Concetti Chiave
- Umanesimo e Rinascimento segnano una nuova visione del mondo, diversa dalla cultura medievale, sviluppatasi tra il XIV e il XV secolo.
- L'Umanesimo si concentra sulla valorizzazione dell'uomo e la riscoperta della letteratura classica, contrapposta ai testi sacri medievali.
- Il Rinascimento rappresenta una rinascita culturale, raggiungendo il massimo splendore nel Cinquecento con opere artistiche di rilievo.
- Durante il Rinascimento emerge la figura del cortigiano, un intellettuale laico legato alle corti, segno della laicizzazione della cultura.
- L'invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutenberg rende i classici più accessibili, agevolando la diffusione della cultura.
Indice
La nascita dell'umanesimo e del rinascimento
Tra la fine del XIV e l'inizio del XV secolo, nacque una visione del mondo diversa dalla cultura medievale. Questa cultura venne definita Umanesimo e Rinascimento. Il Quattrocento era la fase dell'Umanesimo dove si svilupparono nuove idea; il Cinquecento era la fase del Rinascimento dove si raggiunse il massimo splendore grazie ad opere artistiche.
Contrasto tra umanesimo e filosofia medievale
L'Umanesimo era in contrasto con la filosofia medievale perché si basava sulla letteratura classica e non ai testi sacri. I temi dell'Umanesimo furono la valorizzazione dell'uomo e la riscoperta dei classici.
Si dice Rinascimento, invece, perché si verificò una rinascita dai tempi del Medioevo (età di mezzo).
La figura del cortigiano nel rinascimento
Si sviluppò durante il Rinascimento, una figura di intellettuale: il cortigiano. Era un intellettuale legato alla corte di un signore e non più alla Chiesa. Infatti, ci fu la laicizzazione della cultura: questa non era più legata alla Chiesa ma indipendente.
L'invenzione di Gutenberg e la diffusione della cultura
Gutenberg (un orafo, inventore e tipografo tedesco) realizzò la stampa a caratteri mobili che permise di diffondere la cultura. I classici vennero stampati e divennero più maneggevoli ed economici.