Concetti Chiave
- La Peste Nera arrivò in Europa nel XIV secolo, diffondendosi rapidamente a causa del commercio e delle invasioni, con oltre venti milioni di vittime.
- La peste è causata dal bacillo Yersinia pestis, trasmesso da parassiti come pulci e pidocchi, e si manifesta in tre forme: bubbonica, polmonare e setticemica.
- La diffusione della peste fu facilitata dalla sovrappopolazione urbana e dalle scarse condizioni igieniche dell'epoca, rendendo difficile il contenimento dell'epidemia.
- Nonostante la scomparsa iniziale della peste, successive ondate colpirono l'Europa, spingendo le città a istituire misure preventive per affrontare future epidemie.
- Città come Milano, Venezia e Firenze crearono uffici di sanità per monitorare la salute pubblica e migliorare le condizioni igieniche come parte delle misure preventive.

La Peste Nera arriva in Europa
Con la rinascita economica e lo sviluppo di cui fu protagonista l'anno Mille, in Europa si ebbe di conseguenza anche una considerevole crescita demografica.
Il numero della popolazione infatti aumentava e, con esso, il bisogno di maggiori risorse. Si iniziarono quindi a disboscare e coltivare aree incolte e terreni fino ad allora trascurati perché ritenuti poco fertili. I terreni aridi portarono però ad una scarsa produzione, e forse, anche l’errata coltivazione, portò ad una grave e grande carestia. Le carestie però non furono l'unica causa di crisi che afflisse la popolazione in quegli anni. Le guerre e le invasioni si unirono infatti alle carestie, e insieme a loro la più grande epidemia di peste che l’Europa avesse mai sperimentato. Tutto ebbe origine nella colonia genovese di Caffa, all'epoca sotto assedio dei Tartari, una popolazione di origine turca stanziata nelle zone sud occidentali della Russia. Era il 1346 quando si iniziò a diffondere la malattia nella piccola colonia e i Tartari furono decimati. Il popolo della colonia iniziò quindi a prendere il sopravvento e i Tartari provarono a riprendersi, ma non riuscendoci, furono costretti a scappare verso l'Europa centrale, diffondendo la malattia. Da qui iniziò l'esplosione dell'epidemia che, nel 1347 raggiunse Costantinopoli, e attraverso la rete dei commerci l'anno seguente raggiunse Messina, estendendosi poi alle altre città d’Italia, fino a Firenze (a raccontarci la peste a Firenze fu Boccaccio nel Decameron). Ma non solo l’Italia, tutta l’Europa combatteva con l’epidemia, dalla Svizzera alla Francia e Spagna, l'Inghilterra, la Scozia e l'Irlanda. Si dice che la peste sia finita nel 1350, ma le morti si registrano fino al 1353, quando i focolai iniziarono a ridursi fino a scomparire. Negli anni in cui si diffuse, la peste, in Europa, provocò oltre venti milioni di morti, decimando intere città.
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Cos’è la Peste e come nasce
Ma cos’è la peste e perché l’epidemia che esplose nel XIV secolo in Europa fu così violenta e fece così tante vittime? Oggi sappiamo che la peste si suddivide in tre ceppi:
- peste bubbonica, che crea dei veri e propri bubboni sulla pelle;
- peste polmonare, che attacca appunto i polmoni;
- peste setticemica, che crea delle emorragie a livello cutaneo.
Sappiamo anche che a causare la peste è il bacillo Yersinia pestis, che vive nei topi, ma che può essere trasmessa anche da parassiti come pulci e pidocchi e che, qualora arrivasse all’uomo è trasmissibile anche da uomo a uomo. Le pulci che spesso occupano il manto degli animali, quando andavano a succhiare il sangue del topo, risucchiavano anche questo bacillo, e successivamente spostandosi sugli uomini andavano a trasmettere la peste. Le origini dell’ondata di peste in Europa potrebbero essere state tante, ma si pensa principalmente che la malattia, già presente in Asia, sia giunta dai mercanti mongoli che in quell'epoca trasportavano sacchi di grano verso il centro Europa, nei quali i roditori si sarebbero potuti nascondere. Una volta in Europa, la diffusione fu molto semplice data, come abbiamo visto, la sovrappopolazione delle città e l’assenza in esse di un sistema fognario. Infine, le conoscenze mediche del tempo non erano quelle di adesso e la popolazione si trovò ad affrontare una malattia che difficilmente poteva essere trattata. In ogni caso, la contagiosità del bacillo era altissima e difficilmente si sarebbe riusciti, anche con le giuste conoscenze mediche, ad evitare la diffusione. Ciò che poterono suggerire però i medici fu di stare alla larga dalle acque stagnanti e di lavarsi spesso la faccia, ma i loro consigli erano anche contraddittori, consigliavano infatti di tenere i parenti ammalati in casa e di tenere le finestre aperte, ma allo stesso tempo, l'aria proveniente dall'esterno era infettata.
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Le successive ondate di Peste
L’epidemia di peste che colpì duramente l’Europa del XIV secolo non fu, purtroppo, semplicemente uno sporadico episodio. Sebbene la sua scomparsa, come abbiamo accennato, fu dovuta inizialmente ad un affievolirsi dei focolai, negli anni successivi però, come accade spesso, si ripresentarono nuove letali ondate della malattia. Così, le città, prese alla sprovvista la prima volta, cominciarono ad adottare delle misure per prevenire una nuova e tragica diffusione dell’epidemia. Ad esempio a Milano, nel 1488 venne istituito un ufficio di sanità permanente che poteva accogliere numerosi pazienti se si fosse di nuovo ripresentata l’epidemia. Anche Venezia e Firenze adottarono misure preventive istituendo organi di controllo permanente. Stessi provvedimenti furono attuati anche in molte città della Francia, come Parigi, Troyes e Reims, e in varie città europee. Ad esempio, Amsterdam iniziò, in maniera preventiva, ad occuparsi della rimozione dei rifiuti dalle strade, poiché le scarse condizioni igieniche in cui verteva potevano divenire causa del proliferare della malattia.
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Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della diffusione della Peste Nera in Europa nel XIV secolo?
- Quali sono i tre ceppi della peste e come si trasmettono?
- Come reagirono le città europee alle successive ondate di peste dopo il XIV secolo?
- Quali furono le conseguenze demografiche della Peste Nera in Europa?
- Quali consigli medici furono dati durante l'epidemia di peste nel XIV secolo?
La diffusione della Peste Nera in Europa fu facilitata dalla sovrappopolazione delle città, dall'assenza di sistemi fognari e dalle scarse conoscenze mediche dell'epoca. Inoltre, la malattia si diffuse attraverso i mercanti mongoli e i roditori nascosti nei sacchi di grano.
I tre ceppi della peste sono la peste bubbonica, la peste polmonare e la peste setticemica. La peste è causata dal bacillo Yersinia pestis, che vive nei topi e può essere trasmesso da parassiti come pulci e pidocchi, e successivamente da uomo a uomo.
Le città europee, come Milano, Venezia e Firenze, adottarono misure preventive istituendo uffici di sanità permanenti e organi di controllo per prevenire nuove diffusioni dell'epidemia. Anche altre città europee, come Amsterdam, iniziarono a migliorare le condizioni igieniche.
La Peste Nera provocò oltre venti milioni di morti in Europa, decimando intere città e causando una significativa riduzione della popolazione.
I medici consigliavano di evitare le acque stagnanti e di lavarsi spesso la faccia. Tuttavia, i consigli erano spesso contraddittori, come tenere i malati in casa e le finestre aperte, nonostante l'aria esterna fosse infettata.