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Concetti Chiave

  • La Crimea, una vasta penisola al confine tra Ucraina e Russia, deve il suo nome al termine tataro "Quirim", che significa "la mia steppa o collina".
  • Geograficamente, la Crimea è collegata alla terraferma tramite l'Istmo di Perekop e al territorio russo dal ponte di Crimea, costruito nel 2018.
  • Storicamente, la Crimea è stata teatro di conflitti come la Battaglia di Caiffa nel 1346 e la Guerra di Crimea tra il 1854 e il 1856.
  • Nel 1954, la Crimea fu ceduta dall'URSS all'Ucraina da Nikita Chruščёv, un atto contestato e rivisto dopo il crollo dell'Unione Sovietica.
  • Nel 2014, la crisi in Crimea culminò con l'annessione alla Russia, nonostante la forte opposizione internazionale e le tensioni politiche.

Questo appunto di storia parla della Crimea sia dal punto di vista geografico che storico dal tardo medioevo con la Battaglia di Caiffa fino alla crisi del 2014.

Indice

  1. Crimea: origine del nome e descrizione fisico-geografica
  2. Fatti avvenuti in Crimea dal tardo medioevo al 1995
  3. Fatti avvenuti in Crimea nel 2014 che hanno portato alla crisi

Crimea: origine del nome e descrizione fisico-geografica

Il nome Crimea è un calco italiano del termine in lingua tatara (ovvero una lingua derivante dal turco e diffusa soprattutto in Ucraina e Uzbekistan) “Quirim” che vuol dire “la mia steppa o collina” perché in antico e medio turco “quir” era inteso come un luogo incolto.
Crimea - Cenni geografici e storia dal tardo medioevo al 2014 articolo
Geograficamente parlando, la Crimea è una penisola al confine tra Ucraina e Russia di 261000 km² caratterizzandosi quindi come la più estesa al mondo.

In particolare è connessa nella parte orientale alla prima regione naturalmente attraverso l’Istmo di Perekop, largo in media 5-8 km, punto strategico perché separa il mar Nero ad est dal mar d’Azov ad ovest e non a caso su di esso sono sorti porti come quelli di Eupatoria, Sebastopoli e Balaklava. Artificialmente dal 2018 è unita alla seconda regione dal ponte di Crimea che attraversa lo Stretto di Kerč'. L’ estremità più occidentale è stata denominata penisola di Tarkhankut mentre la punta estrema opposta Penisola di Kerč'. D’altro canto il limite più a sud è detto Capo Saryč e secondo la mitologia greca era il luogo, questo, dove sorgeva il tempio della dea Artemide in cui si era rifugiata Ifigenia.
Sempre la zona meridionale è montuosa vista la presenza dei Monti della Crimea o Monti Taurici i quali contengono anche il rilievo più alto con i suoi 1544 metri sopra il livello del mare, il Roman-Kosh. In realtà, però, circa il 75% della Crimea ha un ambiente semiarido e stepposo. Lungo le coste e all’inizio dei pendii ancora una volta la situazione è diversa perché ci sono coste e floride vegetazioni le quali permettono la creazione di villeggiatura, villaggi tatari, moschee, palazzi imperiali russi. C’è, inoltre, una grande mobilitazione nel recupero, restauro e tutela di reperti delle antiche colonie greche e castelli medievali.

