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Appunti di Lettere e filosofia - Università degli Studi di Roma Tor Vergata

Esame Glottologia

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia, modulo C, tenuto dal professor Antonio Filippin. Nella penisola balcanica è presente una varietà di lingue diverse: - turco e ungherese (non indoeuropee); - lingue slave (indoeuropee): sloveno, serbo-croato, bulgaro, macedone; - greco, albanese, romeno (lingue indoeuropee non slave). Queste lingue, attraverso il prolungato contatto tra loro hanno dato luogo a una serie di innovazioni comuni. Per individuare questo fenomeno di convergenza linguistica si parla di lega linguistica balcanica.
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Esame Glottologia

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia, modulo C, tenuto dal professor Antonio Filippin. All'interno del concetto di latino non classico si può fare una distinzione tra latino preclassico, ossia il latino precedente all'età classica, e latino subclassico, ossia il latino informale di età classica. Le fonti per la conoscenza del latino non classico sono limitate a iscrizioni, citazioni dei grammatici e opere letterarie come le Epistole di Cicerone.
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Esame Glottologia

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia, modulo C, tenuto dal professor Antonio Filippin. Le occlusive sorde indoeuropee *p *t *k si conservano inalterate in latino e greco. La classe delle occlusive sorde aspirate è poco documentata: ci sono pochi casi di confronto per ricostruirla e solo in greco e in sanscrito.
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Esame Glottologia

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
3 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia, modulo C, tenuto dal professor Antonio Filippin. Le occlusive sonore indoeuropee *b *d *g si mantengono in latino e greco. Le occlusive sonore aspirate indoeuropee diventano sorde aspirate in greco. In latino invece il loro esito differisce a seconda della posizione: in posizione iniziale di parola diventano fricative sorde *bh > f, *dh > f, *gh > h; in posizione interna di parolal'esito è *bh > b, *dh > d, *gh > h.
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Esame Glottologia

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia, modulo C, tenuto dal professor Antonio Filippin. Le labiovelari indoeuropee presentano esiti diversi in latino e greco. In greco, esse si trasformano in labiali davanti a /a/, /o/ e consonante, in dentali davanti a /e/, /i/ e in gutturali in prossimità di /u/. In latino, l'esito è *kw > qu/c, *gw > v/u, *gwh > f/v/gu/b (f in posizione iniziale di parola o vicino a consonante; v in posizione intervocalica; gu dopo nasale; b davanti a liquida o nasale).
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Esame Glottologia

Facoltà Lettere e filosofia

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4 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia, modulo C, tenuto dal professor Antonio Filippin. Un'isoglossa è la proiezione areale di un dato fenomeno linguistico. Molti comparatisti ricostruiscono per l'indoeuropeo una serie di palatali, che avrebbero dato esiti diversi nelle lingue indoeuropee, come mostrerebbero le cosiddette isoglosse kentum e satem. Nelle lingue occidentali, le palatali indoeuropee sono trattate come le velari, nelle lingue orientali, esse sono trattate come sibilanti o dentali.
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Esame Glottologia

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia, modulo C, tenuto dal professor Antonio Filippin. La semivocale j in latino si conserva in posizione iniziale di parola, cade in posizione intervocalica; in greco ha due esiti in posizione iniziale, /z/ o /h/. La semivocale w si conserva in latino in posizione iniziale e interna di parola, cade in greco in posizione iniziale e intervocalica con una cronologia diversa a seconda dei dialetti (è il cosiddettto digamma), si vocalizza in /u/ in posizione interna preconsonantica.
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Esame Glottologia

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia, modulo C, tenuto dal professor Antonio Filippin. Le sonanti indoeuropee hanno esiti diversi in latino e greco a seconda della posizione all'interno della sequenza fonica. In greco sviluppano una vocale di appoggio /a/, in latino una vocale /u/, /o/ davanti a consonante, /a/ davanti a vocale. In caso di sequenze cacofoniche in presenza di sonante, il greco può inserire una consonante di epentesi per facilitare la pronuncia.
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Esame Glottologia

