestra nel cortile e' film sul cinema). Negli anni 60/70 era riflessivita'

politicizzata, poi piu ludica e impegnata. La riflessivita' puo estendersi in ogni

significato. I testi (come opere filmiche) riflettono sempre su se stessi.

MAPPING: correlazione dei significati con gli elementi del film secondo 2 modi:

ONE TO MANY - unica unita semantica su vari elementi

MANY TO ONE - un solo elemento veicola piu significato

Per mappare ci sono gli schemi cognitivi di GENERE (di cui fa parte il film) e i

PERSONIFICANTI che trattano ogni film come unita' a se stante.

UNA BUONA RECENSIONE USA TEMI E SCHEMI IN MODI ORIGINALI E

PLAUSIBILI

STORIA DELLA CRITICA:

Dagli anni 90 la critica si rivolge piu all'elemento spettatore e alla sua esperienza,

lavori su ricezione e audience televisiva. Si ragiona su come consumatori influenzano

e creano l'identita degli oggetti culturali quando li consumano. SOno studi di

ricezione di JANET STAIGER che tratta ad esempio ARANCIA MECCANICA

divenuto film di culto, perche? Per pratiche critiche, per consumo di certo pubblico e

di certe sale. Le interpretazioni del film sono relazionabili a sottogruppi definiti.

FRANCIA '10 - '40:

Negli anni 10 testi su cinema relativi solo alle trame dei film e pubblicita' di

attrezzature. Il cinema e' all'inizio solo luogo di riflessione estetico-teorica, la teoria

viene quindi prima della critica. I ruoli del cinema sono poco definiti e i confini tra

loro sono labili, all'epoca ci si interroga su estetica, rapporti del cinema col pensiero

moderno e sulla poetica. Dal 1914 la stampa specializzata si estende di colpo, varie

riviste. Per il regista DELLUC i primi critici lo erano gia in senso stretto, a differenza

di come vengono normalmente considerati. Egli non si definiva teorico e rifletteva

sulla fotogenia, prediligeva il cinema americano (Griffith) e i suoi documentari,

apprezzava la mancanza di commercialita e affiancava alla critica dei film anche la

promozione culturale. Durante gli anni VENTI20 cresce l'interesse per il cinema. Piu

saggi, storie del cinema, monografie ecc piu' interesse per attorialita e mimica.

Decennio con circa 50 proposte riguardo all'editoria specializzata ad esempio LA

REVUE DU CINEMA del 28 che eleva gli standard critici superando l approccio

teorico e celebrativo e promuovendo un analisi del singolo film considerato come

esperienza personale. Cinema serio come teatro. Negli anni TRENTA30 vi sono

cambiamenti politici in Europa ma cinema sempre in auge. Decennio messo in ombra

da quelli precedenti, il dibattito si concentra sull'introduzione del sonoro e sul

passaggio di maestranze straniere al cinema francese. Fine anni30 si politicizza

dibattito, il cinema non compare molto sui grandi quotidiani ma sulle riviste

specializzate. La sinistra con orientamento conservatore da attenzione a

cinematografia americana mentre la destra ha gli intelluettuali piu influenti (Rebatet,

Arnoux).

SECONDO DOPOGUERRA, LA CRITICA MODERNA:

Il cinema e' al centro di interessi di filosofi e lettarati e vi sono pubblicazioni nelle

riviste piu importanti, ovvero: POSITIF, TELECINE', L'ECRAN FRANCAIS e i

nomi di ASTRUC e BAZIN sono quelli piu ligati al cambiamento delle critiche.

ASTRUC: definisce CAMERA STYLO, ovvero che il cinema e' un linguaggio

attraverso cui il regista esprime pensieri e ossessioni con una camera da presa cosi

come un romanziere usa la penna(stylo). Cinema associato alla libera espressione

individuale e alle ossessioni personali.