per maggiori approfondimenti sulla geografia della Crimea vedi anche qui

Fatti avvenuti in Crimea dal tardo medioevo al 1995

Nel 1346 è combattuta la Battaglia di Caiffa tra l’esercito mongolo dell’Orda d’Oro con a capo Ganī Bek e la Repubblica di Genova sotto la cui giurisdizione erano i territori attaccati dai loro nemici: Caiffa (oggi Feodosia) e sette porti in Crimea. I genovesi riescono a resistere agli attacchi dei mongoli ma alla fine entrambi i popoli sono costretti a ritirarsi in quanto la peste aveva iniziato a dilagarsi e ad infettare.
La storia della Crimea ha, da questo momento, le sue basi sul khanato di Crimea, uno stato tataro costituito con lo stanziamento di alcuni clan appartenenti all’ Orda d’Oro e l’elezione di Hacı Giray a khan (sovrano), destinato a durare dal 1441 al 1783. Ha una certa indipendenza nonostante sia vassallo dell’Impero ottomano.
Tra il 1854 e il 1856 si combatte la Guerra di Crimea in cui l’Impero russo si scontra con una coalizione delle forze dell’Impero Ottomano, il Regno di Sardegna, Francia, Gran Bretagna. Il movente riguarda la disputa dei Luoghi Santi in quanto da una parte Luigi Napoleone sostiene, per avere la loro approvazione, i monaci francesi che rivendicavano il diritto di proteggerli, dall’altra lo zar Nicola I si voleva arrogare la stessa prerogativa a favore del clero ortodosso. Il momento più tragico della guerra è stata l’occupazione da parte della coalizione di una rilevante base portuale russa, Sebastopoli, che sarà abbandonata solamente nel 1855. L’anno seguente si firma la pace di Parigi e vede sia la sconfitta della Russia sia l’avvicinamento di Francia e Regno di Sardegna.
Da maggio a novembre del 1918 la Crimea è stata in mano ai tedeschi mentre dal novembre 1920 ai bolscevichi. Diventa, in seguito, uno dei paesi membri della Russia sovietica e successivamente verrà creata la Repubblica Socialista Sovietica Autonoma di Crimea destinata a durare fino al 1945. Negli anni della Seconda guerra mondiale la Crimea è stata occupata dai tedeschi ed è stato luogo di pesanti rastrellamenti di etnie sospette e deportazione delle minoranze.
In Crimea, inoltre, alla fine del conflitto viene tenuta la Conferenza di Jalta e, in questo contesto, essa viene elevata a oblast' dalla Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa.
Il 19 febbraio 1954, in occasione del trecentesimo anniversario del trattato di Perejaslav, firmato nel marzo del 1654 dai cosacchi di Bohdan Chmel'nyc'kyj e lo zar di Russia Alessio I che sancì l’Etmanato (apparato statale) cosacco sulla riva sinistra dell’Ucraina ma controllata dai russi, il leader Nikita Chruščёv concede alla RSS Ucraina la Crimea.
Nel 1990, con la dissoluzione dell’URSS, viene imposta l’inviolabilità dei confini tra Russia e Ucraina anche se di quest’ultima diverrà membro nel 1991. Per tale atto si allestisce un ricorso per rivalutare la legalità dell’operato di Chruščёv e, in effetti, la maggioranza del Soviet supremo della Russia vota contro di lui, scelta approvata dalla popolazione della penisola. Viste le pressioni, il parlamento della Crimea ratifica una Costituzione a cui si collega l’istituzione della Repubblica indipendente di Crimea. Ciò permette anche l’introduzione della doppia cittadinanza russa e ucraina. Le tensioni sembrano allentarsi nel 1995 quando l’Ucraina riesce ad ottenere un maggiore potere su questo territorio attraverso la fondazione della Repubblica autonoma di Crimea.
Crimea - Cenni geografici e storia dal tardo medioevo al 2014 articolo

