Concetti Chiave
- Il CoronaVirus, noto scientificamente come SARS-CoV-2, ha causato una crisi sanitaria globale, mettendo a dura prova le strutture ospedaliere e le economie mondiali.
- La comunità scientifica ha confutato l'idea che il virus sia stato creato in laboratorio, sostenendo che le sue caratteristiche sono il risultato della selezione naturale.
- Le epidemie hanno sempre accompagnato la storia umana, con esempi come la Peste Nera nel XIV secolo e l'influenza spagnola nel XX secolo, che hanno avuto un impatto devastante sulle popolazioni.
- La globalizzazione ha reso più complessa la gestione delle epidemie moderne, facilitando la diffusione dei virus su scala mondiale e richiedendo una collaborazione internazionale per trovare cure efficaci.
- Durante la pandemia di Covid-19, la disinformazione ha proliferato, con le istituzioni e i medici che lottano per fornire informazioni affidabili in mezzo a notizie false e clickbait sui social media.
Indice
La Caduta della Corona del Mondo
Il nostro Paese, come il mondo tutto, è nel pieno di una nuova emergenza di tipo sanitario, causato da un nuovo virus, chiamato comunemente CoronaVirus, che sta mettendo in ginocchio le strutture ospedaliere, le economie e la salute psicologica dell’intero pianeta.
Ma cos’è precisamente questo virus? Questo virus appartiene alla famiglia dei CoronaVirus, il nome deriva dalla forma che ricorda quando è visualizzato attraverso il microscopio elettronico.
Il nome scientifico di questo virus è SARS-CoV-2, fratello della SARS che si presentò circa due decenni fa, in quanto a similitudini del suo ceppo. Se una persona contrae il virus ed accusa dei sintomi allora è infetta da Covid 19, la malattia derivante dal virus, dove "Co" sta per corona, "vi" per virus, "d" per disease (malattia) e "19" indica l'anno in cui si è manifestata. Le ipotesi sull’origine di questo virus sono le più disparate, da quella animale, attraverso lo spill over o salto di specie, fino a quelle più complottistiche, come la creazione in laboratorio dello stesso. La comunità scientifica ha però confutato l’ultima teoria, spiegando che gli spike o uncini molecolari che servono al virus per aggrapparsi alla molecola della cellula ospite, siano troppo perfetti per essere stati creati dall’uomo e che al contrario, siano frutto della selezione naturale.
Le epidemie non sono di certo nuove all’umanità, da quando l’uomo ha iniziato a creare gruppi sociali, la trasmissione di malattie è sempre stata dietro l’angolo. Il primo caso di pestilenza che sia stato documentato è quello che imperversò nell’impero Bizantino sotto Giustiniano, che fu in prima persona colpito dalla malattia, ma guarì. Nella sola città di Costantinopoli si registrò una mortalità del 40% che segnò il declino imperiale. Una delle epidemie più caratteristiche fu quella della Peste Nera; sebbene la malattia fosse già conosciuta, solo nel XIV secolo si arrivò a capire come i ratti fossero un veicolo perfetto per il batterio Yersinia pestis, che flagellò l’intera Europa causando un calo della popolazione da 80 milioni a 30 milioni, oltre a causare carestie e guerre. Altra grande epidemia di peste fu quella del ‘600 descritta dal Manzoni nei “Promessi Sposi” e nella “Colonna Infame” che si sviluppo principalmente in Italia settentrionale. È durante questo periodo che si sviluppa per la prima volta la figura dell’untore, infatti prima le pestilenze venivano marchiate come punizione di Dio, solo nel XVII secolo furono gli uomini ad essere presi come capro espiatorio. Manzoni racconta di due untori, i quali per loro sfortuna vennero accusati di aver unto i viali di Milano con sostanze in grado di diffondere il morbo, Guglielmo Piazza e Gian Giacomo Mora dopo esser stati torturati a lungo confessarono per terminare il loro supplizio e vennero giustiziati sulla ruota. Fu ordinata la distruzione della bottega del barbiere Mora e sulle macerie venne edificata la colonna che da il nome al saggio, sulla quale erano incise le pene inflitte affinché facesse da monito ad altre persone intenzionate a compiere le stesse azioni. Solo nel 1778 una revisione storica ammise la grande ingiustizia avvenuta più d’un secolo prima e la colonna venne demolita. Altre importanti epidemie che si sono susseguite negli anni del secolo scorso sono state: l’influenza spagnola, che colpì un mondo già compromesso dalla WWI causando ben 20-50 milioni di vittime; l’HIV, che ancora oggi non è stata debellata, si trasmette attraverso liquidi corporei e porta all’AIDS, indebolendo il sistema immunitario e rendendolo fragile alle più comuni malattie.
I primi due decenni del terzo millennio sono stati caratterizzati da molte epidemie, come quella dell’influenza aviaria, poiché gli uccelli ne erano veicolo di trasmissione; l’influenza suina, la SARS e la MERS, fino ad arrivare all’attualissima SARS-CoV-2. Le epidemie degli ultimi anni hanno un contagio che spesso si rivela su scala mondiale, in quanto la globalizzazione si è radicata sul nostro pianeta ed è impossibile fermare le economie e gli spostamenti mondiali ogni qual volta si presenti un nuovo ceppo virale, rendendo così i contagi elevatissimi, ma allo stesso tempo facendo sì che tutti i Paesi collaborino alla ricerca di una cura.