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia, modulo C, tenuto dal professor Antonio Filippin. Il vocalismo indoeuropeo si mantiene pressoché inalterato in latino e greco. Le uniche innovazioni riguardano il passaggio di *u > y e di *a lunga > e lunga in greco. In latino influisce invece sul vocalismo il fenomeno dell'apofonia latina, un indebolimento che comporta variazione della vocale postonica. In latino inoltre si ha un trattamento particolare delle vocali in posizione finale: - in posizione finale assoluta: *i > e; *o > e; - in posizione finale in sillaba chiusa: *a > e; *e > i davanti a s, t; *o > u.
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Esame Glottologia

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4,5 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia, modulo C, tenuto dal professor Antonio Filippin. I dittonghi indoeuropei sono costituiti dall'unione delle vocali *a, *e, *o e delle semivocali *j, *w. Esiti dei dittonghi indoeuropei in latino e greco: *ai > gr. ai; lat. ae; *ei > gr. ei; lat. i; *oi > gr. oi; lat. oe/u; *au > gr. au; lat. au/o; *eu > gr. eu; lat. u; *ou > gr. ou; lat. u.
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Questo appunto si riferisce al corso di Glottologia, modulo C, tenuto dal professor Antonio Filippin. Alcuni fatti fonetici del latino sono indipendenti dall'origine indoeuropea e sono dovuti a fenomeni di assimilazione e dissimilazione. L'assimilazione può essere vocalica o consonantica, totale o parziale, Un caso particolare di assimilazione è codificato dalla legge di Lachmann: le occlusive sonore davanti a occlusiva sorda o a sibilante s diventano occlusive sorde. Altro fenomeno tipico del latino è la sincope, un fenomeno contemporaneo all'apofonia latina: a causa della forza espiratoria dell'accento intensivo protosillabico la vocale postonica si indebolisce a tal punto da cadere.
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Esame Filologia romanza

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
3,3 / 5
Questo appunto è relativo al corso di filologia romanza tenuto dal professor Fabrizio Beggiato. La filologia romanza è la disciplina che si occupa di tutte le lingue, e anche i dialetti, che derivano dal latino, loro lingua madre. Il termine romanzo contiene in sé un elemento riconoscibile, il nome Roma: il latino era infatti la lingua di Roma. Le attestazioni di "lingua romana" per indicare il latino sono frequenti soprattutto in età imperiale, in connessione anche con la fortuna del termine "Romania", che indicava la vasta regione in cui il latino era lingua ufficiale. Accanto a Romanus era usato anche l'aggettivo Romanicus, da cui l'avverbio romanice (loqui), di cui "romanzo" è un'evoluzione.
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Esame Filologia romanza

Facoltà Lettere e filosofia

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4 / 5
Questo appunto si riferisce al corso tenuto dal professor Fabrizio Beggiato. All'interno della vasta area geografica in cui sono parlate le lingue romanze è possibile classificare tali lingue in tre sottoaree: - area ibero-romanza: portoghese, spagnolo o castigliano, catalano, galego; - area gallo-romanza: francese, occitano o provenzale, guascone, franco-provenzale; - area reto-romanza: reto-romanzo, ladino, friulano, sardo, italiano, dalmatico, rumeno.
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Questo appunto si riferisce al corso tenuto dal professor Fabrizio Beggiato. L'applicazione del metodo comparativo-ricostruttivo alle lingue romanze, di cui abbiamo attestata la lingua madre, il latino, consente di verificare la validità di tale metodo, ma anche di rilevarne i limiti. La comparazione consente di individuare parole di derivazione orale e parole di derivazione scritta, prestiti e parole indigene. Essa consente anche di ricostruire forme non attestate nel latino classico, ma necessarie per spiegare gli esiti romanzi. Tuttavia ricostruendo il latino solo sulla base delle lingue romanze ne ignoreremmo alcune caratteristiche come il futuro organico e la declinazione dei sostantivi.
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Esame Filologia romanza