per maggiori approfondimenti sulla guerra di Crimea vedi anche qui

Fatti avvenuti in Crimea nel 2014 che hanno portato alla crisi

Il 23 febbraio 2014 a Sebastopoli sorgono numerose rivolte popolari durante una manifestazione a favore dei russi in cui si intimava di designare un’amministrazione parallela e delle squadre di protezione. Ciò porta al 26 febbraio, giorno in cui la Russia dà il suo appoggio agli “omini verdi”, militari appartenenti alle truppe d'élite russe in Crimea contraddistinti da una divisa verde senza distintivi così da non permettere la loro identificazione ad un particolare corpo armato.
La mattina seguente la polizia antisommossa della Crimea, la Berkut, e diverse unità ucraine sequestrano i posti di blocco sull'istmo di Perekop e sulla penisola di Čonhar perché sono avvenuti dei traffici d’armi. Contemporaneamente viene occupata la sede parlamentare di Crimea e la sede del Consiglio dei ministri a Simferopoli. Non a caso la bandiera ucraina è rimpiazzata con quella russa visto che il 28 febbraio, infatti, è stata convocata una sessione d’emergenza del Consiglio supremo della Repubblica autonoma di Crimea il quale dichiara la fine ed è insediato sul soglio presidenziale il politico Sergej Aksënov il quale asserisce di essere a capo delle forze militari e dell’ordine.
L' 1 marzo, il presidente ucraino Oleksandr Turčynov afferma l’incostituzionalità del governo Aksënov poiché il compito di eleggere il primo ministro spetterebbe a lui e non al parlamento. Sempre lo stesso giorno l’Assemblea federale russa autorizzano, tramite votazione, il Presidente Vladimir Putin a mobilitare le truppe russe in Crimea.
Particolare è stato anche il ruolo dell’ex presidente ucraino Janukovyč. Il 28 febbraio, infatti, in una conferenza a Rostov sul Don aveva fermamente sostenuto il suo rifiuto di un aiuto militare russo ma l' 1 marzo scrive una lettera in cui questo appoggio armato sarebbe d’aiuto per "ripristinare lo Stato di diritto, la pace, l'ordine, la stabilità e la protezione della popolazione dell'Ucraina".
A Sebastopoli, intanto, è nominato sindaco il cittadino russo Aleksej Čalyj mentre il capo della polizia russa dichiara di non voler dipendere dagli ordini di Kiev. Nel frattempo dilaga un sentimento filorusso tra la popolazione e aumentano gli scontri con le forze locali.
L’11 marzo il Consiglio supremo della Repubblica autonoma di Crimea e il Consiglio comunale di Sebastopoli dichiarano la Repubblica autonoma di Crimea indipendente. Si dichiara, inoltre, che il 16 marzo si sarebbe allestito un referendum per istituire la nascita di una Repubblica e la sua entrata nella Federazione Russa. Pur con qualche boicottaggio, il 96% dei votanti si sono espressi favorevoli al referendum ma sia l’Ucraina, gli Usa e l’Unione Europea hanno definito tutto ciò incostituzionale e illegale tanto da imporre anche delle sanzioni.
Nonostante questa ostilità, il 17 marzo Putin annette la Crimea alla Russia facendo riferimento al principio di autodeterminazione dei popoli e alla sua posizione strategica. Il 21 marzo è fondato il circondario federale della Crimea.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine del nome "Crimea" e come si caratterizza geograficamente?
  2. Il nome "Crimea" deriva dal termine tatara "Quirim", che significa "la mia steppa o collina". Geograficamente, la Crimea è una vasta penisola situata tra Ucraina e Russia, connessa all'Ucraina tramite l'Istmo di Perekop e alla Russia dal ponte di Crimea. È caratterizzata da un ambiente prevalentemente semiarido e stepposo, con zone montuose e coste floride.

  3. Quali eventi storici significativi sono avvenuti in Crimea dal tardo medioevo al 1995?
  4. Tra gli eventi storici significativi, vi è la Battaglia di Caiffa nel 1346, la Guerra di Crimea tra il 1854 e il 1856, e la Conferenza di Jalta durante la Seconda guerra mondiale. Nel 1954, la Crimea fu concessa alla RSS Ucraina da Nikita Chruščёv. Dopo la dissoluzione dell'URSS, la Crimea divenne parte dell'Ucraina, con tensioni che portarono alla creazione della Repubblica autonoma di Crimea nel 1995.

  5. Cosa ha scatenato la crisi in Crimea nel 2014?
  6. La crisi in Crimea nel 2014 è stata scatenata da rivolte popolari a Sebastopoli e dall'intervento di truppe russe non identificate, note come "omini verdi". La situazione è degenerata con l'occupazione di edifici governativi e la dichiarazione di indipendenza della Crimea, culminando in un controverso referendum per l'annessione alla Russia.

  7. Qual è stato il ruolo della Russia e dell'Ucraina durante la crisi del 2014 in Crimea?
  8. Durante la crisi del 2014, la Russia ha sostenuto le forze filorusse in Crimea e ha mobilitato truppe nella regione. L'Ucraina ha dichiarato incostituzionale il nuovo governo di Crimea e ha cercato di mantenere il controllo, ma ha incontrato resistenza e sentimenti filorussi tra la popolazione locale.

  9. Quali sono state le conseguenze internazionali del referendum del 2014 in Crimea?
  10. Il referendum del 2014, che ha visto il 96% dei votanti favorevoli all'annessione alla Russia, è stato dichiarato incostituzionale e illegale da Ucraina, USA e Unione Europea, che hanno imposto sanzioni alla Russia. Nonostante ciò, la Russia ha annesso la Crimea, citando il principio di autodeterminazione dei popoli.

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