Concetti Chiave
- I "Quaderni dal carcere" di Gramsci contengono riflessioni politiche sul marxismo e la loro applicazione in contesti diversi, come la Russia e l'Italia.
- Gramsci analizza come il marxismo è stato adattato in diversi contesti nazionali, influenzato dalle specifiche condizioni sociali e storiche di ciascun paese.
- La differenza principale tra la società italiana e russa è evidenziata nel rapporto tra Stato e società, dove l'Italia ha un rapporto più equilibrato rispetto alla Russia.
- Gramsci distingue tra classe dominante e classe amministrativa, sostenendo che l'egemonia culturale è fondamentale per il controllo politico.
- Secondo Gramsci, la struttura e la sovrastruttura sono interdipendenti, influenzandosi a vicenda, contrariamente alla divisione tradizionale del marxismo classico.
Indice
L'arresto di Gramsci e i Quaderni
Fondatore del Partito Comunista, Antonio Gramsci fu arrestato durante il periodo fascista.
L’opera più importante che porta la sua firma è “Quaderni dal Carcere”. Quest’opera, venne scritta nel ’29, anno in cui fu consentito a Gramsci di scrivere. Il nome della composizione, rimanda semplicemente al fatto che l’autore, scriveva su dei semplici quaderni scolastici.
Ciò che scriveva, riguardava soprattutto riflessioni politiche fatte sul pensiero Marxiano. Non vengono semplicemente elaborate le teorie esposte nel “Capitale”, ma soprattutto su come queste teorie si erano oggettivate nella Rivoluzione Bolscevica Russa, e come potrebbero oggettivarsi in una situazione come quella italiana.Il marxismo in Russia e Italia
In Russia si era formulato il diamat, cioè una formulazione del materialismo storico dialettico. Il pensiero di Marx non era quindi puro, ma filtrato dalla società russa. Poi, altre considerazione vengono fatte sui Marxisti tedeschi. Anche in Italia il marxismo era stato filtrato da una società come quella italiana, cioè molto differente da quella russa. Anche le teorie di Gentile (filosofo sostenitore del fascismo), sono in realtà una rielaborazione del pensiero di Marx, interpretato secondo la dialettica hegeliana, ovvero, il Marxismo è una fase necessaria affinché si compia la sintesi del fascismo, che si definisce ora come perfetto. Anche Croce, interpreta il Marxismo, e lo fa considerandolo come categorie, è solo un’oggettivazione necessitata dello spirito (sempre in termini hegeliani). Poi abbiamo ancora il Marxismo volgare, ovvero quello che viene considerato come puro comunismo: abolizione della proprietà privata; abolizione della famiglia; esproprio dei beni; ecc. Questa è una interpretazione meccanicistica e positivistica (da pono = ciò che posso percepire). La struttura unica del marxismo volgare è infatti l’economia, che difatti è l’unica cosa percepibile dello stato. Tutto il resto è sovrastruttura.
Differenze tra società italiana e russa
Gramsci, riflette su tutto questo perché vuole capire come il marxismo si è instaurato in Russia, e perché in Italia il Biennio Rosso ha fallito. Gramsci è in grado di fare una riflessione di questo tipo perché conosce bene la Russia, dove ha moglie e figli, e dove si è recato più volte.
Trova la differenza essenziale tra Italia e Russia nella società, che sono strutturate in modo totalmente diverso l’una dall’altra:
• RUSSIA = il rapporto stato-società, in Russia, viene paragonato a un corpo dalla testa abnorme rispetto al corpo, in cui la testa rappresenta lo Stato, e il corpo la società. Il rapporto è estremamente squilibrato. La società è atomizzata
• ITALIA = il rapporto stato-società, sempre rappresentato simbolicamente con un corpo, risulta ora estremamente equilibrato. La società non è atomizzata, e nonostante il fatto che non sia precisamente unica, tutti i suoi centri sono collegati tra loro e allo Stato.
In Europa, la Rivoluzione non può scontrarsi direttamente con lo Stato. L’unico scontro possibile è all’interno della società stessa. In Russia invece c’era stata la possibilità di uno scontro diretto Lenin - Zar.
Egemonia e struttura secondo Gramsci
Perché Gramsci arriva a questa conclusione? La società civile, non dipende dallo Stato, ma al contrario, è la società civile che crea lo Stato. Quindi, la società si organizza in modo tale da difendere lo Stato. Tutto ciò che determina la vita civile (economia, religione, lingua, esercito, istituzioni, propagande, …) è una determinazione dello stato. La classe dominante, deve essere tale ancora prima di avere il potere, cioè deve essere amministrativa. Così facendo, crea lo Stato secondo i suoi interessi, diventando classe dominante. Per Marx, classe dominante e classe amministrativa sono la stessa cosa. Per Gramsci invece sono due momenti distinti, e danno origine all’egemonia di una classe. Questo significa che, la classe dirigente, deve creare le condizioni necessarie affinché il suo operato sia considerato e giustificato come migliore e necessario.
Egemonia = controllo della cultura. Anche l’intellettuale deve essere organico al potere?
• Si = il potere può organizzare e giustificare sé stesso
• No = il potere entra in crisi, è possibile la rivoluzione.
Non c’è più neanche differenza tra struttura e sovrastruttura, cioè scompare la differenza tra società (struttura) e Stato (sovrastruttura). Una si riversa nell’altra. Come? Marx sostiene che ogni sovrastruttura finisce per diventare struttura, che crea poi altre sovrastrutture. Per Gramsci, la struttura si riflette nella sovrastruttura, e la sovrastruttura si riflette sulla struttura. Si ha quindi una dipendenza l’una dall’altra, e diventano inscindibili. Secondo Marx ed Hegel, la società si determina per necessità del singolo. Per Gramsci invece, la società può essere modificata dall’ideologia, cioè quella che sarebbe la struttura, si trova ad essere modificata e determinata da una sovrastruttura. Questo è impossibile. L’errore sta nella separazione tra struttura e sovrastruttura.
Domande da interrogazione
- Qual è l'opera più importante di Antonio Gramsci e quando è stata scritta?
- Come Gramsci interpreta il rapporto tra Stato e società in Italia e in Russia?
- Qual è la differenza tra classe dominante e classe amministrativa secondo Gramsci?
- Come Gramsci vede la relazione tra struttura e sovrastruttura?
- Qual è il ruolo dell'intellettuale secondo Gramsci nel contesto del potere?
L'opera più importante di Antonio Gramsci è "Quaderni dal Carcere", scritta nel 1929 durante il suo periodo di detenzione.
Gramsci vede il rapporto Stato-società in Russia come squilibrato, con uno Stato dominante su una società atomizzata, mentre in Italia il rapporto è equilibrato, con una società interconnessa e non atomizzata.
Per Gramsci, la classe dominante e la classe amministrativa sono due momenti distinti, con la classe dirigente che deve creare le condizioni per giustificare il suo operato come necessario, portando all'egemonia culturale.
Gramsci sostiene che struttura e sovrastruttura sono interdipendenti e inscindibili, con ciascuna che si riflette sull'altra, contrariamente alla separazione tradizionale tra le due.
Secondo Gramsci, l'intellettuale deve essere organico al potere per giustificarlo e organizzarlo; altrimenti, il potere entra in crisi, aprendo la possibilità alla rivoluzione.