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4,7 / 5
Questo appunto si riferisce al corso tenuto dal professor Fabrizio Beggiato. La geografia linguistica esamina le lingue romanze non solo dal punto di vista storico-evolutivo, ma anche geografico. Fondatore della geografia linguistica romanza e autore del primo atlante linguistico è Gilleron. Si trattava di carte dove i fenomeni lingistici erano rappresentati mediante aree linguistiche separate da isoglosse. A studiare le varietà linguistiche italiane in rapporto alle varietà geografiche fu Ascoli. Bartoli ha cercato di tradurre il metodo geografico di Gilleron in norme spaziali, utili a ricostruire la successione dei fatti linguistici.
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Esame Filologia romanza

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4 / 5
Questo appunto si riferisce al corso tenuto dal professor Fabrizio Beggiato. Nel passaggio dal latino alle lingue romanze il vocalismo del latino, costituito da dieci suoni, ossia cinque timbri, ciascuno con due possibilità di durata (lunga, breve), ha perso nelle lingue romanze la nozione della quantità. Il sistema vocalico romanzo si basa infatti su distinzioni di timbro o gradi di apertura. Cinque sono i tipi di sistema vocalico tonico romanzo: - vocalismo maggioritario o comune; - vocalismo sardo; - vocalismo orientale o rumeno; - vocalismo siciliano; - vocalismo di Salerno, Taranto, alto Salento e Lucania. Tra le ulteriori evoluzioni del vocalismo latino nelle lingue romanze vi sono fenomeni di dittongazione o dittongamento e palatalizzazione.
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Esame Filologia romanza

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
3,7 / 5
Questo appunto si riferisce al corso tenuto dal professor Fabrizio Beggiato. Nel passaggio dal latino alle lingue romanze si verifica la progressiva perdita della declinazione dei sostantivi: i complementi, che in latino erano espressi mediante le desinenze dei casi, nelle lingue romanze vengono espressi per mezzo delle preposizioni. Il mutamento è dunque da una lingua sintetica a lingue analitiche. Solo in Rumeno si conserva traccia della flessione nominale latina.
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Esame Filologia romanza

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4 / 5
Questo appunto si riferisce al corso tenuto dal professor Fabrizio Beggiato. Documentazione del latino volgare, ossia di quella varietà di latino utile ai fini della comparazione tra le lingue romanze: - dialoghi di commedie latine; - trattati tecnici; - opere letterarie quali il Satyricon di Petronio e le epistole di Cicerone; - iscrizioni; - graffiti di Pompei; - testimonianze dei grammatici; - scrittori cristiani; - glosse.
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Esame Filologia romanza

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
4 / 5
Questo appunto si riferisce al corso di filologia romanza tenuto dal professor Fabrizio Beggiato. Il primo testo che si può considerare di francese antico è la sequenza di Santa Eulalia. Altri testi antichi provengono da area piccardo-vallone: la Vie di Saint Leger, la Passion di Clermont-Ferrand; di area anglo-normanna: la Vie de Saint Alexis; la Chanson de Roland. Il primo testo nella lingua dell'area parigina è il Pellegrinaggio di Carlo Magno. Primi testi in lingua d'oc sono: la Chanson de Sainte Foi, il poema Girard de Roussillion e i testi della lirica amorosa provenzale.
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Esame Filologia romanza

Facoltà Lettere e filosofia

Appunto
Questo appunto si riferisce al corso di filologia romanza tenuto dal professor Fabrizio Beggiato. Le due lingue principali dell'area linguistica iberica sono Spagnolo e Portoghese. Lo Spagnolo, o Castigliano, si impose come lingua nazionale per ragioni politiche: la riconquista partì salla Castiglia. Il primo testo letterario importante in Castigliano è il poema epico Cantar del mio Cid. Primi documenti in Castigliano sono le glosse si San Millan e di Silos. Nella parte nord-occidentale della penisola iberica si è sviluppato il galego-portoghese, in Catalogna il Catalano.
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