Come la gente si informa sul problema
Da quando a gennaio sono trapelate le prime voci del nuovo CoronaVirus diffusosi in Cina, le persone hanno cominciato ad informarsi come meglio potevano, alcune seguendo quanto indicato dall’OMS e dagli organi sanitari nazionali, altri, purtroppo, ascoltando semplicemente le notizie diffuse sul web e sui social, spesso senza controllare le fonti e condividendo le notizie poco affidabili alimentando un mulinello d’ignoranza. Le notizie incerte però sono arrivate anche dai palazzi istituzionali, ed hanno causato non pochi danni al nostro paese a partire da quando sul sito del Ministero della Salute sono comparsi avvisi sull’inutilità delle mascherine. Un messaggio troppo generico, che ha permesso lo sciacallaggio delle maschere FFP2 e FFP3, che dovrebbero essere normalmente utilizzate dal personale ospedaliero, senza dare accenni invece, se non da poco tempo, sull’importanza delle maschere chirurgiche o di cotone per evitare la diffusione di “droplets”. Le colpe del Governo sono da ricercare anche nella gestione della fase pre-emergenza, dove sono state utilizzare misure troppo morbide per quanto riguarda le frontiere, infatti sono stati vietati i voli dalla Cina, ma è rimasto possibile arrivare nel Belpaese da qualsiasi altro stato Europeo che non avesse adottato tali misure, rendendo vane i provvedimenti prese. Sono ancora oggi, nel pieno del picco i deficit organizzativi, che vanno dalla mancata chiusura di alcune attività non strettamente necessarie fino alla mancanza di un massiccio dispiegamento di forze dell’ordine per le strade.
In questo momento di crisi anche i dottori stanno usando i social per diffondere utili avvertenze, come nel caso del virologo Roberto Burioni, che proprio su internet ha costruito la propria fama.
Burioni ha provato ha dare risposta alle domande più frequenti che gli sono state poste riguardo l’alta mortalità del nostro paese, la facilità di contagio e le accortezze da avere; rispondendo nella maniera più chiara possibile per fare in modo che ogni suo ascoltatore possa intendere al meglio le norme da adottare. Nel web le parole dei medici sono soltanto delle gocce nell’oceano fatto fake news, articoli clickbait e disinformazione generale, ma sono un ottimo punto di partenza per sensibilizzarci al fine di sapere cosa fare in questa complicata situazione.
Non solo il virus fa paura, ma anche quello che verrà dopo. L’Italia, l’Europa, il mondo dovranno affrontare con tutti i mezzi possibili una probabile crisi economica dettata dalla chiusura forzata di moltissime attività. Mentre i medici, gli infermieri, gli OSS e i biologi combattono in prima linea negli ospedali e nei laboratori per salvare vite umane; politici, economisti e studiosi si danno battaglia sulle misure straordinarie da prendere per rimettere in piedi le infrastrutture economiche dell’Unione Europea, scontrandosi nella necessità di emettere prestiti come i Corona-Bond o di accedere al MES, comunemente chiamata fondo salva stati.
Il cammino verso la sconfitta del Covid 19 è ancora molto lungo, di certo non saranno gli hashtag #andratuttobene o #litalianonsiferma a salvarci, ma solo il rispetto delle severe regole di autoisolamento imposte, uno sforzo lavorativo immenso e la consapevolezza di dover cambiare le nostre abitudini, potranno permetterci di vincere questa battaglia, con il minor numero di caduti possibile, in attesa che venga sviluppato un vaccino e raggiungere così l’immunità, fino ad allora sarà solo il coraggio di ognuno di noi a mandarci avanti in questa difficile situazione, con la speranza di tornare ad abbracciarci più forte di prima!
A cura di Emanuel Trotta
per approfondimenti vedi anche:
Tema Su Virus: Corona
Pagina di diario con riflessioni sul Corona Virus
Saggio breve sul Coronavirus
Tema sulla situazione politica in Europa sul corona Virus
Come si vive con il corona Virus, tema
tema sul coronavirus
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine del virus SARS-CoV-2 e come si differenzia dalle teorie complottistiche?
- Quali sono state alcune delle epidemie storiche più significative menzionate nel testo?
- Come si è diffusa l'informazione sul CoronaVirus e quali problemi sono emersi?
- Quali sono le sfide economiche e sociali che il mondo deve affrontare a causa del Covid-19?
- Qual è il ruolo dei medici e degli esperti nella gestione della pandemia secondo il testo?
Il virus SARS-CoV-2 appartiene alla famiglia dei CoronaVirus e si ritiene che abbia avuto origine da un salto di specie animale. La comunità scientifica ha confutato le teorie complottistiche sulla sua creazione in laboratorio, sostenendo che le caratteristiche molecolari del virus sono troppo perfette per essere artificiali e sono invece frutto della selezione naturale.
Il testo menziona diverse epidemie storiche, tra cui la peste di Giustiniano, la Peste Nera del XIV secolo, l'epidemia di peste del '600 descritta da Manzoni, l'influenza spagnola del secolo scorso, e l'HIV. Queste epidemie hanno avuto un impatto devastante sulla popolazione e sulla società.
L'informazione sul CoronaVirus si è diffusa attraverso l'OMS, organi sanitari nazionali, e i social media. Tuttavia, la disinformazione e le notizie non verificate hanno creato confusione. Anche le istituzioni hanno contribuito a questa confusione con messaggi poco chiari, come quelli riguardanti l'uso delle mascherine.
Il mondo deve affrontare una probabile crisi economica causata dalla chiusura forzata di molte attività. Politici ed economisti stanno discutendo misure straordinarie come i Corona-Bond e l'accesso al MES per sostenere le infrastrutture economiche. La sfida è anche sociale, con la necessità di rispettare le regole di autoisolamento e cambiare abitudini.
I medici e gli esperti, come il virologo Roberto Burioni, stanno utilizzando i social media per diffondere informazioni accurate e rispondere alle domande frequenti sulla pandemia. Nonostante la presenza di fake news, le loro comunicazioni sono fondamentali per sensibilizzare il pubblico e guidare le azioni individuali durante la crisi.