Concetti Chiave
- Martin Lutero, critico delle scritture e professore di teologia, fu profondamente deluso dalla corruzione della Chiesa di Roma, spingendolo a opporsi alla vendita delle indulgenze.
- Le 95 Tesi di Lutero, affisse il 31 ottobre 1517, contestavano il sistema delle indulgenze e furono rapidamente diffuse in tutta la Germania, guadagnando il supporto delle masse popolari e dei principi tedeschi.
- Il papato inizialmente sottovalutò il movimento di Lutero, ma la sua crescente influenza portò alla condanna delle tesi e alla scomunica di Lutero da parte di Papa Leone X nel 1520.
- Lutero, protetto dal duca di Sassonia, Federico il Savio, sfidò le autorità ecclesiastiche e si appellò all'imperatore Carlo V, rifiutandosi di abiurare durante la Dieta di Worms del 1521.
- La dottrina protestante di Lutero si basava sulla giustificazione per sola fede, negando il libero arbitrio e limitando i sacramenti al battesimo e all'eucarestia, con un'interpretazione differente rispetto al cattolicesimo.

Indice
Antefatti della riforma luterana: la crisi della chiesa e l’arrivo a Wittenberg di Tetzel
La Chiesa, nel corso del XVI secolo, vive un periodo di riforma affinché venissero placate sia le proteste che lo scontento dei fedeli i quali percepivano questa istituzione religiosa tanto più distante dalle sue origini quanto più si avvicinava al potere materiale.
Questa concezione, allora, della purezza delle sue radici era considerata come un qualcosa da dover recuperare a tutti i costi.
In realtà, però, tutti i mali contro cui la Chiesa si stava battendo hanno origine da questo passato quasi mitico: il nicolaismo ovvero l’autorizzazione del clero ad avere e sposare una concubina, la simonia ovvero la compra vendita di cariche e beni ecclesiastici, non veniva rispettato dai vescovi l’obbligo della residenza negli uffici, il cumulo delle rendite e dei benefici, esenzione dal ministero ecclesiastico, l’immoralità dei sacerdoti, l’ignoranza dei curati.
Importante fu il viaggio che Martin Lutero, critico delle scritture e professore di teologia biblica all’università di Wittenberg, compì a Roma nel 1511 per perorare una causa del suo monastero.
Convinto di andare a visitare il centro mondiale della cristianità, si ritrovò invece in una città caotica pullulante di soldati, prostitute e personaggi corrotti. Il papaGiulio II si spostava sempre in armatura per risolvere le varie questioni belliche; agli occhi di Lutero, ora Roma era una città dominata da guerra, corruzione, lussuria e avidità. La goccia che fece traboccare il vaso fu l’arrivo a Wittenberg di Tetzel. Il principe tedesco Alberto di Brandeburgo era un ragazzo diciannovenne già vescovo di Magdeburgo e Halberstadt che aveva chiesto alla Chiesa di diventare arcivescovo di Magonza. Si fece prestare i soldi dai banchieri Fugger, pagò la Chiesa e assunse il titolo di arcivescovo, rientrando di diritto tra i principi elettori dell’imperatore. Per cercare di ammortizzare le spese allora Alberto di Brandeburgo si accordò con la Chiesa perché Tetzel vendesse indulgenze per recuperare un po’ di soldi. In particolare, le indulgenze sono la remissione delle pene canoniche, generalmente digiuni e preghiere, per la remissione dei peccati. Comprare, allora, queste indulgenze per sé, un anima del Purgatorio o per un altro fedele significava da una parte la salvezza sicura, dall’altra rafforzare l’immagine di una Chiesa che utilizzava il perdono a scopi economici. Non a caso nel 1517 papa Leone X, per finanziare la costruzione della basilica di San Pietro, ha intensificato la predicazione sulle indulgenze: egli prometteva la remissione completa dei peccati a chiunque avesse pagato una somma di denaro ai delegati incaricati a riscuotere questi soldi.
Non mancavano, infine, dei listini dei prezzi delle indulgenze basate sul ceto sociale dei fedeli.
Per tale ragione, inoltre, a Lutero sembrava assurdo che ci si potesse salvare solo pagando ed era tormentato dal pensiero di come potesse Dio perdonare gli uomini, i quali si macchiavano di gravi peccati e condotte vergognose; inoltre nella Bibbia non vi è alcuna traccia di tutte le trovate utilizzate dalla Chiesa per far soldi.
per maggiori informazioni riguardo i mali della Chiesa vedi anche qui
L’affissione delle 95 tesi luterane e l’opposizione del papato e dell’impero
Secondo ciò che riportano le fonti, il 31 ottobre 1517, Lutero avrebbe appeso alla porta del castello di Wittenberg novantacinque argomentazioni, dette Tesi, contro il modo in cui le indulgenze venivano vendute. Quest’ultime erano primariamente allegate a due lunghe lettere scritte ancora da Lutero e dirette all’arcivescovo di Magonza e di Brandeburgo e all’ordinario della diocesi di Wittenberg. Inizialmente, quindi, la lingua utilizzata era il latino ma, poiché non ricevette alcuna risposta, decise di tradurle in tedesco in modo tale che la popolazione potesse venirne a contatto.
In questo modo, inoltre si contrappose fermamente al predicatore itinerante domenicano Johann Tetzel il quale era grossolano e grezzo nei suoi discorsi che, però, attraevano i fedeli. Caratteristico era l’uso di motti quali: “Quando il soldo cade nella cassetta, un’anima vola in cielo benedetta” o “Con un quarto di fiorino si può acquistare un salvacondotto per il Paradiso”.
