Concetti Chiave
- Il diario descrive l'angoscia e la preoccupazione vissute durante i 21 giorni di quarantena in Italia a causa della pandemia di Coronavirus.
- Rende omaggio al lavoro eroico di medici, infermieri e personale sanitario che operano in condizioni estremamente difficili e con risorse limitate.
- Lisa riflette sul cambiamento radicale della sua vita quotidiana, rimpiangendo le normali abitudini come andare al lavoro o passeggiare nella natura.
- Esprime il senso di isolamento e responsabilità nel restare a casa per proteggere sé stessa e gli altri, riconoscendo la fortuna di essere al sicuro.
- Intende continuare a scrivere nel diario per esprimere le sue emozioni e sensazioni in questo periodo difficile.
lunedì 30 marzo 2020
Caro diario,
oramai sono 21 giorni che tutti gli italiani o la maggior parte di loro sono in quarantena. Che dire...si stanno vivendo giorni di angoscia, di preoccupazione per via di una pandemia che oramai non sta risparmiando nessun Paese, da quelli del Vecchio Continente ai Paesi asiatici fino ai Paesi del Continente americano! Il Coronavirus ormai sembra non voler risparmiare più nessun Paese mondiale e in questo periodo il virus sta mietendo tantissime vittime sparse per il mondo, basta pensare alle cifre che riguardano il nostro Paese, le quali raggiungono oltre diecimila morti.
Si tratta di numeri drammatici e altrettanto preoccupanti sono quelle che riguardano anche gli altri Paesi mondiali...
Se penso a tutto ciò che stanno facendo coloro che sono in prima linea, dai medici agli infermieri, al personale delle ambulanze del 118 che si trovano ad affrontare una situazione più grande di loro, credo che ci sia soltanto da ammirarli per tutto quello che stanno facendo, mettendo a repentaglio la loro vita per salvare altre vite umane, lavorando in condizioni disperate, difficili, non avendo mezzi per potere agire al meglio, in quanto mancano macchinari, mancano anche ventilatori utili alla rianimazione dei pazienti colpiti dal Covid-19. Ritengo che senza di loro il nostro Paese e tutti gli altri Paesi mondiali sarebbero perduti. Stando a casa la sensazione che provo è sicuramente una sensazione di vera e propria angoscia, è una sensazione indescrivibile, sono qua tra le quattro mura di casa e mi sento inutile, se penso che là
fuori c'è chi mette a repentaglio la propria vita per proteggere tutti, per cercare di salvare delle vite umane.

C'è da dire anche che tutta la mia vita è cambiata in questi 21 giorni...la normalità, le semplici abitudini banali di tutti i giorni mi mancano, il semplice prendere un autobus per andare al lavoro, stare in mezzo alla gente, sembrerà pazzesco, mi manca. Anche semplicemente fare due passi in mezzo alla natura mi manca, ma con senso di responsabilità è preferibile stare a casa cercando di tutelare la mia salute e quella degli altri che stanno attorno a me. E' una condizione difficile quella di stare isolati dagli amici, dai parenti, dagli affetti più cari, però credo che sia importante da parte mia come cittadina italiana restare a casa cercando di pensare al diritto della salute sia mio sia del prossimo. Se poi penso che tantissime persone stanno combattendo per vivere, mi ritengo fortunata a stare protetta tra le mura di casa.
Credo che ti aggiornerò spesso, scrivendo le mie emozioni, le mie sensazioni, ne sento la necessità ora più che mai.
tua Lisa.
per approfondimenti, vedi anche:
Tema Su Virus: Corona
Tema sulla situazione politica in Europa sul corona Virus
Come si vive con il corona Virus, tema
Saggio breve sul Coronavirus
tema sul coronavirus
Domande da interrogazione
- Qual è la situazione attuale in Italia riguardo alla pandemia?
- Come stanno affrontando la situazione i professionisti sanitari?
- Quali sono le sensazioni personali durante la quarantena?
- Come è cambiata la vita quotidiana durante la quarantena?
In Italia, la maggior parte delle persone è in quarantena da 21 giorni a causa della pandemia di Coronavirus, che ha causato oltre diecimila morti nel Paese.
Medici, infermieri e personale delle ambulanze stanno lavorando in condizioni difficili e pericolose, spesso senza mezzi adeguati, per salvare vite umane.
La sensazione predominante è di angoscia e impotenza, con una forte mancanza delle abitudini quotidiane e della socialità, ma con la consapevolezza dell'importanza di restare a casa per proteggere la salute propria e altrui.
La vita quotidiana è cambiata radicalmente, con la mancanza delle attività normali come andare al lavoro o fare passeggiate, e l'isolamento dagli affetti, ma con un forte senso di responsabilità verso la salute pubblica.