BAZIN: individua diverse forme di realismo (psicologico, tecnico ecc), si impegna

nei cineclub, promuove diffusione di film e diffonde il concetto di nuova avanguardia.

Infatti per lui il cinema e' strumento la cui estetica e' destinata al grande pubblico e un

regista d'avanguardia e' chiunque evidenzia le potenzialita estetiche del mezzo. Spinge

per rinnovare categorie critiche ma e' importante il suo stile di scrittura che si

differenzia dalle forme giornalistiche: supera le letture di contenuto con un attenzione

agli aspetti tecnici del linguaggio. Il commento dei parametri tecnici formali (piano

sequenza, montaggio ecc) non scade mai nel formalismo ma li considera come

metafisica dell'uomo che le esprime.

Nel 1950 Bazin, LoDuca e Doniol Valcroze creano CAHIERS DU CINEMA dove dal

primo numero si difende il cinema francese come quello americano e staliniano. Dal

53 lotta interna alla redazione che contrappone la vecchia guardia (i fondatori) con i

giovani collaboratori di corrente hitchockiana (Truffaut, Godard, Rivette). Articolo di

Truffaut ALI BABA E LA POLITICA DEGLI AUTORI: i futuri registi hanno propria

politica all'interno del giornale: rivalutazione Hitchcock, macchina da presa come

libera espressione del se, classifiche di gradimento di registi considerati prima non

degni, come Ford.

I collaboratori piu combattivi sono i GIOVANI TURCHI che rispetto al passato usano

come elemento di novita la politica stessa che ha posto la categoria d'autore dove

prima si intendeva solo mercato e mestiere e il film divenivano risultati di talento

individuale. La politique smonta il cinema francese e pone come suoi punti chiave:

IL VOLONTARISMO DELL'AMORE: visione ripetuta del film, intimita con il film

da amare e discussione alla fine della proiezione.

DOVERE DI SEGUIRE L'OPERA NEL SUO FARSI: non amare il singolo film. I

critici non difendono capovalori ma lo scarto, cio che precede o segue il film

esemplare. Non conta il film ma il corpus di opere. L'opera e' l'insieme di testi. Autore

garante dell'integrita' dell'opera. Per i predecessori ci sono film riusciti o non riusciti,

superata questa idea. Conta l'autore e non l'opera. Nasce la forma discorsiva cara alla

politique: l'INTERVISTA, la parola dell'autore.

LA MESSA IN SCENA: il soggetto del film e' la sua messa in scena.

L'organizzazione degli essere e delle cose trova in se il significato morale ed estetico.

Messa in scena e' relazione tra cose nello spazio. Messa in scena come lingua franca.

Politiques e generazioni successive - TRE ordini di contraddizioni;

1) TRADIZIONE/MODERNITA'

Cahiers difendono le filmografie difendendo anche opere minori, quindi considerano

che si possa essere sia riusciti che falliti. Allo stesso tempo elogiano l'imperfezione e

collocano la modernita delcinema in un percorso delle varie arti. Hollywood e' culla

del classicismo francese e del rinascimento italiano, modernita coincide con classico

ed antico. Il classicismo e' ora davanti a noi.

2)SAPERE/CREDERE

La politica degli autori viene dalla cinefilia critica, non confonderla con la cinefilia

popolare del culto dell'attore e della star. Cinefilia critica legata al sapere, alla verita

che pero' e' indipentente dall'autorialita' cosi come lo e' la critica al vero. Secondo

Bazin il dogma dell'infallibilita' dell attore e' cio che non va, si tende a cadere nel

culto. Il genio lo e' all'interno del suo periodo e contesto e geniale del cinema

Hollywoodiano e' aver coltivati un terreno per genii.

3)VERITA'/RELATIVISMO

L'idea di avere l'autore come unico parametro di valutazione di un'opera significa

escludere elementi che non dovrebbero ess

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
6 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher quiensoy di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia e metodologia della critica cinematografica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Bisoni Claudio.