Le tesi vennero prese dai seguaci di Lutero, vennero fatte stampare e poi diffuse per tutta la Germania, trovando moltissimi sostenitori. Lutero trovò l’appoggio delle masse popolari, ma anche dei maggiori principi tedeschi che vedevano in alcune tesi di Lutero un’occasione da prendere al volo: ad essi non faceva certamente piacere pagare tutte quelle tasse alla Chiesa di Roma. I principi inoltre vedevano nella riforma protestante un’occasione per impossessarsi delle ricchezze che ingiustamente appartenevano alla Chiesa.
All’inizio il papa Leone X non si preoccupò molto della riforma protestante, ma poi nel giro di tre anni le 95 tesi si diffusero in tutta la Germania, in particolare a Costanza, Lutero scrisse altre opere e si allargò la spaccatura tra cattolicesimo e protestantesimo.
Il papa, infatti, nel 1520 emanò la bolla Exurge Domine in cui scrisse: “Sorgi, Signore, un cinghiale devasta la tua vigna”. Si può, quindi, notare come le sue tesi vennero condannate e considerate completamente eretiche per cui dovevano essere bruciate oltre al fatto che Lutero nell’arco di due mesi avrebbe dovuto abiurare. Dal canto suo, il monaco decise di mettere al rogo pubblicamente la bolla papale. Leone X, allora, lo scomunica e rischia di condannare alla pena capitale Lutero.
Quest’ultimo, però, ebbe l’appoggio del duca di Sassonia, Federico il Savio, che lo esortò ad appellarsi all’imperatore Carlo V il quale era l’unico che poteva rendere esecutiva la bolla papale. La questione, in effetti, passò nelle mani della Dieta imperiale convocata a Worms all’inizio del 1521 dove ancora una volta Lutero, procuratosi un salvacondotto, prima temporeggiò e poi si rifiutò di rinnegare le sue Tesi.
L’imperatore, allora, condannò Lutero definendolo un fuorilegge e un nemico pubblico il quale poteva essere ucciso con l’approvazione delle autorità.
Per tale motivo, mentre Lutero e il suo salvacondotto ancora valido, stava ritornando nella città natia venne catturato dagli emissari di colui che fin dall’inizio lo stava proteggendo, Federico il Savio, e venne messo in salvo nel suo castello a Wartburg, in Turingia.
per maggiori informazioni sulla riforma luterana vedi anche qui
Il contenuto delle 95 Tesi e la dottrina protestante
Nelle Tesi luterane è presente un’idea pessimistica della vita nonché di rassegnazione: la Chiesa non ha senso di esistere perché l’uomo è definitivamente corrotto dal peccato originale e per questo non si salva da solo né attraverso la Chiesa e le sue indulgenze. L’unica cosa da fare è abbandonarsi e fidarsi della giustizia e misericordia di Dio (teoria della giustificazione per sola fede) il quale può salvare l’umanità anche se non tutta ma solamente a quella parte che è stata prediletta ancor prima di nascere (teoria della predestinazione).
A causa del peccato originale, inoltre, l’essere umano non è più libero e conseguentemente non ha il libero arbitrio come sostiene Erasmo da Rotterdam bensì il servo arbitrio perché non si può scegliere tra bene e male o salvezza e dannazione.
La quinta e la sesta tesi riguardano l’affermazione del sacerdozio universale dei credenti per cui da una parte tutti i fedeli, poiché battezzati, possono assolvere funzioni sacerdotali in quanto ognuno è sacerdote di sé stesso oltre a leggere e interpretare le Sacre Scritture ma dall’altra gli stessi sacerdoti e il Papa perdono il loro potere spirituale e la loro qualità di essere intermediari tra la divinità e gli uomini in favore di un dialogo diretto con Dio.
Connesso a ciò, Lutero considera solamente due i Sacramenti validi perché fondati sulla Sacra Scrittura: il battesimo e l’eucarestia. Quest’ultima, però, è vista con un’accezione diversa rispetto al cattolicesimo poiché si intende non il risultato della transustanziazione ma una compresenza di sostanze: pane e vino e corpo e sangue.
Un unico punto fermo tra cattolici e protestanti è la dottrina della Trinità.
per maggiori informazioni sul protestantesimo vedi anche qui
Domande da interrogazione
- Quali furono i principali motivi che portarono Martin Lutero a criticare la Chiesa cattolica?
- Cosa rappresentano le 95 Tesi di Lutero e come furono diffuse?
- Quali furono le reazioni del papato e dell'impero alle Tesi di Lutero?
- Quali sono i principi fondamentali della dottrina protestante secondo Lutero?
- Come reagì Lutero alla scomunica e alla condanna imperiale?
Martin Lutero criticò la Chiesa cattolica a causa della corruzione, della vendita delle indulgenze e della distanza della Chiesa dalle sue origini spirituali, come evidenziato dal suo viaggio a Roma e dall'arrivo di Tetzel a Wittenberg.
Le 95 Tesi di Lutero rappresentano una critica alla vendita delle indulgenze e furono inizialmente scritte in latino, poi tradotte in tedesco e diffuse in tutta la Germania grazie al supporto dei seguaci di Lutero e dei principi tedeschi.
Il papato, inizialmente indifferente, condannò le Tesi come eretiche con la bolla Exurge Domine, mentre l'imperatore Carlo V dichiarò Lutero fuorilegge dopo il suo rifiuto di abiurare alla Dieta di Worms.
La dottrina protestante di Lutero si basa sulla giustificazione per sola fede, la predestinazione, il sacerdozio universale dei credenti e il riconoscimento di soli due sacramenti: il battesimo e l'eucarestia.
Lutero, protetto dal duca di Sassonia Federico il Savio, rifiutò di abiurare e fu messo in salvo nel castello di Wartburg, nonostante la condanna imperiale che lo dichiarava fuorilegge.